Area dell'identificazioneForme primaria nome | Henry Wallace, Il terzo partito nella storia degli Stati Uniti d'America [l'autore, già vicepresidente con F. D. Roosevelt, fra il 1941 ed il 1945, candidato alle presidenziali con il nuovo partito Progressista, risponde alla stampa statunitense che vorrebbe considerare contro le tradizioni statunitensi la presenza di un terzo partito; l'excursus storico sottolineerà l'importanza fondamentale dei terzi partiti nella storia degli stati uniti, tanto per il rinnovamento del Partito Repubblicano, quanto per quello Democratico] | | | | | |
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Area della descrizioneStoria | [il Partito Democratico-Repubblicano, dopo il periodo più progressivo della sua costituzione da Jefferson (del 1798 in opposizione agli «Alien and Sedition Acts») ed il Partito Democratico con cui Jackson dal 1828 continuò la direzione degli affari quasi senza interruzione fino al 1860, non avrebbero consentito grandi conquiste progressive se non fosse per le lotte dei terzi partiti: fra il 1820 ed il 1830, movimenti dei Lavoratori [movimenti a partire dal 1819, Worker's Man Party dal 1828 al 1830] chiesero la riduzione della giornata lavorativa ad 11 ore, poi richiedendo le 10 ore, ma chiedevano anche la fine del monopolio del credito delle banche, portando Andrew Jackson a sopprimere la «Banca degli Stati Uniti», ma non a compiere più profonde trasformazioni contro l'apparato clientelare, la «banda di Tammany Hall» che riusciva ad organizzare le elezioni garantendo ai [lobbisti] il potere di governo, apparato che accusò il Partito dell'Uguaglianza dei Diritti di favorire le vittorie dei Whigs liberali disperdendo i voti progressisti ; il partito dell'Uguaglianza - popolarmente nominato dei locofocos -, dopo quella grande crisi economica del 1837 [crisi che portò anche ai moti per la farina] imposero tanto ai democratici quanto ai Whigs [che sarebbero poi confluiti nella destra conservatrice del nuovo partito Repubblicano di Lincoln] di includere le loro istanze nel programma di governo; il partito repubblicano seppe ritrovare quella nobiltà di ideali a cui in qualche modo si era ispirato Jefferson, con Abramo Lincoln che affermò addirittura «Il capitale è il frutto del lavoro e non avrebbe mai potuto esistere se il lavoro non fosse preesistito... Il lavoro può esistere senza il capitale, ma il capitale non potrebbe mai esistere senza il lavoro. Ecco perché il lavoro gli è superiore... molto superiore.», ma già attorno al 1869 non era più un partito di lavoratori, che vide fra l'altro la fuoriuscita di un gruppo che costituì il Partito della Riforma del lavoro; poi fu la volta di un nuovo, Partito Greenback, inizialmente non partecipato dai lavoratori, ma a cui questi potettero fare ricorso dopo le violente repressioni degli scioperi ferrovieri del 1877 ; del 1892, vi fu invece il Partito del Popolo, di operai e contadini, ma dal 1894 e poi 1896 fu assorbito dal Partito democratico; nuova spinta progressista al Partito repubblicano fu invece data da quel Partito Progressivista che Teddy Roosevelt chiamava Bull Moose Party ; poi La Follette, dal 1924, insistendo sull'importanza della pace - in contrasto dunque anche con lo stesso Teddy Roosevelt troppo spesso spinto a discorsi imperialistici -, farà del Partito progressivista un nuovo baluardo, che dopo il 1929, spingerà Franklin D. Roosevelt a maggiori attenzioni sociali nel suo new deal ] |
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