Brano: [...]ficienza per fare dimenticare la sua origine, astuzia
e disinvoltura gli facevano difetto.
E poi, a trascurare quanto poteva riguardarlo in particolare, si era sempre in Italia: se le condizioni del paese erano molto migliorate da quando Filippo e Antonio lo avevano lasciato, esse non erano mutate dopo la partenza di Giuseppe a tal punto da permettere ad uno come lui di occuparsi facilmente come impiegato.
In ogni modo, il piccolo appaltatore Artú gli promise che lo avrebbe assunto presto in servizio : dopo che avesse dato inizio ai lavori di riparazione del ponte sulla strada, rovinato dalle acque: si aspettava l'approvazione del Genio Civile: ecco non sarebbe passato molto tempo, questione di giorni, tutto si sarebbe accomodato per il meglio nell'interesse di entrambi.
Gli diede un anticipo di mille lire sullo stipendio già fissato, e cosí Giuseppe restò legato alla sua azienda. Dovettero passare molti mesi ancora perché i lavori progettati avessero inizio. E dopo che Giuseppe cominciò a prestare la sua opera di assistente, ora rice[...]
[...] in tanto imbiancata, ma sempre rimaneva la stessa quella di Giuseppe, grigia come la tristezza che vi aveva fatto dimora; e in essa Rosaria, mesta e imbambolata, a tutto pensava tranne che a quello che poteva fare la felicità della gente.
Su tutto incombeva ora la preoccupazione di Giuseppe per guadagnarsi il pane quotidiano; il suo tormento cresceva giorno per giorno, la sua capacità di vivere pareva venir sempre meno.
Il piccolo appaltatore Artù non aveva mantenuto fede ai suoi impegni verso Giuseppe. Era accaduto che alcuni lavori di arginatura del fiume Buonamico erano stati rotti dalle acque avanzanti. Il proprietario del fondo che aveva ordinato i lavori non aveva pagato, adducendo a scusa la cattiva qualità dei materiali adoperati e l'indugio eccessivo nel lavoro. Intervenuto il tribunale, solo una porzione del credito venne liquidata a favore dell'appaltatore. Questi allora ridusse lo stipendio che aveva stabilito per Giuseppe.
In seguito vennero fatti lavori di riparazione su un muro pericolante della chiesa; i denari, raccol[...]
[...]contentare. Fra sé pensava: « Dovrei proprio io assumere uno che ha lavorato con una ditta screditata? 'Perché portasse anche me al fallimento? ». E trovava altro dipendente ritenuto migliore.
Si rivolgeva allora Giuseppe al commerciante Carabino che aveva anche una vasta proprietà fondiaria da amministrare. Questi non gli rispose né si né no. Giuseppe stette con l'animo sospeso per molto tempo. E non ne guadagnò che il rancore dell'appaltatore Artù che non ammetteva per il suo dipendente il diritto di cercare altra strada se con lui non poteva vivere.
Ora Giuseppe era divenuto come ai primi tempi del suo ritorno dall'Egitto, quando lungamente dovette affaticarsi per ottenere un posto civile nel suo paese, adatto alle nuove pretese: con la differenza che prima aveva qualche soldo in tasca, la moglie era più attiva e l'animo era sereno; mentre oggi come tutto era enormemente ingrandito in peggio!
I soldi sfumavano a vista d'occhio; già se avesse voluto intraprendere un viaggio d'emigrazione, avrebbe dovuto chiederli in prestito. Inoltre[...]
[...]venienza di un simile viaggio, dimenticando quanto aveva detto in proposito al tempo della partenza per l'Egitto. Rosaria restava senza parola, mentre la decisione poco per volta si confemava.
Andò, secondo il desiderio del marito, a chiedere i denari alla famiglia Chirico; ma si comportò così confusamente che quelli credettero li volesse avere in dono, per l'amicizia che c'era; e risposero di no.
Giuseppe non ottenne nulla né dall'appaltatore Artú né da altri amici, tra cui Sebastiano ch'era ,in grado di favorirlo. Si rivolse alla Banca, e ottenne il prestito. Col primo viaggio sarebbe partito. L'Argentina, con le sue favolose ricchezze, era il paese dove egli avrebbe passato alcuni anni di lavoro.
E avvicinandosi il giorno della partenza, sali al camposanto a salutare la bambina morta, accompagnato dalla moglie e da Ernestina. Piansero tutt'e due sulla tomba. Poi Rosaria continuò, prostrata per terra, a rivivere le sue fantasie e i suoi sogni.
Uscendo dal cancello ebbero davanti la vista del golfo con il mare che si perdeva in lonta[...]