Brano: [...]ulto fiorente attorno all'Elicona, non sono in grado di rivelarne la data iniziale, cfr. G. Roux, Le Val des Muses et les Musées chèz les auteurs anciens, « Bulletin de correspondance héllenique » 78, 1954, pp. 2248.
322 VARIETÀ E DOCUMENTI
In ogni caso la collocazione esiodea delle Muse sull'occidentale Elicona sembra avvenire in ossequio se non a culti, almeno a credenze locali; ed Esiodo almeno in un altro caso riflette un culto paramusaico beotico: testimoniando la cura della madre delle Muse, Mnemosine, per Eleutere (54), da identificare con la località sulle pendici dell'orientale Citerone 5.
All'opposto, è ovvio, la localizzazione olimpiopieria delle Muse è importata. E se l'abituale residenza olimpica (63) è notata dalla qualifica « Olimpie » (già?) nell'epica omerica; la notizia della nascita in Pieria, « poco distante dall'altissima vetta del nevoso Olimpo » (62), è anch'essa attestata — almeno per noi — da Esiodo per primo, e certo deve a lui la successiva fortuna 6.
Una qualifica locale convive, dunque, accanto ad una ester[...]
[...]licona] c'è il tempio delle Muse e la fonte di Ippo e l'antro delle Ninfe Leibetridi; in base a ciò si potrebbe indurre che erano Traci coloro i quali consacrarono l'Elicona alle Muse, gli stessi che dedicarono alle stesse dee e la Piena e Leibetro e la Pimpleia, ed erano chiamati Pieri. Scomparsi costoro, ora queste zone sono occupate dai Macedoni. Ho già detto [401] che questa parte della Beozia un tempo fu colonizzata dai Traci, sopraffatti i Beoti, insieme ai Pelasgi e ad altri barbari (410, cfr. 471).
Pausania invece si fonda non su impressioni ma su notizie locali antiche:
... I figli di Aloeo ritennero che le Muse fossero in numero di tre, e dettero loro
i nomi di Melete, Mneme e Aoide. Piú tardi, dicono, giunse a Tespie Piero di Macedonia — da cui ha preso nome quel monte macedone — e introdusse nove Muse e mutò
i loro nomi in quelli attuali. Piero adottava queste innovazioni o perché convinto che fossero piú sagge o perché gli erano state suggerite da un oracolo o perché gli erano state insegnate da un Tracio; infatti la stirp[...]
[...]positore di opere sulle Muse: e tali opere, come chiarisce il contesto, erano degli inni 10. È dunque in base a questa tradizione che Esiodo desunse la possibilità di identificare Muse indigene e Muse straniere. Per esprimerla mostrava il fittizio movimento scenico delle Muse Eliconie verso l'Olimpo (11), inverso rispetto al probabile movimento dell'immigrazione storica.
Non è un caso, del resto, che, come riconobbe van Groningen (pp. 2926),
i Beoti abitanti presso l'Elicona in seguito ripudiassero i proemi di entrambi
i maggiori poemi esiodei (ed anche l'intera Teogonia, un inno piú esteso, cfr. 9634), perché troppo intimamente legati alle Muse pierie: essi dunque, per rifiutare l'influenza delle divinità straniere, non potevano che censurare proprio la forma poetica in cui esse erano presenti, cioè la forma innodica.
2. I nomi delle Muse. — La serie onomastica delle Muse (7580) ben si addice ad Esiodo, maestro beotico di cataloghi 11, ed è anche in strettissimo rapporto col contesto, immediato e remoto. a. Ciascuno dei teonimi rileva[...]
[...]a in seguito ripudiassero i proemi di entrambi
i maggiori poemi esiodei (ed anche l'intera Teogonia, un inno piú esteso, cfr. 9634), perché troppo intimamente legati alle Muse pierie: essi dunque, per rifiutare l'influenza delle divinità straniere, non potevano che censurare proprio la forma poetica in cui esse erano presenti, cioè la forma innodica.
2. I nomi delle Muse. — La serie onomastica delle Muse (7580) ben si addice ad Esiodo, maestro beotico di cataloghi 11, ed è anche in strettissimo rapporto col contesto, immediato e remoto. a. Ciascuno dei teonimi rileva una delle qualità collettive delle dee, illustrate nei descrittivi versi precedenti 12.
8 Sull'attendibilità di queste informazioni di Pausania, di solito sottovalutate, vedi VAN GRONINGEN, pp. 28896. Piero è menzionato come antenato comune di Esiodo e Omero nell'Agone di Omero ed Esiodo 4, del solo Omero da Charax nella genealogia omerica di « Suida ». Per valutarne l'attività musaica o paramusaica in Beozia si ricordi che Piero, di solito indicato come figlio di Lino o di[...]
[...] è menzionato come antenato comune di Esiodo e Omero nell'Agone di Omero ed Esiodo 4, del solo Omero da Charax nella genealogia omerica di « Suida ». Per valutarne l'attività musaica o paramusaica in Beozia si ricordi che Piero, di solito indicato come figlio di Lino o di Apollo, è invece per Eustazio, Commento all'Iliade 580, 30 (cfr. scolio a Il. )(Iv 226 ed Et. Magn. p. 671, 36), figlio di Eleuther, eponimo o comunque collegabile con Eleutere beotica, già ricordata come località sacra a Mnemosine.
9 Lo notava già VAN GRONINGEN, pp. 2878 e 28990. L'aspetto liricocorale delle nove Muse è enfatizzato da H. KOLLER, Musik und Dichtung im alten Griechenland, Bern/München 1963, soprattutto pp. 3648. ALLEN, p. 91, su altre basi ipotizzava che la poesia melicolirica fosse caratteristica delle Muse tracie. Per le specializzazioni trasparenti dai diversi nomi delle Muse, vedi MAYER, coll. 6847.
10 Fr. 157 Wehrli, citato nel trattato Sulla musica 3 del falso Plutarco. Sulla poesia di Piero vedi anche PAVESE, p. 233.
11 Si è infatti supposto che [...]
[...]tuttavia non è perspicuo: nel corso della Teogonia vi si accennerà direttamente solo ai versi 18566. A meno che la nozione dei Giganti non alluda ad altri figli della Terra, o gli affini Titani, dei quali si narreranno diffusamente le gesta ai versi 617719, o a Tifone, la cui battaglia sarà descritta ai versi 82080; ovvero non rinvii a brani dell'ora frammentario Catalogo delle donne, in cui era riservato spazio ad esempio a rampolli della terra beotica come gli stessi Oto ed Efialte (frr. 1921 M.W.).
Certo che la scuola pieria sembra specialista del tema Giganti/Titani: il canto delle Pieridi sfidanti delle Muse evoca i Giganti e le imprese di Tifone prima della repressione olimpica (Ovidio, Metamorfosi y 318331). E il tema delle sfide Giganti/Titani contro dei olimpi capeggiati da Zeus è attribuito (oltre
13 Contro l'opinione generale, cosí osservava SNELL, p. 99 [— Entdeckung, p. 67] e p. 121, seguito con incertezze da K. DEICHGRAEBER, Die Musen, Nereiden und Okeaninen in Hesiods Theogonie, « Abhandlungen der Akademie der Wissenschaft[...]