Brano: [...]due opere, la Storia e le Lettere, sono, per altro, la sintesi simbo
3 B. EJCHENBAUM, O proie, Leningrad 1969, p. 204.
4 S. E. PAvLoviè, Puti razvitija russkoj sentimental'noj proxy xviii veka, Saratov 1974, pp. 6162.
254 VITTORIO STRADA
lica, sulla soglia del romanzo russo, delle due direzioni del « punto di vista » russo: l'Europa e la Russia, e delle due dimensioni del soggetto di questo « punto di vista »: la formazione, l'educazione (la Bildung) attraverso l'esperienza (il « viaggio ») di tutta la civiltà europea, e la coscienza epica del proprio passato nazionale. È all'incrocio di queste due direzioni
e dimensioni del « punto di vista russo » che troviamo l'opera propriamente narrativa pii interessante di Karamzin: La mia confessione (1802), prefigurazione di tante situazioni del romanzo russo (in particolare, di Dostoevskij) e prefigurazione anche di una delle forme predilette di questo stesso romanzo, la « confessione » appunto. Questo racconto, che è stato
« scoperto » e apprezzato da Ejchenbaum nel suo giovanile e penetrante[...]
[...]ello inglese e francese) coevo, non è arrestata e frenata da quella massa opaca, spessa e complicata che è la Società moderna (quella società che, secondo l'osservazione della Woolf, esercita una « pressione continua » sul romanziere occidentale). Possiamo aggiungere che nel romanzo russo non c'è neppure quell'altro medium costituito dalla personalità come oggetto di formazione e coltivazione puramente interiore che troviamo nel romanzo tedesco (Bildungsroman). Le figure del romanzo russo sono pre. cise nei loro tratti poetici, ma labili e fluttuanti nei loro contorni sociali, aperte a un mondo in cui non sono saldamente radicate: il lisnij éelovek, il malen'kij éelovek, il novyj èelovek, il podpol'nyi celovek, il kájuséijsja dvorjanin, il kájuséijsja intelligent, i bednye ljudi, le mërtvye dusi 5. E si aggiunga quella figura storica (in Puskin, ad esempio, nel Boris Godunov
e nella Figlia del capitano) e quotidiana (in Gogol', nel suo Revisore, ma anche nelle Anime morte, e in Dostoevskij, nei Demòni) che è il samozvanec, l'usurpatore. A q[...]
[...]ne industriale con le sue conseguenze sociali e politiche (proletarizzazione e democrazia) trova lo scioglimento in una progettata modernizzazione noncapitalistica e in una lotta sociale antizarista che ne consenta l'attuazione. L'esperienza rivoluzionaria russa, oltre che variamente riflessa nei romanzi, ha la sua massima espressione letteraria nell'opera di Herzen e, in particolare, nel suo Passato e pensieri, che è la storia della formazione (Bildung) di una coscienza intellettuale che cresce e resiste attraverso le prove e le crisi della storia. In questo senso Passato e pensieri è l'antitesi del maggior Bildungsroman tedesco, il Meister goethiano, intorno al quale in Russia si ebbe un significativo scambio di idee all'inizio degli anni Cinquanta. In un articolo dedicato al Meister, Apollon Grigor'ev dalle sue particolari posizioni slavofile respinge la « concezione tedesca » come « concezione del protestantismo », « tutta risolta nell'individualità e an
PER UNA TEORIA DEL ROMANZO RUSSO 259
gusta come la sfera dell'individualità » 6. Goethe è, per Grigor'ev, appunto il rappresentante di questa poesia dell'individualismo germanico, della « bella individualità » (schone Individualität), che mai sa ri[...]
[...]inge la « concezione tedesca » come « concezione del protestantismo », « tutta risolta nell'individualità e an
PER UNA TEORIA DEL ROMANZO RUSSO 259
gusta come la sfera dell'individualità » 6. Goethe è, per Grigor'ev, appunto il rappresentante di questa poesia dell'individualismo germanico, della « bella individualità » (schone Individualität), che mai sa rinunciare a se stessa. È significativo che l'unico romanzo russo in cui l'« educazione » (Bildung) dell'individuo si affermi nella sua assolutezza sia un Bildungsroman ironico e patetico, dove la coltivazione della propria « bella individualità » arriva a una sorta di Nirvana elegiaco e Biedermeier: l'Oblomov di Gonearov. D'altra parte, in questo stesso romanzo, troviamo forse l'unico, certo il piú emblematico personaggio romanzesco russo che incarni il weberiano « spirito dell'etica protestante »: Stolz, che non diventa però un centro di forza eticopoetica capace di equilibrare col suo dinamismo la staticità intensa e toccante di Oblomov. La dinamicità che, nel romanzo russo, riesce a controbilanciare la « superfluità » di tanti personaggi della nobi[...]
[...]micità che, nel romanzo russo, riesce a controbilanciare la « superfluità » di tanti personaggi della nobiltà e dell'intelligencija è quella del rivoluzionario. Nel romanzo ideologico degli anni Sessanta è, soprattutto, Rachmetov come quintessenza del tipo ascetico e rigoristico dell'« uomo nuovo ». Ma se questo personaggio è un paradigma che si propone come un modello di comportamento poi fin troppo meccanicamente seguito e imitato, l'autentica Bildung rivoluzionaria della letteratura russa è incarnata in Herzen, nel suo Passato e pensieri, libera sintesi di un doppio ordine di svolgimento temporale: interiore e eticopsicologico l'uno, storico e politicomorale l'altro.
In Herzen il rapporto RussiaEuropa diventa non solo centro di una esperienza di vita, ma nucleo di una teoria dello sviluppo storico e dell'azione politica (il cosiddetto « socialismo russo »), che accoglie posizioni slavofile e inaugura la dottrina populista. Rispetto ad altre successive concezioni dell'originalità storicoculturale (si pensi, ad esempio, alla fortuna di una[...]