Brano: [...]o il compito di debellare gli avanzi teologici di tipo semimenscevico della sinistra tedesca, questi avanzi che riuniamo abitualmente sotto il nome di Iuxemburgismo. Non si creda che questa quistione possa essere risolta semplicemente dicendo: chi dei nostri tanti membri hanno letto Rosa, che importanza hanno ancora questi problemi? No, questo sarebbe un sottovalutare il peso della tradizione ideologica» (Protokoll der I Parteikonferenz der SED, Berlino, 1949, pag. 457).
(7) «In questo momento le centrali dello spionaggio inglese ed americano lavorano in un primo luogo per diffondere la propaganda trotskista... Allo stesso tempo continua il pericolo dell'opportunismo di destra... » (Dokument der SED, T. II, pag. 289). La situazione sembra particolarmente grave a Lipsia, vecchia città socialista, ove, secondo il rapporto del segretario del partito, si è svolta una lotta efficace contro l'ideologia schumacheriana, ma dove si é avuta «una eccessiva tolleranza verso le argomentazioni di apparenza radicale e rivoluzionaria ». (Neues Deutschland [...]
[...]estendere il fronte nazionale fino agli « antichi funzionari, soldati, ufficiali e generali della « Wehrmacht », cosí come agli ex nazisti. Anche a questo proposito il pericolo é additato a sinistra: « Il primo pericolo ed il maggiore é attualmente la ristrettezza settaria... che si esprime attraverso al fronte nazionale... con il rifiuto di collaborare con elementi patriottici non appartenenti al popolo lavoratore... » (Dokument der SED, T. II, Berlino 1950, pag. 344 e 354).
168 COMUNISMO E OCCIDENTE
La rivolta del 1953
Nel luglio 1952 il Congresso del partito adotta la politica che é conseguenza del riarmo ufficialmente annunciato: una politica dura, spartana, nella quale la produzione non produttiva verrà immensamente accresciuta, nel momento stesso in cui forze giovanili vengono distolte dalla produzione. Nel suo rapporto, di ritorno dal 19° Congresso bolscevico, Walter Ulbricht così definisce questa politica : massima economia, produttività accresciuta, revisione delle norme (Neues Deutschland 23.11.52). Da ora in poi questo tema rit[...]
[...]no un salario che non corrisponde affatto al lavoro prestato... » (10).
Il 1949 è un anno durante il quale le norme vengono stabilite sistematicamente: due anni più tardi esse verranno dichiarate sorpassate e verranno rivedute: l'edilizia, ed in primo luogo l'edilizia berlinese, verranno tuttavia risparmiate. La causa dì ciò é duplice: la nota cornbattivitá degli operai edili, il fatto che il 1951 é l'anno del Convegno mondiale della gioventù a Berlino. Nel momento stesso dell'innalzamento delle norme, nell'estate 1951, l'industria edilizia berlinese era in una situazione tesa. Era impossibile correre il rischio di torbidi in quel momento.
Il 1952 é l'anno della Stalinallee (11). Diecine di migliaia di operai edili vi affluiscono; si ha bisogno di loro; essi sono al centro dell'inte
(9) Protokoll des 3 F.D.G.B. Kongresses, Berlino, F.D.G.B., 1950, pp. 297 e 300.
(10) Tägliche Rundschau del 27.6.1951.
(11) La Stalinallee, il viale Stalin, l'antica Frankfurterallee, era prima della guerra una opulenta arteria commerciale: nel 1945 era completamente distrutta. Nel 1949 ne viene iniziata la ricostruzione. Ma la vera Stalinallee nasce all'inizio del 1952: i cantieri sono l'uno accanto all'altro per una lunghezza di 4 Km.; in tutte le strade adiacenti, squadre di operai di fabbriche, in via di principio volontari, sgomberano le rovine, durante l'inverno vi si lavora alla luce delle lampade elettriche. La Stalinallee é l'or[...]
[...]era completamente distrutta. Nel 1949 ne viene iniziata la ricostruzione. Ma la vera Stalinallee nasce all'inizio del 1952: i cantieri sono l'uno accanto all'altro per una lunghezza di 4 Km.; in tutte le strade adiacenti, squadre di operai di fabbriche, in via di principio volontari, sgomberano le rovine, durante l'inverno vi si lavora alla luce delle lampade elettriche. La Stalinallee é l'organo del regime; se ne é fatta il centro della vita di BerlinoEst e, in un certo senso, di tutto il paese: stampa e radio, scrittori e compositori l'hanno adottata come il loro tema preferito. Squadre di agitatori del partito vi si recano, ed intorno a loro si formano dei gruppi di discussione, con i passanti, con gli operai dei cantieri, con quelli che sgomberano le rovine.
resse. Tuttavia l'industria edilizia lavora in perdita, e l'amministrazione ripropone il problema delle norme. Come sempre in questi casi, l'iniziativa viene presa dagli attivisti (stakanovisti) e dai capisquadra, per principio fedelissimi al regime. All'isolato n. 16, dal quale il [...]
[...] nazionale... » (21). Walter Ulbricht invia alla conferenza dell'edilizia dei 6 giugno un telegramma nel quale dichiara: «Non viene prestata sufficiente attenzione allo studio dei metodi di costruzione sovietici... Dovete riuscire a migliorare la vostra esperienza di produttori attraverso ad un serio studio della letteratura sovietica nel campo dell'edilizia » (22). Contemporaneamente il Consiglio Confederale condanna la rivista dell'edilizia di BerlinoEst Costruzione e Pianificazione, la quale pubblica « su intere colonne » resoconti della letteratura specializzata della Germania Occidentale.
Durante il maggio la situazione si fa piú tesa. Nelle campagne si hanno degli scontri con i contadini. Dal Magdeburgo, da Chemnitz, giungono notizie di scioperi provocati dalla introduzione delle nuove norme. I1 14 maggio il Comitato centrale allunga l'ombra della ghigliottina sui « Trotskisti, sionisti, massoni, elementi corrotti ecc. », ed allo stesso tempo propone un aumento generale delle norme del 10%. Il 28 maggio il Consiglio dei Ministri fa su[...]
[...]e partecipano alle manifestazioni a fianco degli anziani. Già al principio di maggio si poteva leggere nel giornale della gioventù comunista, una nota assai nuova : « Gli esempi che dimostrano che la gioventù è `'in testa alla produzione nei settori essenziali, non valgono per tutti i casi... la causa va ricercata nella debolezza della educazione patriottica impartita dalla Gioventù Libera Tedesca » (24).
Nonostante la divisione in due settori, Berlino resta una città unitaria, nel senso che esiste uno comunità berlinese quasi quanto una comunità parigina o londinese. Fino al 17 giugno si circolava liberamente fra l'Est e l'Ovest. La popolazione di un settore della città segue con attenzione ciò che accade nell'altro settore. Ora, nella BerlinoOvest come in tutta la Germania Occidentale, le rivendicazioni operaie prendono sempre più vigore, e, soprattutto dall'ultima primavera, iI settore Ovest della città è testimone di un movimento degli operai edili. Nel mese di aprile, 37.000 operai edili si preparano allo sciopero ed eleggono comitati di sciopero di impresa e di quartiere. Chiedono un aumento di 15 pfennig all'ora. Il sindacato è però conciliante, e lo sciopero viene evitato. Ma a metà maggio una parte degli operai edili di BerlinoOvest entra in sciopero, chiedendo un nuovo accordo collettivo. La stampa di BerlinoEst mette in g[...]
[...]le rivendicazioni operaie prendono sempre più vigore, e, soprattutto dall'ultima primavera, iI settore Ovest della città è testimone di un movimento degli operai edili. Nel mese di aprile, 37.000 operai edili si preparano allo sciopero ed eleggono comitati di sciopero di impresa e di quartiere. Chiedono un aumento di 15 pfennig all'ora. Il sindacato è però conciliante, e lo sciopero viene evitato. Ma a metà maggio una parte degli operai edili di BerlinoOvest entra in sciopero, chiedendo un nuovo accordo collettivo. La stampa di BerlinoEst mette in gran rilievo questo sciopero, e non vi é dubbio che gli operai edili della Stalinallee lo seguono attentamente. Il 10 aprile la Neues Deutschland pubblica un servizio sull'industria edile di BerlinoOvest. Descrive lo stato d'animo combattivo degli operai, la preparazione dei picchetti di sciopero, e, molto malaccortamente, elenca numerosi casi di crumiri e di Lohndrücker (guastasalari) protetti dalla direzione che vengono scacciati o attaccati dagli operai. Il 12 giugno la Neues Deutschland torna alla carica : « Da quattro settimane dura lo sciopero... gli operai continuano valorosamente la grande tradizione dell'edilizia berlinese nella lotta contro l'arbitrio degli imprenditori e contro la reazione ». Ed il giornale cita le lotte degli edili berlinesi del periodo guglielmino. Il 14 giu[...]
[...]gli imprenditori e contro la reazione ». Ed il giornale cita le lotte degli edili berlinesi del periodo guglielmino. Il 14 giugno, nella stessa pagina nella quale la Neues Deutschland descrive gli arbitri della direzione dei cantieri della Stalinallee, si può leggere
(24) Junge Welt del 6 maggio 1953, giornale dell'organizzazione ufficiale della gioventù.
BENNO SAREL PROLETARIATO E ORDINE DEMOCRATICO POPOLARE 179
la notizia che gli operai di BerlinoOvest hanno vinto, che essi hanno imposto alle imprese l'accettazione di 22 dei 28 punti richiesti, che riuniti in assemblea generale hanno deliberato a maggioranza la cessazione dello sciopero, così come ne avevano votato la proclamazione. E che fra i punti sui quali hanno ottenuto soddisfazione é compreso l'impegno a non applicare sanzioni per lo sciopero.
Il 15 giugno scoppia uno sciopero in un cantiere periferico del settore orientale. La polizia interviene ed arresta gli « agitatori ». Gli operai mandano una delegazione ai cantieri della Stalinallee. La mattina del 16, si formano capanne[...]
[...]lla sede del Ministero, davanti al Ministro Selbmann che tenta di parlar loro, questi operai non organizzati danno prova di una grande maturità, quella maturità, quell'impeto fiducioso nella propria forza, che le giornate rivoluzionarie danno agli operai. « Sono un operaio comunista », dice il Ministro. « Te ne sei dimenticato — gli gridano — i veri comunisti siamo noi, non tu ». E presentano le loro rivendicazioni.
Lo svolgimento dei fatti di Berlino del 17 giugno é noto : nuove manifestazioni degli operai edili; sciopero nelle principali aziende; intervento di gruppi semifascisti dalla BerlinoOvest (soprattutto l'Unio ne della gioventù tedesca); entrata in scena dei carri armati sovietici venuti in soccorso della polizia popolare.
180 COMUNISMO E OCCIDENTE
È bene sottolineare il diverso carattere della giornata del 17 giugno, a seconda che ci si trovi entro una fascia di 500 metri all'incirca
dalla linea di demarcazione del settore occidentale, o più addentro nel
settore sovietico. Solamente nel primo caso si verificano saccheggi ed incendi, che sono evidentemente l'opera di qualche centinaio di spo
stati venuti dall'Ovest con l'intendo di far deviare la manifestazione.
Sorta[...]
[...]MO E OCCIDENTE
È bene sottolineare il diverso carattere della giornata del 17 giugno, a seconda che ci si trovi entro una fascia di 500 metri all'incirca
dalla linea di demarcazione del settore occidentale, o più addentro nel
settore sovietico. Solamente nel primo caso si verificano saccheggi ed incendi, che sono evidentemente l'opera di qualche centinaio di spo
stati venuti dall'Ovest con l'intendo di far deviare la manifestazione.
Sorta a Berlino il 16 giugno, la rivolta si estende rapidamente a tutta la regione circostante. II 17 giugno tutti i centri industriali del paese sono in sciopero: gli operai hanno avuto notizia dei fatti di Berlino attraverso la radio del settore occidentale. È soprattutto nelle . vecchie zone industriali di Halle, di Bitterfeld, di Magdeburgo, che la rivolta acquista un'ampiezza eccezionale, e che essa lascia scorgere che cosa sarebbe divenuta se avesse durato più a lungo.
Sembra che la prima reazione degli operai sia stata quella di creare dei comitati di sciopero. Questi organizzano il movimento, ed allo stesso tempo assumono la gestione delle imprese : hanno cura di assicurare i lavori di manutenzione, di organizzare la, vigilanza contro gli eventuali sabotaggi; e quando si tratta di imprese di int[...]
[...]ica. Si esce in strada, si balla, si occupano le sedi del partito, si disarmano i poliziotti, si liberano i prigionieri politici, ecc. ecc.
I comitati di sciopero adottano in generale atteggiamenti differenti, a seconda che abbiano a che fare con le autorità tedesche o sovietiche. Le prime vengono ignorate, con le seconde si offre di trattare. Ecco il telegramma che il comitato centrale di sciopero di Bitterfeld invia al comandante sovietico in Berlino :
« Sig. Alto Commissario, noi lavoratori del circondario di Bitterfeld vi preghiamo di togliere senza indugio lo stato di assedio da Berlino, tosi come ogni altra misura diretta contra gli operai, di guisa che sia possibile a noi tedeschi continuare a credere che voi siete veramente il rappresentante di un governo di lavoratori ».
Ed ecco il telegramma che lo stesso comitato indirizza al governo di BerlinoEst:
BENNO SAREI. PROLETARIATO E ORDINE DEMOCRATICO POPOLARE 181
«Noi lavoratori del circondario di Bitterfeld esigiamo: dimissioni del sedicente governo democratico tedesco... costituzione di un governo provvisorio composto di lavoratori progressisti... » (25).
Vi sono stati casi in cui alcuni comandanti sovietici locali, prima di aver ricevuto l'ordine di repressione, hanno riconosciuto i comitati di sciopero ed hanno trattato con essi. Questo fatto si é verificato specialmente nelle imprese aventi lo statuto di società anonime sovietiche.
Indubbiamente la rivolta non è stata esclusivam[...]
[...]piega se si tiene conto da un lato che la
(30) Neues Deutschland 5.2.1954.
(31) Neues Deutschland 20.2.54.
188 COMUNISMO E OCCIDENTE
politica «dura» e quella distensiva hanno sempre corrisposto rispettivamente alla politica di integrazione nel mondo sovietico o a quella di unità con la repubblica borghese di Bonn; e se si tien conto d'altro canto della linea di condotta che é sorta, per il blocco orientale, dalla conferenza internazionale di Berlino del gennaio 1954.
Le discussioni del Congresso si sono svolte nel quadro tracciato dal rapporto di 6 ore letto da Walter Ulbricht, tornato ad essere la figura centrale del partito dopo l'eclissi dell'ultima estate. Analizziamo la posizione del segretario generale.
Osservando la situazione delle campagne della Germania Orientale, Walter Ulbricht lascia intendere che vi sono due centri di attrazione economica che se ne distaccano: il gruppo dei contadini ricchi, che non manca di nulla, ed il gruppo formato dalle cooperative, le proprietà del popolo e le stazioni di macchine e trattori. Prima [...]