Area della descrizioneNomi | Giovanni Boccaccio, Rime+++ - Giovanni Boccaccio, Rime [raccolta variabile per numero ed ordine delle liriche, tramandata secondo edizione del XVI secolo di Lorenzo Bartolini, derivata da precedente raccolta Ludovico Beccadelli di 101 sonetti e piccola aggiunta da Giovanni Brevio; l'edizione moderna Massèra [di cui è riportato l'ordine, 1914] è stata ripresa criticamente da Vittore Branca, e successivamente oggetto di nuova critica; le diverse attribuzioni riguardano la seconda parte, dopo il CXXVI; nella scheda riporto, dal confronto con l'edizione a cura di Cesare Segre del 1966 che segue primariamente la critica del Branca, le divergenze nel primo verso (ignorando diversa punteggiatura, prevalentemente: grafia latinizzata per l'edizione 1914, maiuscola per alcune parole nell'edizione 1966, e 3 più significative: "chiara" in "cara", "disaventura" in "sventura", "sentier" in "pensier"; e nella seconda parte "Istanca" in "Iscinta") per entrambe le parti e la diversa selezione che riguarda soltanto la seconda parte] ; Boccaccio, Giovanni+++ ; autore+++ ; [titolo di sequenza kosmosdoc]Edizione Massèra, UTET, 1914, I parte+++ ; [sequenza]:Nuovi elementi non ordinati+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: I] Intorn’ad una fonte, in un pratello+++ ; [sequenza]: Catena monodirezionale+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: II] All’ombra di mill’arbori fronzuti+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: III] Il Cancro ardea, passata la sext’hora+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: IV] Guidommi Amor, ardendo anchora il sole+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: V] Non credo il suon tanto soave fosse+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: VI] Su la poppa sedea d’una barchetta+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: VII] Chi non crederrà assai agevolmente+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: VIII] Quel dolce canto col qual già Orpheo+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: IX] Candide perle orientali et nuove+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: X] Se bionde treccie, chioma crespa et d’oro+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XI] Quella splendida fiamma, il cui fulgore+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XII] Quell’amorosa luce, il cui splendore+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XIII] Il folgor de’ begli occhi, el qual m’avampa+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XIV] Il gran disio che l’amorosa fiamma+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XV] Mai non potei, per mirar molto fiso+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XVI] Le parole soave, el dolce riso+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XVII] Spesso m’advien ch’essendom’io raccolto+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XVIII] Com’io vi veggo, bella donna et chiara+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XIX] Con quant’affection io vi rimiri+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XX] Sì dolcemente a’ sua lacci m’adesca+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXI] Biasiman molti spiacevoli Amore+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXII] Amor, che con sua forza e virtù regna+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXIII] Questo amoroso fuoco è sì soave+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXIV] Quello spirto vezzoso, che nel core+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXV] Quante fiate per ventura il loco+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXVI] A quella parte ov’io fui prima accesa+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXVII] Quando s’accese quella prima fiamma+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXVIII] Misero me, ch’io non oso mirare+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXIX] S’io ti vedessi, Amor, pur una volta+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXX] Trovato m’ài, Amor, solo et senz’armi+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXXI] Che fabrichi? che tenti? che limando+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXXII] Pallido vinto et tutto transmutato+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXXIII] Come in sul fonte fu preso Narciso+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXXIV] Quando posso sperar che mai conforme+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXXV] Se quella fiamma che nel cor m’accese+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXXVI] Scrivon alcun, Parthenope, syrena+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXXVII] Vetro son facti i fiumi, et i ruscelli+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXXVIII] Pervenut’è insin nel secul nostro+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XXXIX] Sì tosto come il sole a noi s’asconde+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XL] Chi nel suo pianger dice che ventura+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XLI] Cesare, poi ch’ebbe, per tradimento+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XLII] Se zephiro oramai non disacerba+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XLIII] L’alta speranza, che li mia martiri+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XLIV] S’egli advien mai che tanto gli anni miei+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XLV] O iniquo huomo, o servo disleale+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XLVI] Quante fiate indrieto mi rimiro+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XLVII] Se io potessi creder ch’in cinqu’anni+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XLVIII] Dice con meco l’anima tal volta+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XLIX] Son certi augei sì vaghi della luce+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: L] L’obscure fami e i pelagi tyrrheni+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LI] Le lagrime e i sospiri e il non sperare+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LII] Se mi bastasse allo scriver, l’ingegno+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LIII] Dentro dal cerchio, a cui intorno si gira+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LIV] Così ben fusse inteso il mio parlare+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LV] Fuggano i sospir mei, fuggasi il pianto+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LVI] Se quel serpente che guarda il thesoro+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LVII] Qualor mi mena Amor dov’io vi veggia+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LVIII] Amor, se questa donna non s’infinge+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LIX] Non deve alcuno, per pena soffrire+++ ; ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LX] Chi che s’aspecti con piacer i fiori+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXI] Intra ’l Barbaro monte e ’l mar tyrrheno+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXII] Toccami ’l viso zephiro tal volta+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXIII] Et Cinthio et Caucaso, Ida et Sigeo+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXIV] Colui per cui, Misen, primieramente+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXV] Se io temo di Baia e il cielo e il mare+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXVI] Benché si fosse, per la tuo’ partita+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXVII] Poscia che gli occhi mia la vaga vista+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXVIII] De’ quanto è greve mia disaventura+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXIX] Contento quasi ne’ pensier d’amore+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXX] Amor, dolce signore+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXI] L’aspre montagne et le valli profonde+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXII] Perir possa il tuo nome, Baia, e il loco+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXIII] O miseri occhi miei più ch’altra cosa+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXIV] Cader postù in que’ legami, Amore+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXV] I’ non ardisco di levar più gli occhi+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXVI] Non so qual i’ mi voglia+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXVII] Il fior, che ’l valor perde+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXVIII] Allor che ’l regno d’Etiopia sente+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXIX] L’antiquo padre, il cui primo delicto+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXX] L’arco degli anni tuoi trapassat’ài+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXXI] Due belle donne nella mente Amore+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXXII] Dietro al pastor d’Ameto alle materne+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXXIII] S’io veggio il giorno, Amor, che mi scapestri+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXXIV] Sì fuor d’ogni sentier, nel qual ragione+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXXV] Quand’io riguardo me vie più che ’l vetro+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXXVI] Ipocrate Avicenna o Galieno+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXXVII] S’amor, li cui costumi già molt’anni+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXXVIII] Griphon lupi leon biscie et serpenti+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: LXXXIX] Poco senn’à chi crede la fortuna+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XC] Era ’l tuo ingegno divenuto tardo+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XCI] Infra l’excelso choro d’Helicona+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XCII] O giustitia regin’al mondo freno+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XCIII] Fuggit’è ogni virtù, spent’è il valore+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XCIV] Apitio legge nelle nostre scole+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XCV] Saturno al coltivar la terra puose+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XCVI] Tanto ciascun ad acquistar thesoro+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XCVII] Sovra li fior vermigli e’ capei d’oro+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XCVIII] Parmi tal volta, riguardando il sole+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: XCIX] Dormendo, un giorno, in somno mi parea+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: C] Se la fiamma degli occhi, ch’or son sancti+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CI] Che cerchi, stolto? che d’intorno miri?+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CII] Dante, se tu nell’amorosa spera+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CIII] Era sereno il ciel, di stelle adorno+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CIV] Le rime, le quai già fece sonore+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CV] D’Homer non poté lo celeste ingegno+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CVI] Sì acces’et fervente è il mio desio+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CVII] Mentre sperai et l’uno et l’altro collo+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CVIII] Il vivo fonte di Parnaso et quelle+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CIX] Dura cosa è et horribile assai+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CX] Assai sem raggirati in alto mare+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXI] Quante fiate indrieto mi rimiro+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXII] Fuggesi il tempo, e ’l misero dolente+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXIII] Fassi davanti a nnoi il sommo bene+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXIV] Volgiti, spirto affaticato, omai+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXV] O sol, ch’allumi l’un’et l’altra vita+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXVI] O glorioso re, che ’l ciel governi+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXVII] Non treccia d’oro, non d’occhi vaghezza+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXVIII] O luce eterna, o stella matutina+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXIX] O regina degli angioli, o Maria+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXX] Tu mi trafiggi, et io non son d’acciaio+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXXI] Poi, satyro, sei facto sì severo+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXXII] S’io ò le Muse vilmente prostrate+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXXIII] Se Dante piange, dove ch’el si sia+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXXIV] Già stanco m’ànno et quasi rintuzato+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXXV] Io ò messo in galea senza biscotto+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: CXXVI] Or sei salito, caro signor mio+++ ; [titolo di sequenza kosmosdoc]Edizione Massèra, UTET, 1914, II parte (Appendice di sonetti probabilmente boccacceschi)+++ ; [sequenza]:Nuovi elementi non ordinati+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 1] Istanca e scalza, con le treze avolte+++ ; [sequenza]: Catena monodirezionale+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 2] O dì felice, o ciel chiaro sereno+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 3] D’oro crespi capelli e anodati+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 4] Levasi il sol tal volta, in oriente+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 5] I cape’ d’or di verde fronde ornati+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 6] Prati, giardini, vaghi balli o canti+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 7] La volontà più volte è corsa al core+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 8] Gli occhi, che m’ànno il cor rubato e messo+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 9] Io mi credeva troppo ben l’altrieri+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 10] Il mar tranquillo, producer la terra+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 11] Se io potessi lo specchio tenere+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 12] Chi crederia già mai ch’esser potesse+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 13] Se quelle treccie d’or, che m’ànno il core+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 14] Cadute son degli arbori le foglie+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 15] S’i’ avessi in mano gli capegli avolti+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 16] Ecco, madonna, come voi volete+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 17] I’ ò già mille penne e più stancate+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 18] I’ avea già le lagrime lasciate+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 19] Le nevi sono e le pioggie cessate+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 20] Per certo, quando il ciel con lieto aspetto+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 21] Degli occhi, dei qual nacque el foco ond’io+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 22] I’ vo, sonetto, i mie’ pensier fuggendo+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 23] Amore, pur convien che le tue arme+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 24] I’ solea spesso ragionar d’amore+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 25] Se io, che già, più giovine, provai+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 26] Se io credesse, Amore, che in costei+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 27] Perché ver me pur dispermenti invano+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 28] O ch’Amor sia, o sia lucida stella+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 29] Rotto è il martello, rott’è quella ’ncugge+++ ; [titolo di sequenza kosmosdoc]Edizione Segre, Mursia, 1966, II parte ([diversa attribuzione]Appendice di sonetti probabilmente boccacceschi[dove il nome del capoverso è 1966 esso differisce dalla forma primaria riportata come 1914; dopo il 29 i versi 1966 non hanno alcun relativo nell'edizione 1914]+++ ; [sequenza]:Nuovi elementi non ordinati+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1966: 1] Iscinta e scalza, con le trezze avvolte {Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 1] Istanca e scalza, con le treze avolte}+++ ; [sequenza]: Catena monodirezionale+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 2] O dì felice, o ciel chiaro sereno+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1966: 3] D'oro crespi capelli ed annodati {Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 3] D’oro crespi capelli e anodati}+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 4] Levasi il sol tal volta, in oriente+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 5] I cape’ d’or di verde fronde ornati+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1966: 9] Io mi credea troppo ben l'altrieri {Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 9] Io mi credeva troppo ben l’altrieri}+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 10] Il mar tranquillo, producer la terra+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1966: 11] S'io potessi lo specchio tenere {Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 11] Se io potessi lo specchio tenere}+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1966: 17] I' ho già mille penne e più stancate {Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 17] I’ ò già mille penne e più stancate}+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 19] Le nevi sono e le pioggie cessate+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 20] Per certo, quando il ciel con lieto aspetto+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 22] I’ vo, sonetto, i mie’ pensier fuggendo+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 24] I’ solea spesso ragionar d’amore+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 28] O ch’Amor sia, o sia lucida stella+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1914: 29] Rotto è il martello, rott’è quella ’ncugge+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1966: 30] Lasso! s'i' mi lamento io n'ho ben donde+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1966: 32] Dante Alighieri son, Minerva oscura+++ ; Giovanni Boccaccio, Rime - [1966: 38] Subita volontà, nuovo accidente+++
| | oggetto+++ | | | | Giovanni Boccaccio, Carmina+++ - Giovanni Boccaccio, Carmina - A Checco di Meletto Rossi [1. incipit: «Postquam fata sinunt armis furialibus omnem»]+++ ; [sequenza]: Catena monodirezionale+++ ; Giovanni Boccaccio, Carmina [raccolta di liriche in latino, componimenti di circostanza, che comprendono 2 A Checco di Meletto Rossi, A Francesco Petrarca, All'arcivescovo Giovanni Visconti in nome del leone fiorentino, A Zanobi da Strada ivi, In calce alla Comedia di Dante, All'Africa del Petrarca, Autoepitafio ; nell'edizione di Aldo Francesco Massèra sono collezionate nelle Opere latine minori (Buccolicum Carmen, Carminum et epistolarum quae supersunt, Scripta breviora)] ; Giovanni Boccaccio, Carmina - A Checco di Meletto Rossi [2. incipit: «Tempus erat placidum, zephyrus quoque missus / ab antro»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Carmina - A Francesco Petrarca[incipit: «Ytalie iam certus honos, cui tempora lauro»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Carmina - All'arcivescovo Giovanni Visconti in nome del leone fiorentino [testo: «Nescis posse meum, que sit mea gloria nescis.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Carmina - A Zanobi da Strada ivi [incipit: «Si bene conspexi que scribis carmina, vatum»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Carmina - In calce alla Comedia di Dante [incipit: «Finis adest longi Dantis cum laude laboris:»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Carmina - All'Africa del Petrarca [incipit: «Ytalie sublimis honor, generosa Petrarce»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Carmina - Autoepitafio [incipit: «Hac sub mole iacent cineres ac ossa Iohannis»]+++
| | oggetto+++ | | | | Giovanni Boccaccio, Epistole e Lettere+++ - Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: I, 1339] A Carlo duca di Durazzo [incipit: «Crepor celsitudinis Epyri principatus, ac procerum Ytalie claritas singularis, cui nisi fallor a superis, fortuna candidior reservatur, Ut vestra novit serenitas, et pelignensis Ovidii reverenda testatur actoritas, «Carmina proveniunt animo deducta sereno».»]+++ ; [sequenza]: Catena monodirezionale+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole e lettere {Epistole e Lettere[raccolta epistolare tramandata principalmente in latino salvo un paio di eccezioni, che comprende A Carlo duca di Durazzo, A Francesco Petrarca, 2 Ad un ignoto, A Niccolò Acciaiuoli, 3 A Zanobi da Strada, 2 A Francesco Petrarca, A Barbato da Sulmona, A Francesco Nelli, A Pietro da Muglio, A Francesco Petrarca, A Niccolò da Montefalcone, A Matteo d'Ambrasio, A Niccolò Orsini conte palatino e di Nola, A Iacopo Pizzinga, A Pietro da Monteforte, 2 A Mainardo Cavalcanti, Ad un ignoto, A fra Martino da Signa, A Francesco da Brossano ; nell'edizione di Aldo Francesco Massèra è collezionata nelle Opere latine minori (Buccolicum Carmen, Carminum et epistolarum quae supersunt, Scripta breviora)]} ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: II, 1339] A Francesco Petrarca [incipit: «Mavortis miles extrenue, / Si mestis datur posse boatus in altum extollere, ac vocibus aures tangere sacri Iovis, ut vestre meum epystolium suscipiant crebris flagitationibus provoco et exoro, cui de benignitate solita respondendo, vestra crocata colloquia anxiantem animam et vecordem poterunt, si libet quod libeat rogo, multimode refovere.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: III, 1339] Ad un ignoto [incipit: «Nereus amphytritibus lymphis, eripiens vices Vulcano, flammas emictet ab alvo, et inde fontanus corruet liquor, unde ignite sagipte Mulciferi emanabant; repetent annes capud, et eoum Pliebus a zeffiro versa vice, necnon et gigantium mater antiqua Cynosura Alcide Perseo Boote et aliis ymaginibus ornabitur nisi fallor, et earum astra gerendo refulget; sic etiam uris trahentibus unco sulcabitur nidus Lede, et nature preposteris legibu...+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: IV, 1339] Ad un ignoto [incipit: «Sacre famis et angelice viro dilecto forti, Iohannes de Certaldo inimicus fortune, in Eo salutem qui bonis exurientes implevit.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: V, 1341, volg.] A Niccolò Acciaiuoli [probabile volgarizzamento di perduto originale latino ma già volgare nel ms. Laurenziano XLII 38, trecentesco, contenente "Dicerie pistole e favole di diverse maniere compilate per piú auctori", incipit: «[Niccola, se a’ miseri alcuna fede si dée, io vi giuro per la dolente anima mia che non altrimenti alla cartaginese Didone la partita del troiano Enea fu grave, che fosse a me la vostra: e non sanza cagione, avvegna che occulta...+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: VI, 1348] A Zanobi da Strada [incipit extra nomine: «Amico amicus, / Quam pium quam sanctum quam venerabile sit amicitie numen, quis posset verbis debitis explicare?»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: VII, 1350?] A Zanobi da Strada [incipit perduto, qui da 1914: «expetentem, arcisque locum et templorum veterum vestigia admirantem, investigantemque tecum ubinam potuit templum illud immane consistere, regi frigio sotiisque mirabile, quo etiam ille dicteus Dedalus fuga consumpta remigium consecravit alarum; volventemque cogitamina presto dicentemque: — Nonne locus iste verendus? nonne etiam hee ruine merito prospectande? — cum semen fuerunt et principium virgiliane ...+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: VIII, 1353] A Zanobi da Strada [incipit extra nomine: «Longum tempus effluxit, ex quo neque tu michi nec ego tibi scripsi.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: IX, 1353] A Francesco Petrarca [incipit extra nomine: «Ut huic epistole, preceptor inclite, ex alienis verbis principium faciam, «Loqui prohibeor et tacere non possum»: nam hinc Silvani, cui obnoxius sum, reverenda ut taceam imperat, inde indignatio noviter commissi facinoris impellit ut loquar.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: X, 1357?] A Francesco Petrarca [incipit extra nomine: «Oppinaris, virorum egregie, ut nuper cura fide retulit noster Donatus gramaticus, Petrum ravennatem cura Damiano unum et idem, cupisque vitam et si qua eius reperiantur opuscula: et quia ravennas fuerit, arbitraris penes ravennates hec omnia plenius quam alibi reperiri, meque, quod apud eos infortunio meo morer, sollicitas ut copiam ex omnibus sumptam tibi Mediolanum transmictam.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XI, 1362] A Barbato da Sulmona [incipit: «Suscepi, dilectissime vir, epistolam tuam cum interclusa ab illustribus viris celesti homini Francisco Petrarce transmissa, quas dum non contentus legisse semel, iterum et tertio legerem, non aliter quam si eorum immistus colloquio astitissem, vota talium comprehendisse sum ratus.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XII, 1363, lat. e volg.] A Francesco Nelli [breve lacerto del perduto latino datato «Venetiis II kalendas iulii», cui segue il lungo possibile volgarizzamento però datato «Vinegia adì 28 di giugno», laddove anche ad ipotizzare «II [ante] kalendas iulii» potrei interpretare anche come 29 giugno (seppure una ipotesi sulla primigenia di un volgare rispetto al latino potrebbe risultare improbabile e soprattutto alquanto atipica rispetto agli studii cinquecenteschi insin...+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XIII, 1366?] A Pietro da Muglio [incipit: «Ne blandiloquus viderer, dilectissime frater, ultro multa in tui nominis laudem venientia volens obmisi, hoc tantum dixisse contentus: vicisti longo labore tuo invidentium stimulos et arma obloquentium contrivisti adeo, ut ipsum tuum nomen egregium, quod aliquamdiu inter venetos tantum emilianosque gallos detentum est, superatis celsis Appennini verticibus in tuscos usque maximo cum fulgore devenerit et inter eruditos homin...+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XIV, 1367] A Francesco Petrarca [incipit: «Ut te viderem, preceptor inclite, a Certaldo Venetias, ubi tunc eras, pridie viiii kalendas aprilis discessi, verum Florentie imbres continui et dissuasiones amicorum ac discriminum itineris timor iniectus a redeuntibus Bononia plurimis tamdiu me tenuere, ut maximo infortunio meo Ticinum revocatus abires; quod cum dolens audissem, fere a ceptis destiti.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XV, 1371] A Niccolò da Montefalcone [incipit extra nomine: «Rebar equiflem canis, annositate egritudine sacro ordine presulatu supervenientibus, levitates abici iuveniles, obscena consilia opprimi et mores deberi cuiuscunque hominis transformari in melius; sane fallor, ut video, et tu michi fere primus aperuisti oculos longa tectos caligine.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XVI, 1372?] A Matteo d'Ambrasio [incipit extra nomine: «Epistolam tuam, iam michi dilectissime iuvenis, suscepi pridie et legens miratus sum; omnino enim ybleo perlitam melle sensi et sapido completam succo, adeo ut non ambrasium sed ambrosium nectar, nescio magis dixerim e fonte castalio an e ciceroniano depromptum, ampio rivulo effundentem undique putem.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XVII, 1372] A Niccolò Orsini conte palatino e di Nola [incipit extra nomine: «Mecum eram pridie xi kalendas iulii in semota camerula mea, et cura legissem paulo ante carmen illud psalmiste «Aperis tu manum tuam et comples omne animal benedictione», meditabar et crebro mecum volvebam ingentia atque innumerabilia divine largitatis in mortales munera: et ecce repente insueto impulsu hostium camerule tactum est.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XVIII, 1372] A Iacopo Pizzinga [incipit extra nomine: «Generose miles, incertus mei Neapoli aliquamdiu fueram vere preterito: hinc enim plurimo desiderio trahebar redeundi in patriam quam autumno nuper elapso indignans liqueram, nec minus revisendi libellos quos immeritos omiseram, sic et amicos aliosque caros; inde vero urgebar ut consisterem, atque detinebar, nunc a venerabili violentia nunc suasionibus nunc precibus incliti viri Hugonis de comitibus Sancti Severi...+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XIX, 1373] A Pietro da Monteforte [incipit extra nomine: «Epistolam tuam, amicorum optime, leto suscepi animo, fuitque michi tanto carior quanto prolixior; nec satis fuit legisse semel et iterum, quin imo cum sepius legissem, ultimo magis placuit quam placuerit in primis.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XX, 1373] A Mainardo Cavalcanti [incipit extra nomine: «Miraberis, miles egregie, quod tamdiu distulerim ad te scribere; nec dubium quin accusandus essem, ni in contrarium surgeret honestissima, esto odiosa, tam longe dilationis causa.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XXI, 1373] A Mainardo Cavalcanti [incipit extra nomine: «Ydibus septembris post solis occasum, strenue miles, munus tuum insigne suscepi cum litteris id significantibus et aliis pluribus ad me manu tua scriptis, quas non minus avide legi quam donum verecunde susceperim.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XXII, ?] Ad un ignoto [incipit: «Ad litteras tuas nichil respondere decreveram: continebant enim, utiles licet amicabilesque sententias, vehementer tamen a meis sensibus abhorrentes.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XXIII, 1374?] A fra Martino da Signa [incipit extra nomine: «Theocritus syragusanus poeta, ut ab antiquis accepimus, primus fuit qui greco carmine buccolicum excogitavit stilum, verum nil sensit preter quod cortex ipse verborum demonstrat.»]+++ ; Giovanni Boccaccio, Epistole - [1928: XXIV, 1374] A Francesco da Brossano [incipit: «Flebilem epistolam tuam pridie xiii kalendas novembris, amantissime frater, suscepi, cuius cum scribentis manum non noscerem, soluto nexu confestim in mittentis nomen oculos inieci, et quam cito nomen tuum legi, sensi quid in eadem lecturus eram: felicem scilicet transitum incliti patris et preceptoris nostri Francisci Petrarce ex terrestri Babilone in celestem Ierusalem, quem, esto amicorum nullus te preter ad me scrip...+++
| | oggetto+++ | | | | Giovanni Boccaccio, Vite+++ - Giovanni Boccaccio, Vite [insieme di biografie celebrative la cui più nota è De vita et moribus Domini Francisci Petracchi, composta prima del suo incontro con Petrarca, ante quem 1350 ; del periodo più maturo è invece La Vita di San Pier Damiani, per cui chiese la collaborazione del Petrarca, e che necessitò studii approfonditi storico-filologici ; inoltre comprende De Tito Livio, o Vita Livii, più estesamente, come attestato nel codice Laurenziano 63.8 ed attribuito al Boccaccio nell'inventario del 1450 della «parva libraria» della Chiesa di Santo Spirito dove confluirono i codici latini di Boccaccio, Pauca de T. Livio a Iohanne Boccaccio collecta ; le 3 Vite, quali Scripta breviora, nell'edizione di Aldo Francesco Massèra sono collezionate nelle Opere latine minori (Buccolicum Carmen, Carminum et epistolarum quae supersunt, Scripta breviora)]
| | oggetto+++ | | | | Giovanni Boccaccio, De Canaria+++ - Giovanni Boccaccio, De Canaria [=De Canaria et insulis reliquis ultra Hispaniam in Oceano noviter repertis =Della Canaria e delle altre isole oltre Ispania nell'oceano nuovamente ritrovate] [breve saggio, composto nel 1342, sulla vita, i costumi e la società degli insediamenti umani appena riscoperti dagli esploratori di Siviglia]
| | oggetto+++ | | | | Giovanni Boccaccio, Elegia di Madonna Fiammetta+++ - Giovanni Boccaccio, Elegia di Madonna Fiammetta[composizione conclusa nel 1344, in prosa strutturata come un monologo racchiuso in una cornice di lettera inviata alle innamorate, nella finzione narrativa, da parte di una giovane napoletana]
| | oggetto+++ | | | | Giovanni Boccaccio, Corbaccio+++ - Giovanni Boccaccio, Corbaccio : Laberinto d'amore[opera in prosa, composta attorno al 1365]
| | oggetto+++ | | | | Giovanni Boccaccio, Consolatoria a Pino Rossi+++ - Epistola consolatoria a Pino de' Rossi, inviata al politico fiorentino nel 1361 allorquando Boccaccio fu esonerato dagli incarichi della Repubblica e de' Rossi fu esiliato a Volterra in seguito ai fatti del 30 dicembre 1360. Dal DBdI: «Solo Niccolò di Bartolo del Buono e Domenico Bandini furono catturati e decapitati in quello stesso giorno, dopo aver rilasciato spontanea confessione. Gli altri dieci condannati riuscirono a fuggire. Erano coinvolti cinque amici di Boccaccio: Pino de’ Rossi, destinatario della Consolatoria, inviata di riflesso anche ad Andrea di Tello da Lisca e Luca di Feo Ugolini (due lanaiuoli di via Maggio suoi compagni di esilio), Niccolò di Bartolo Del Buono e Pazzino di Apardo Donati»]
| | oggetto+++ | | | | Giovanni Boccaccio, Buccolicum carmen+++ - Giovanni Boccaccio, Buccolicum carmen [raccolta di 16 egloghe in latino, composte insino alla morte dell'autore ; comprendono Galla, Pampinea, Faunus, Dorus, Silva cadens, Alcestus, Iurgium, Midas, Lipis, Vallis opaca, Pantheon, Saphos, Laurea, Olympia, Phylostropos, Aggelos ; nell'edizione di Aldo Francesco Massèra sono collezionate nelle Opere latine minori (Buccolicum Carmen, Carminum et epistolarum quae supersunt, Scripta breviora)]
| | oggetto+++ | | | | Giovanni Boccacio, Allegoria mitologica+++ - Joannes de Certaldo, Allegoria mitologica[opera giovanile ascrivibile al periodo napoletano, favola non allegorica in senso proprio, tendente al sincretismo ; quale Scripta breviora, nell'edizione di Aldo Francesco Massèra è collezionata nelle Opere latine minori (Buccolicum Carmen, Carminum et epistolarum quae supersunt, Scripta breviora)]
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