Brano: [...]ciò seguivano improvvise e veloci azioni di fuoco da parte di piccole pattuglie partigiane rimaste in loco e abilmente mimetizzate, nonché da altre, opportunamente appostate, che attaccavano sulla via del ritorno il nemico ormai indotto a trascurare le misure di sicurezza.
Rathenau, Walther
N. a Berlino il 29.9.1867, ivi m. il 24.6.1922; industriale.
Figlio di Emil Rathenau, fondatore nel 1883 della Allgemeine ElektrizitatsGesellschaft (A.E.G.), destinata a diventare uno dei pilastri della grande industria tedesca, in gioventù coltivò molteplici interessi scientificoculturali e, parallelamente al
lo studio della fisica, della chimica e della matematica, che lo portò a specializzarsi nel campo elettrochimico, compì studi artistici e filosofici. Si rivelava così un tratto caratteristico della personalità di Rathenau, quale si sarebbe affermata anche in seguito, come uomo d’affari e come uomo politico: la tendenza ad associare a un’alta preparazione tecnica un costante interesse eticosociale, ad accompagnare all’azione la riflessio[...]
[...]campo elettrochimico, compì studi artistici e filosofici. Si rivelava così un tratto caratteristico della personalità di Rathenau, quale si sarebbe affermata anche in seguito, come uomo d’affari e come uomo politico: la tendenza ad associare a un’alta preparazione tecnica un costante interesse eticosociale, ad accompagnare all’azione la riflessione sulla condizione dell’uomo e della società del suo tempo.
Entrato nel 1899 nella direzione dell’A.E.G. (e, più tardi, di altre decine di imprese), si affermò come uno dei cervelli dirigenti dell’industria tedesca. Assolse il suo primo incarico pubblico nel 19071908, allorché fu invitato ad accompagnare nell’Africa tedesca il segretario di Stato alle colonie Dernburg come consulente per la ricerca di una nuova politica coloniale.
Organizzatore dell'economia bellica
La sua fama di organizzatore dell’economia fu consolidata soprattutto dal contributo che, durante la Prima guerra mondiale, egli diede alla mobilitazione deH'economia bellica. Dallo scoppio del conflitto fino alla primavera del[...]
[...]che, durante la Prima guerra mondiale, egli diede alla mobilitazione deH'economia bellica. Dallo scoppio del conflitto fino alla primavera del 1915 fu responsabile del rifornimento delle materie prime presso il Ministero della guerra e, in tale veste, adottò provvedimenti (come la deportazione di lavoratori belgi in Germania) che verranno condannati dalle potenze deM’Intesa. Alla morte del padre, in quello stesso 1915, assunse la presidenza dell’A.E.G..
L'esperienza deH'economia di guerra e le inevitabili trasformazioni che essa implicava nel quadro tradizionale del libero scambio gii suggerirono lo scritto suM’“economia nuova” (D/'e Neue Wirtschaft) che, oltre a essere la sua opera più nota, insieme al libro Von kommenden Dingerì (1917) fu l’abbozzo più esplicito del tipo di riforma eticoeconomicosociale, venata di tendenze solidaristiche e dirigistiche, che egli auspicava nell'ambito della società capitalistica.
La ricostruzione tedesca
Alla fine della Prima guerra mondiale fu tra gli esponenti della grande borghesia tedesca che [...]