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tipologia: Inventari generici; Id: 52165+++


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Titolo Belfagor
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Descrizione generale Negli anni '90, quando iniziammo a progettare nella già Biblioteca Giovanni Frediani forme di catalogo avanzato - comprensivo di notazioni che tenessero conto del particolare filologico nel complesso sistema universale che andavamo costruendo -, non disponevamo dell'intera collezione di Belfagor. Differentemente da altri nuclei rilevanti, come ad esempio Il Ponte o La Riforma della Scuola (storicamente collezionati da Giovanni ma donati alla Biblioteca civica di Scandicci nella seconda metà degli anni '70), od altri, come Rinascita (parte integrante della Biblioteca Giovanni Frediani e da ultimo donato allo scrivente a sancire sulla rivista più emblematica della nostra tradizione la forma di responsabilizzazione verso la continuazione dell'opera di catalogo), le tracce di relazione con Belfagor sono discontinue, ed i fascicoli posseduti erano sparsi. Ciò nonostante ci è nota l'influenza avuta su Giovanni, almeno dal '39 in poi (dopo l'iniziale distaccamento postelegrafonico a Domodossola, in più periodi trasferito a Massa Carrara dal '37, e studente a Pisa - ancora negli anni bellici), in generale da un vasto insieme normalista, ma particolarmente con Luigi Russo, che Giovanni studente conobbe, e che negli anni successivi considererà fonte primaria per molti suoi studi, a partire da quelli sulla poesia dialettale spunto per un più vasto approccio alla letteratura (l'ordinamento dello scaffale A della sua biblioteca ne è esemplare), secondo un regionalismo che trae le sue origini nei secoli in cui quel Sogno unitario d'Italia poneva le basi in forma di Repubblica ideale, all'Unità amministrativa concretizzata poi in quel processo che noi tendiamo a definire anti Risorgimento, per altri il Risorgimento vero e proprio. Attorno alla fine del 2007 (quando avevamo rallentato sul progetto di digitalizzazione della Biblioteca verso l'ulteriore implementazione del sistema software e della produzione de Gli Archivi si Raccontano...), ci fu offerta in donazione dalla Biblioteca Pietro Thouar, una parte rilevante della collezione; tardammo qualche tempo sulla lavorazione, ma l'impegno di catalogo, duplice - innanzi tutto verso Giovanni, ma anche verso la Thouar, che si fece promettere di non svendere sulle bancherelle quel patrimonio -, dopo qualche anno fu, almeno parzialmente, terminato. Negli anni successivi è stato esteso il catalogo. Considerando la particolare importanza della rivista, più alta espressione della cultura italiana democratica di tradizione storicista non crociana del secondo Novecento, l'abbiamo voluta porre al centro del complesso sistema di relazioni biblioteconomiche di kosmosdoc.org. Senza alcuno scopo di lucro, come senza alcuno scopo di lucro gli autori, la consultabilità è rimasta completamente libera.


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