[tratto dal resoconto di Elio e Lucio Varriale inviato per la pubblicazione su Lares, ad oggi non pubblicato, come atto del Convegno, Le Fonti Orali - Archivi, Storie, Passioni, Competenze, Progetti, Poggibonsi, 20/21 aprile 2007; Appunti per una Guida agli archivi dell'Istituto della Memoria in Scena]
L'Istituto nasce dall'esigenza di organizzare un patrimonio documentario che si era andato via via formando nel corso degli anni: da una parte le ricerche sul campo e d'archivio condotte nell'ambito dell'Associazione culturale Controtempo e per il ciclo di mostre-spettacoli intitolate Frammenti di storia d'Italia - La memoria in scena, dall'altra i fondi documentari che ci erano pervenuti per donazione o lasciati in detenzione (Giovanni Frediani, Leoncarlo Settimelli, Giancarlo Venturi, per citarne alcuni).
Le ricerche sul campo da noi svolte direttamente a partire dal 2001 sino ad oggi, hanno prodotto materiale audio e audiovisivo su testimonianze di vita, con particolare attenzione al ventennio fascista, alla seconda guerra mondiale, alla Resistenza, alle prime speranze per la costituzione della Repubblica italiana; brani di queste testimonianze sono confluite in alcuni nostri spettacoli teatrali e video documentari, e nella rivista «Bella Ciao», prodotta da Controtempo per la sezione di Scandicci dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani.
Tra i fondi archivistici a noi pervenuti di particolare interesse è la nastroteca Leoncarlo Settimelli che comprende oltre cinquecento ore di audioregistrazioni effettuate su nastro magnetico a bobina ed a cassetta a partire dal 1965 per lo più dallo stesso Settimelli nel corso delle sue dirette ricerche, ma in piccola parte a loro volta già costituenti un raggruppamento di singoli altri archivi. Vi si possono riscontrare tracce importanti della Storia del Novecento che, dalle interviste sugli Arditi del Popolo e sulla prima resistenza al fascismo, arrivano fino alle manifestazioni di piazza degli anni sessanta e settanta, passando dagli studi sul lavoro in miniera, e da quelli sui canti popolari ed altri formalizzati orali. O ancora altri documenti attinenti alla storia del PCI e a «l'Unità», spettacoli relativi al Canzoniere Internazionale, o altri spettacoli ed eventi culturali.
Il fondo Giancarlo Venturi comprende invece una consistente documentazione ripresa da Giancarlo Venturi stesso, dal 1961, anno dell'acquisto della sua prima camera 8mm, ai nostri giorni, utilizzando oggi telecamera mini-dv. Le riprese effettuate su pellicole 8mm e super8, nastri Hi8, VHS e mini-DV, trattano manifestazioni politiche e sindacali, ed altri eventi per la gran parte attinenti ad una storia del territorio fiorentino; altra parte del materiale è costituita da riprese eseguite fuori dal territorio fiorentino.
Il fondo Giovanni Frediani è il più consistente detenuto dall'Istituto. Consiste nell'intero archivio appartenuto a Giovanni Frediani, composto da oltre 6500 libri, 1500 dischi vinile, CD audio, nastri a bobina ed a cassetta, videocassette VHS, DVD video; quadri e stampe numerate, manifesti, carte d'archivio, il tutto da lui inventariato con grande cura fino alla sua scomparsa. La documentazione è da collocarsi, oltre che nell'ambito di produzione delle sue dirette attività del periodo livornese, domese e fiorentino, nella costituzione di un archivio di famiglia, che raccoglie carte, oggetti, notizie e memorie sulla vita di un dato nucleo familiare di cui Giovanni Frediani fu custode. D'altra parte, la biografia e storia privata di Giovanni s'intreccia nel fondo documentario con la storia pubblica e nazionale. Il fondo Frediani, per il suo complesso ordinamento, è forse quello che meglio ci consente di esemplificare la caratteristica comune a tutto il nostro lavoro, ovvero il focalizzare l’attenzione sulle testimonianze di vita così come ci vengono restituite dall’archivio, dall’insieme e dall'ordinamento degli oggetti materiali intesi come riflesso della cultura degli individui che così li hanno costituiti; individui che con impegno militante hanno affrontato le lotte politiche del Novecento, dalla prima resistenza al fascismo ai nostri giorni.
Inserito da Maria Poggi il 8/31/2011 12:01:48 PM
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