Brano: [...]fferrabile « religione » del fascismo, « la nostra vecchia fede: la fede che da due secoli e mezzo è stata l’anima dell’Italia che sorgeva, dell' Italia moderna; quella fede che si compose di amore alla verità, di aspirazione alla giustizia, di generoso senso umano e civile, di zelo per l'educazione intellettuale e morale, di sollecitudine per la libertà, forza e garanzia di ogni avanzamento ».
Poco più avanti, nell’ottobre dello stesso anno, B.C. ammise significativamente che « il fascismo, è stato un moto in difesa dell’ordine sociale, patrocinato in prima linea dagli industriali ed agrari, e, come tale, esso non è solo indifferenza alla letteratura e alla cultura ma intimamente ostile, sentendo che dalla cultura e dal pensiero sono venuti i pericoli (ma non accorgendosi che sono venute anche le forze, il progresso, l’onore e lo splendore) all’ordine sociale ». L’anno successivo, in seguito al mancato attentato a Mussolini, il 31 ottobre a Bolo
gna, il regime proclamò le leggi eccezionali e scatenò una grande ondata di violenze ch[...]
[...]e sociale ». L’anno successivo, in seguito al mancato attentato a Mussolini, il 31 ottobre a Bolo
gna, il regime proclamò le leggi eccezionali e scatenò una grande ondata di violenze che investì tutti gli oppositori. Anche la casa di Croce a Napoli fu attaccata e devastata dalle squadracce. Da questo momento in poi Croce diventerà il centro deM’antifascismo, dell’alta cultura italiana rimasta nella legalità.
L'atteggiamento antifascista di B.C. non può essere inficiato da un atto senza dubbio censurabile e che suscitò non poche critiche: in occasione dell’impresa fascista d'Abissinia offerse la * medaglietta » che il presidente del senato aveva chiesto a tutti i senatori in occasione della raccolta di « oro alla Patria »; ma l’accompagnò con una lettera che dice: « Roma 5.12.1935, Eccellenza, quantunque io non approvi la politica dèi Governo, ho accolto, in omaggio al nome della Patria, l’invito dell'E.V. e ho rimesso alla Questura del Senato la mia medaglia che ha la data del 1910. Con osservanza ».
Lo storico
Sciolti i parti[...]
[...]ezza crociana dei pericoli irrazionalistici in* siti nella filosofia idealistica, soprattutto in relazione alle conseguenze « attualistiche » che il Gentile, divenuto filosofo del regime, ha dedotto dal comune orientamento di pensiero. Così, nel 1938, la « Storia come pensiero e come azione » è un ripensamento complessivo della precedente speculazione, e una forma polemica contro le degenerazioni attualistiche.
Dopo la Liberazione
Nel 1929 B.C. aveva pronunciato l’unico discorso di opposizione contro i Patti Lateranensi. Nel 1943, alla caduta del fascismo, egli riprese l'impegno politico diretto ed ebbe una parte di primo piano nelle vicende di quello che è stato chiamato il « regno del Sud » (v. Bari, Congresso dei C.L.N.). Partecipò alla ricostituzione del Partito liberale, di cui assunse la presidenza, e diresse la campagna dei partiti antifascisti per l’abdicazione del re Vittorio Emanuele III e per un’attiva partecipazione dell’Italia alla guerra contro il nazismo.
Monarchico convinto, propose l’abdicazione del re e di suo f[...]