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tipologia: Catalogo dei Citati - Fonti archivistiche (ex fonti archivistiche/bibliografiche); Id: 695+++


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[insieme indefinito]Riconoscimenti o disconoscimenti dell'opera di Leonardo da Vinci come precursore dei vocabolaristi italiani, in base ad alcuni codici manoscritti (specialmente nel cosiddetto 'Trivulziano', conservato nella Biblioteca Ambrosiana, compilato attorno al 1490): la raccolta intitolata 'Vocabulista', di Luigi Pulci, composta di circa settecento vocaboli, desunta con tutta probabilità da precedenti vocabolari latini, offre spunto per uno sviluppo di Leonardo che ne collocò circa trecento nella propria (non è chiaro se Leonardo parte dal Pulci o lo inserisce in itinere), a cui seguono altri vocaboli non ordinati in senso alfabetico e dunque secondo l'ordine di come Leonardo gli trovava nelle proprie letture. «A Gilberto Govi (1872) parve che in quelle lunghe serie di vocaboli, raccolti, secondo lui, ricorrendo piuttosto alla memoria che ai libri, egli avesse apparecchiato la materia per un vocabolario, addirittura, della 'lingua paesana'. Naturalmente aiutava ad orientarsi così la presenza dei famosi puntini premessi alle parole comincianti per A. Alla tesi del Govi si accostò più tardi (dal 1909 in poi), un valente studioso della storia della nostra lingua, Luigi Morandi; il quale, dominato dal suo preconcetto a favore della lingua dell' 'uso vivo', da opporre a quella dei letterati, credette, anch'egli in buona fede, che la raccolta iniziata da Leonardo, in accordo con l'atteggiamento che si attribuiva allora a Leonardo scrittore, stesse a dimostrare che il Da Vinci si fosse schierato nettamente fra i primi sostenitori di un tipo di lingua popolare, di uso comune, contrapposta a quella degli uomini di cultura, i puristi di allora. [...] divenne precursore non solo di un vocabolario comune, ma di un dizionario non ricavato dagli autori - come furono tutti quelli che uscirono poi per le stampe, compresi quelli della Crusca) [... a Morandi si oppose Edmondo Solmi; anche Ornella Olivieri di cui qui il riepilogo del testo in Belfagor, già nel marzo 1941, in 'Lingua Nostra', riconobbe come voci latine,...   


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