Brano: [...]Fin dai primi giorni di guerra l’aviazione italiana cominciò a colpire l’isola con una serie di attacchi aerei da alta quota che cagionarono più vittime fra la popolazione civile che fra la guarnigione. Nel frattempo la Francia era stata sconfitta e i tedeschi ne stavano occupando gli aeroporti uno dopo l’altro. Una parte degli aerei inglesi che vi si trovava prese allora il volo per Malta.

Alla fine del giugno 1940, per colmare il vuoto provocato dalla defezione della squadra navale francese del Mediterraneo, il Comando inglese radunò a Gibilterra una flotta, alla quale fu dato il nome di « Forza H ». Sia di questa flotta che di quella di Alessandria facevano parte alcune portaerei, dalle quali più volte decollarono per Malta piccoli gruppi di velivoli destinati non solamente a difendere la piazzaforte ma anche a rifornirla.

Negli ultimi mesi del 1940 il predominio nel Mediterraneo apparteneva già alla flotta inglese, la quale poteva contare non solamente sulle basi di Gibilterra e di Alessandria, ma anche su quella di Malta. Orma[...]

[...]mezzi.

L’attacco italotedesco (1941)

Questa situazione favorevole agli inglesi cambiò in maniera radicale agli inizi del 1941, quando il Comando supremo tedesco decise di intervenire nel Mediterraneo per mettere riparo alla critica situazione ivi determinatasi. Per assicurare una tranquilla traversata all’« Afrika Korps » e ai convogli che dovevano provvedere a rifornirlo, fu mandato in Sicilia il 10° « Fliegerkorps » (Corpo aereo tedesco, C.A.T.) al comando del generale Geisler, comprendente 96 bombardieri e 25 caccia bimotori che si aggiunsero ai 45 bombardieri e ai 75 caccia italiani già in loco. Si formò così una notevole forza aerea italotedesca, alla quale fu affidato come principale compito quello di neutralizzare Malta.

Il C.A.T. e l’aviazione italiana diedero inizio a una lunga serie di bombardamenti che inflissero alla base britannica gravi perdite. Gran parte delle installazioni portuali vi andò distrutta e molti civili morirono sotto le macerie degli abitati. Gli attacchi aerei continuarono fino a tutto il mese di marzo, riducendo notevolmente il potenziale militare di Malta. Quando però le esigenze belliche imposero ai tedeschi di spostare una parte dei loro aerei dalla Sicilia in Africa e poi nei Balcani, Malta godette di una certa tregua, che durò fino al maggio 1941: durante questo periodo poterono giungere ne[...]