→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: CORPUS OGGETTOdisattiva filtro SMOG

Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

NB: le impostazioni di visualizzazione modificabili nel pannello di preferenze utente hanno determinato un albero che comprende esclusivamente i nodi direttamente ascendenti ed eventuali nodi discendenti più prossimi. Click su + per l'intero contenuto di un nodo.

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale Ciampolini è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 9Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Luca Toschi, Varietà e documenti. Un romanzo sconosciuto nella Toscana neoclassicista in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - novembre - 30 - numero 6

Brano: [...]erghi, teatri, negozi alla moda, case nobili e borghesi, catapecchie. Alla fine il segreto resterà tale: colui che ne possedeva la chiave nel frattempo sarà morto.
Potrebbe trattarsi dell'intreccio di una moderna opera dell'assurdo; è invece l'esile trama attorno a cui è stato costruito il Viaggio di tre giorni, pubblicato anonimo nel 1832 (Firenze, Stamperia Granducale all'Insegna di Pallade). L'autore si può identificare con certezza in Luigi Ciampolini, uno sconosciuto per la critica, o quasi: napoleonico prima, liberale poi, è in Grecia durante la guerra d'Indipendenza contro i Turchi; neoclassicista, che non disdegna però una professionale collaborazione con l'« Antologia », è ai suoi tempi scrittore pressoché ignorato. Eppure conosce Leopardi, Giovan Battista Niccolini, il tragediografo e carbonaro Francesco Benedetti, Giovanni Rosini, il Giordani, Filippo Pananti, ed è noto al Foscolo; anzi, l'incontro con quest'ultimo, come ci confessa in una sua breve autobiografia finora inedita, si rivelò per lui molto importante: « `Io vi conosco',[...]

[...]ta Niccolini, il tragediografo e carbonaro Francesco Benedetti, Giovanni Rosini, il Giordani, Filippo Pananti, ed è noto al Foscolo; anzi, l'incontro con quest'ultimo, come ci confessa in una sua breve autobiografia finora inedita, si rivelò per lui molto importante: « `Io vi conosco', mi disse egli il Foscolo, venendomi incontro e stendendomi cortesemente la mano, e mi recitò il sonetto La Venere Italica scolpita da Antonio Canova [stampata dal Ciampolini nel 1812], facendomi encomio che soddisfece molto alla mia ambizioncella. E Foscolo era uno di quegli scrittori, che mi andava a genio e per le sue poesie e per le stravaganze del suo vivere e per quella fibra risentita che mi pare di avere comune seco lui ».
Il Viaggio di tre giorni si colloca alla fine di una carriera caratterizzata da un perdurante sperimentalismo che, dopo la pubblicazione di canonici Idilli (1817 e 1822), si era misurato con le storie coeve (Le guerre dei Sulliotti contro All Bascià di Janina: Commentario, 1827), per approdare infine, nel 1832, alla narrativa con La pre[...]

[...]ella fibra risentita che mi pare di avere comune seco lui ».
Il Viaggio di tre giorni si colloca alla fine di una carriera caratterizzata da un perdurante sperimentalismo che, dopo la pubblicazione di canonici Idilli (1817 e 1822), si era misurato con le storie coeve (Le guerre dei Sulliotti contro All Bascià di Janina: Commentario, 1827), per approdare infine, nel 1832, alla narrativa con La presa di Ravenna (cronaca del sec. VIII). Con ciò il Ciampolini non si proponeva certamente di intervenire nella querelle del giorno, scrivendo un romanzo storico in antitesi al modello romantico dominante (segni in tal senso appaiono marginali); tentò solo un approccio preliminare ad un codice a cui, piú che a qualsiasi altro, il pubblico di quegli anni sembrava interessarsi. Una scelta di genere, quindi, che rivela un intellettuale attento al mutamento allora in atto del proprio ruolo e animato dalla precisa volontà di impegnarsi in un lavoro che avesse una reale incidenza sociale, al di là della logica imposta da rigidi schieramenti culturali. Dopo poc[...]

[...]zze misure, propose col Viaggio una soluzione antitetica rispetto a quelle che il romanzo italiano si ostinava ad offrire.
È noto che la nostra narrativa, uscendo da una stagione settecentesca povera di elaborazioni originali e faticando a coprire la crescente domanda di una borghesia sempre meno sprovveduta, pagava il prezzo di una dura, crisi non piú arginabile con semplici variazioni sul solito tema (d'importazione) dell'historical novel. Il Ciampolini, allora, proponeva l'abbandono di ogni mediazione, anche storica, per la ricerca di un piú diretto confronto con il presente. L'intenzione dispiacque a tutti, ai neoclassicisti, certamente, ma non meno ai loro avversari i quali si mostravano titubanti — un'estrema autocensura? — a dare cittadinanza letteraria a materiali attinti dalla contemporaneità, preferendo relegarli, semmai, con ombre e contraddizioni, nella narrativa popolare. Anche il Tommaseo, che oggi gode di una seconda fortuna proprio come sperimentatore, al momento di annunciare il volumetto sull'« Antologia », lo liquidava come [...]

[...]a Didimo Chierico, a liberarsi dal giudizio che ancora oggi la vuole assolutamente legata ad un momento di disimpegno e di rinuncia e non, invece, ad una ricerca (iniziatasi con l'Ortis e con il Sesto tomo dell'Io, ripresa in ultimo con le Lettere scritte dall'Inghilterra) di forme narrative adeguate alle nuove esigenze, memore delle esperienze piú mature del romanzo settecentesco.
3. Accennare alla presenza di aspetti sterniani nel Viaggio del Ciampolini è d'obbligo, però è poco; per la quantità dei riferimenti, infatti, si potrebbe parlare quasi di plagio: basti ricordare il protagonista, cosí simile al parroco Yorick; il suo servo Lorenzo, contadino ma sensibilissimo e affezionato al padrone come La Fleur; Belinda, la bella giovine diventata pazza, sorella gemella di quella Maria di Moulins già ripresa dal Foscolo nel personaggio di Lauretta; e poi Amelia, per la quale il riferimento alla piú famosa Elisa è automatico; il monaco, il fuoco dei cui occhi arde come quello del frate di Calais; il vecchio soldato monco, simile in tutto a quello [...]

[...]desiderio al lettore, un Capitolo inappréciable, un Capitolo per eccellenza, il Capitolo dei Capitoli » (pp. 7980). Nel caso in cui l'autore, per motivi personali, non abbia interesse a concludere il racconto intrapreso, senza pensarci due volte lascia tutto lí e passa avanti (cap. xiri). La disinvoltura sperimentale, oltre ad improntare il linguaggio del volume (ogni lingua è ammessa, meglio se non esiste, se frutto di pura fantasia), induce il Ciampolini a rinunciare ad un point of view unico: egli, infatti, riesce a creare una serie di centri narrazionali ben distinti, identificabili ora nel binomio autoreattore, con una visione soggetta a limiti spaziali e temporali precisi (fine cap. XL), ora nell'autore onnisciente (tipico il caso della seconda parte del capitolo xxv), a volte suggerendo contemporaneità fra tempo di lettura e di scrittura, a volte negandola mediante il registro memorialistico.
L'impressione che si tratti di un collage diventa certezza dinanzi all'inserimento, nell'esile trama del romanzo, di materiali che l'autore propon[...]

[...]i Milady tre caricature, poi inserite senz'altro nel romanzo, e mette il capitolo XXXVIII tra « (Parentesi) », giacché lo considera non rilevante, intrecciando bruscamente un colloquio privato con un ignoto interlocutore intorno ad un'altrettanto ignota Ortensia. Un procedimento da fare invidia a tutte le avanguardie del '900. E non sono questi gli unici imprevisti a cui andava incontro un lettore sprovveduto del 1832.
Le `libertà' concesse dal Ciampolini all'io narrante travalicano le motivazioni addotte in nota al capitolo intitolato Frammento, uno degli ultimi, in cui l'Editore, per giustificare il salto dal capitolo xLVI al Lxiv, spiega come la pubblicazione del Viaggio di tre giorni sia stata fatta da « carte » pervenute mutile. Tale rivelazione finale, infatti, da ricollegarsi, com'è ovvio, alla fortunatissima tradizione del manoscritto ritrovato, sorprende il lettore con una duplice ricomposi
VARIETÀ E DOCUMENTI 701
zione: sul piano dell'intreccio si viene contemporaneamente a sapere della morte di colui che aveva spedito il biglietto[...]

[...] ad un questuante, scoprirà inaspettatamente ipocrita) in cui si afferma l'uomo essere defraudato dei suoi diritti quando manca di una casa, di un lavoro, di un'educazione, e si auspica cosí una piú equa distribuzione delle ricchezze. E altrove non perde l'occasione per criticare il sistema doganale, la crudeltà della vita militare, i manicomi disumani.
È questo un aspetto da non sottovalutare, perché conseguenza prima del bisogno avvertito dal Ciampolini di stabilire un piú diretto contatto fra la scrittura e il proprio tempo, l'Italia della Restaurazione. Tuttavia, leggendo, si avverte che l'impianto `aperto' su cui poggia l'opera non ha un valore puramente strumentale, come nei già ricordati resoconti di viaggio in cui piccole storie, vari accidenti si presentano come semplici spunti per riflessioni ed ammonimenti, quasi che la vicenda si riduca a fare da spalla al piú sostanzioso apparato gnomico.
Sono questi gli anni in cui il romanzo storico (dal Guerrazzi al D'Azeglio) si mostra restio a rinunciare ad un congegno narrativo che non sia [...]

[...]non sia strettamente didascalico, a momenti parabolistico, con l'inevitabile resultato che i messaggi sulla strategia risorgimentale finiscono con il limitare fortemente l'autonomia di personaggi come Ettore Fieramosca o Francesco Ferrucci. La volontà di sviluppare una letteratura civile, in altre parole, continuava a caratterizzarsi per un malinteso rapporto finzionerealtà, linguaggio romanzescomessaggio ideologico.
VARIETÀ E DOCUMENTI 703
Il Ciampolini sembra volere reagire proprio a questo, cercando di ridare alla fictio il ruolo e la dignità che le spettano, senza con ciò abbandonare il proprio assunto civile.
4. Nel manicomio di Aversa il viaggiatore aveva ricevuto dallo scienziato la carta illustrativa del Panoptico, « istrumento di recentissima, e quasi miracolosa invenzione ». Esso funge da microscopio, che fa apparire un semplice pungiglione il Picco dello Spitzberg (ai lettori che ignorino cosa sia tal posto, l'autore offre una presa di tabacco, purché tacciano), e da telescopio — si potranno scrutare sulla Luna i monti, i fiumi, i[...]

[...]ente di osservare ciò che normalmente è vietato vedere; ma anche deforma a piacere la realtà con grande vantaggio degli Orientalisti, Occidentalisti, Odeporici, Antiquarj, Traduttori, Commendatori, Critici, Giornalisti, Giureconsulti, Medici, Economisti, Finanzieri, Speculatori, Banchieri, Negozianti. Questo Panoptico si configura, insomma, come un Acromicrotelodiplodiforocaloidroisomatico e un Caliscopio; ma chi non ha un Caliscopio? avverte il Ciampolini: « Tutti ne hanno uno ai loro comandi, come non è da dubitare, perché ciascuno tratteggia e colora secondo il proprio appetito ed ingegno »; e già aveva detto: « Ed io pure ho il mio Caliscopio » (p. 65).
La lunga riflessionespiegazione, collocata strategicamente al centro del volume, quasi invocazione alla Musa di classicistica memoria, investe i punti cardinali della scrittura ciampoliniana: rifiutati criteri ambiguamente mimetici (in questo senso l'insegnamento del romanzo storico non era stato inutile), vi si sostiene l'assoluta arbitrarietà di ogni lettura del reale. Cosí, allorquando « Sir Gualtero Scott t...] scrive istoricamente i romanzi, e in foggia romanzesca l'istoria » (p. 78); agli « abili scrittori di viaggi » non mancano mai « qualche facezia, qualche trovata piacevole, qualche frottola erudita », di marca — quanto a « spirito e sentimento » — francese, inglese o tedesca (pp. 124), questo fiorentino risponde alla crisi del romanzo, ormai in fase avanzata, facend[...]

[...]alche frottola erudita », di marca — quanto a « spirito e sentimento » — francese, inglese o tedesca (pp. 124), questo fiorentino risponde alla crisi del romanzo, ormai in fase avanzata, facendo intraprendere al lettore un viaggio con cui vuole risvegliare la sua sensibilità civile (« pungendo con un flagello di rose ») ma piú che altro condurlo nelle officine dell'invenzione, svelandone meccanismi e arnesi.
Dopo avere pubblicato quest'opera il Ciampolini non scrive nient'altro. La sua penna si blocca, ed è molto probabile che in ciò abbia giocato la gelida accoglienza riservata al suo lavoro. Scrive nel novembre del 1832 ad un amico molto caro, Giuseppe Ajazzi: « Petite et accipietis nisi quod male petatis, dice il Vangelo, se non erro. Però a questi tristi tempi questa regola che esser dovrebbe infallibile falla sovente, come n'ebbi io certissima pruova. Iddio faccia sí che non t'avvenga, dolcissimo Amico; audiat te Dominus et bene audiat sí che tu possa divenire col tempo anco Mandarino di prima classe che allora ti sovverrai anche di me, l[...]

[...]bito come il linguaggio piú idoneo attorno cui organizzare una precisa politica del consenso. Era la nuova retorica, un impianto non estrinseco, non intercambiabile, connaturata all'essenza stessa del nuovo potere, che, mentre agiva al proprio interno dandosi chiare coordinate ideologiche, attuava verso le altre classi (si ricordi come gli scritti del democratico Guerrazzi venissero letti ad operai e contadini) una imbonitoria manipolazione.
Il Ciampolini, un minimo della letteratura — ché altro non si vuole certo farlo diventare —, con questo Viaggio metteva in discussione un tale apparato. La manifestazione, la messa a nudo della macchina faceva saltare il cerchio incantato, che espandendosi creava un'adesione sempre piú vasta al futuro assetto sociale. La borghesia non cercava piú un'arte con cui misurare se stessa e confrontarsi con le altre classi sociali; l'arte (e l'acuirsi delle repressioni politiche sarà in tal senso dannoso) non era chiamata a svolgere un dibattito, a risvegliare il senso critico dei lettori, degli ascoltanti; i temp[...]

[...]reava un'adesione sempre piú vasta al futuro assetto sociale. La borghesia non cercava piú un'arte con cui misurare se stessa e confrontarsi con le altre classi sociali; l'arte (e l'acuirsi delle repressioni politiche sarà in tal senso dannoso) non era chiamata a svolgere un dibattito, a risvegliare il senso critico dei lettori, degli ascoltanti; i tempi non lo consentivano. Laurence Sterne, Denis Diderot erano per il momento accantonati; che il Ciampolini con la sua prosa recuperasse potenzialità espressive del romanzo, troppo presto cadute in disuso, poco interessava: il nostro `terzo stato' aveva già fatto la sua scelta, salendo sul pulpito domenicale.
LUCA Tos CHI
Nota biobibliografica
« Se io guardassi alla mia fede di nascita sarei venuto al mondo li 8 Agosto 1786, a ore ... del mattino; ma siccome non ebbi perfetta cognizione dell'esser mio che circa l'anno 1792, da questo punto daterò l'epoca dell'esser mio [...] E la mia prima sensazione fu il dolore. Affranto dal male appena reggevami in gambe. Una vecchia serva da un lato, un bast[...]

[...]circa l'anno 1792, da questo punto daterò l'epoca dell'esser mio [...] E la mia prima sensazione fu il dolore. Affranto dal male appena reggevami in gambe. Una vecchia serva da un lato, un bastoncino dall'altro sorreggevano le deboli membra a gran stento [...] Appena cominciai a fare uso di me cominciarono le tribolazioni di ciò che volgarmente chiamasi educazione che dovrebbe piuttosto appellarsi snaturamento e strazio della puerizia ». Cosi il Ciampolini in una nota autobiografica ricorda la sua prima infanzia trascorsa ad Empoli presso il nonno paterno, educato da una zia un po' particolare: « in procrearla Natura s'ingannò avrebbe dovuto formare un uomo, tanto era ella simile a femmina. Cavalcava magistralmente, tirava di spada, trattava benissimo armi da fuoco ».
Furono anni difficili, come ebbe modo di ricordare piú volte, e maggiormente lo furono quelli trascorsi nella casa paterna. Ecco come ci riporta l'incontro con la madre: « La sera ch'io giunsi non essendo i miei genitori in casa gli aspettai con grande impazienza e quando giunser[...]

[...]ta, postuma, nel '46. Il governo greco, nel frattempo, gli ha dato incarico diraccogliere in tutta Europa libri ed opere per formare la nuova biblioteca d'Atene. « Or crescono gli anni e che mi resta? il vanto / Non di fama perenne od il sorriso / De' figli o estremo della sposa il pianto / Morbi, dubbi, terrori in folto stuolo / S'avventan contro me da me diviso / Pellegrin sulla terra infermo e solo ». Muore il 30 aprile 1846.
Altre opere del Ciampolini: Sessione del Parlamento d'Otaiti, « Antologia », aprile 1832; Frammento del dialogo: Il Leopardi, Firenze, s. t., 1841; poi in AA.VV., Raccolta di prose e poesie inedite di vari autori viventi, Firenze, s. t., 1842; Girolamo Vasari, in AA.VV., Omaggio alla memoria del dottor Girolamo Vasari, Forli, s. t., 1844; La isoletta del lago, in AA.VV., Monumenti del Giardino Puccini, Pistoia, tip. Cino, 1845; Pietro Aretino e Ludovico Ariosto: dialogo, per le nozze Pesenti OrsucciDini, a cura di Ugo Mariani, Pisa, Nistri, 1880.
Presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (mss. da ordinare) es[...]

[...]ite di vari autori viventi, Firenze, s. t., 1842; Girolamo Vasari, in AA.VV., Omaggio alla memoria del dottor Girolamo Vasari, Forli, s. t., 1844; La isoletta del lago, in AA.VV., Monumenti del Giardino Puccini, Pistoia, tip. Cino, 1845; Pietro Aretino e Ludovico Ariosto: dialogo, per le nozze Pesenti OrsucciDini, a cura di Ugo Mariani, Pisa, Nistri, 1880.
Presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (mss. da ordinare) esiste un bel fondo ciampoliniano con materiale inedito; si segnalano, oltre alle citate note autobiografiche, Del principale ufficio della storia, uno schema de La presa di Ravenna, la traduzione dell'Edipo Re di Sofocle, Rime, appunti per le poesie pastorali. Numerose lettere sono consultabili presso la stessa biblioteca e la Forteguerriana di Pistoia (una ricca corrispondenza tenuta con Niccolò Puccini). Altri documenti presso l'archivio del gabinetto « Vieusseux », la biblioteca Riccardiana Moreniana, l'Accademia della Crusca, a Firenze.
Interventi della critica sull'opera del Ciampolini: K. X. Y. [Niccolò Tommaseo], [...]

[...] storia, uno schema de La presa di Ravenna, la traduzione dell'Edipo Re di Sofocle, Rime, appunti per le poesie pastorali. Numerose lettere sono consultabili presso la stessa biblioteca e la Forteguerriana di Pistoia (una ricca corrispondenza tenuta con Niccolò Puccini). Altri documenti presso l'archivio del gabinetto « Vieusseux », la biblioteca Riccardiana Moreniana, l'Accademia della Crusca, a Firenze.
Interventi della critica sull'opera del Ciampolini: K. X. Y. [Niccolò Tommaseo], Viaggio di tre giorni, Firenze, Stamp. Granducale a spese di L. Giuliani all'insegna di Pallade, 1832, « Antologia », marzo 1832, pp. 14952; ORESTE RAGGI, Prose e poesie di Luigi Ciampolini. Firenze, per G. Piatti, 1838, « Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti », gennaiomarzo 1839, pp. 5963; G[IUSEPPE] A[JAzzI], Luigi Ciampolini, « Archivio Storico Italiano », 1846, app. t. III, pp. 7725; PIETRO CONTRUCCI, Cenni sulla vita e sugli scritti del cavaliere Luigi Ciampolini letti nell'I. e R. Accademia Pistoiese di Scienze, Lettere ed Arti il 26 luglio 1846, premessi a LUIGI CIAMPOLINI, Storia del Risorgimento della Grecia, cit., pp. xIxxIV; GIUSEPPE ARCANGELI, Biografia di Luigi Ciampolini, « Rivista di Firenze », 10 febbraio 1847 (poi in Poesie e prose, vol. II, Firenze, Barbéra, Bianche e Comp., 1857, pp. 54353); LUCIANO SCARABELLI, Storia del Risorgimento della Grecia del cavaliere dott. Luigi Ciampolini, Firenze, Piatti, 1846, « Archivio Storico Italiano », 1847, app. t. iv, pp. 99108; GIOVAN BATTISTA PRUNAJ, Luigi Ciampolini e la Storia del Risorgimento della Grecia (appunti di un pronipote), « La Rassegna Nazionale », 1 agosto 1897, pp. 40513; RAFFAELE CIAMPINI, Pagine inedite per una vita del Foscolo, in Studi e ricerche su Niccolò Tommaseo, Roma, Ed. di « Storia e Letteratura », 1944, pp. 253255; LUCA TOSCHI, Foscolo lettore di Sterne ed altri « sentimental travellers », comunicazione tenuta il 6 maggio 1979 al Convegno « Ugo Foscolo fiorentino ed europeo » i cui Atti sono in corso di stampa presso Le Monnier.
Per un'ampia panoramica sul romanzo italiano di primo Ottocento, dr. il fondamentale SERGIO ROMAGNOL[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Ciampolini, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Accademia Pistoiese <---Acromicrotelodiplodiforocaloidroisomatico <---Ali Bascià <---All Bascià <---Altezza Imperiale <---Antiquarj <---Antologia <---Antonio Canova <---Appena <---Archivio Storico Italiano <---Arti <---Ascolti <---Atridi <---Aversa <---Barbéra <---Baroncini <---Battista Niccolini <---Benedetti <---Biblioteca <---Biblioteca Italiana <---Biblioteca Nazionale <---Biografia di Luigi Ciampolini <---Biografie degli Italiani <---Buongoverno Segreto <---Calais <---Caliscopio <---Canti <---Capitano <---Capitolo <---Capitolo dei Capitoli <---Cenni <---Centrale di Firenze <---Chiswick <---Circondario di Firenze <---Clinica <---D'Alcide <---D'Azeglio <---Del Fibreno <---Denis Diderot <---Didimo Chierico <---Didot <---Donna Livia <---Ecco <---Egloge del Sannazzaro <---Emilio Cecchi <---Empoli <---Ettore Fieramosca <---Expédition <---Ferdinando III <---Ferdinando di Pisa <---Filippo Pananti <---Forli <---Forteguerriana di Pistoia <---Fra Cristoforo <---Francesco Benedetti <---Francesco Contarini <---Francesco Ferrucci <---Gabinetto <---Giornalisti <---Giovan Battista <---Giovanni Rosini <---Girolamo Vasari <---Giugno <---Giuseppe Ajazzi <---Gramsci <---Greci <---Greci Bucolici <---Grecia <---Haarlem <---Il Leopardi <---Jacovaki Rizo Nerulos <---Johnston <---Journey Through <---La Fleur <---La Rassegna Nazionale <---La Venere Italica <---La sera <---Laurence Sterne <---Le Monnier <---Lettere <---Libreria <---Lira <---Logica <---Lord Guilford <---Lorenzo Borsini <---Ludovico Ariosto <---Luigi Bassi <---Luigi Ciampolini <---Lxiv <---Machiavelli <---Madama Susanna <---Mandarino <---Marchese <---Marchese Alfonso <---Maria di Moulins <---Mesdames <---Missolungi <---Monumenti del Giardino Puccini <---Moreniana <---Moulins <---Natalino Sapegno <---Nazionale Centrale <---Niccolò <---Niccolò Puccini <---Niccolò Tommaseo <--- <---Orsucci <---Orsucci-Dini <---Ottica <---Paffenhoffengelter <---Pagnini <---Palagi <---Panoptico <---Paride Zajotti <---Però <---Pesenti <---Petite <---Piatti <---Pie Fiorentine <---Pietro Aretino <---Pignotti <---Pistoia <---Ponente <---Presso <---Provincie Unite <---Purgatorio <---Raccolta <---Reale Ferdinando <---Renato Cartesio <---Retorica <---Rivista di Firenze <---Roncisvalle <---Saint Pierre <---Scienze <---Scipione Casali <---Sentimental Journey <---Sestini <---Signor Gottardo <---Sir Gualtero Scott <---Solo risponde Amor <---Solo risponde amor <---Spitzberg <---Stamperia <---Stamperia Granducale <---Stato di Firenze <---Sterne <---Storia <---Storia del Risorgimento <---Sua Altezza <---Sulliotti <---Through France <---Timpaldo <---Tommaseo <---Tristram Shandy <---Ugo Foscolo <---Ugo Mariani <---Umberto Cosmo <---Vediamoli <---Venere Italica <---Vieusseux <---Vincenzo Nannucci <---Xavier de Maistre <---Zante <---antifoscoliane <---cardiana <---ciampoliniana <---ciampoliniano <---conservatorismo <---d'Indipendenza <---d'Otaiti <---dell'Accademia <---dell'Ancora <---dell'Edipo <---dell'Io <---esotismo <---ideologiche <---ideologico <---illuminista <---italiano <---manzoniano <---mitologia <---moderatismo <---modista <---moralismo <---narcisismo <---neoclassicismo <---neoclassicista <---neoclassicisti <---rispecchiano <---sentimentalismo <---sperimentalismo <---sterniani <---tacciano <---veneziano



Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL