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tipologia: Catalogo dei Citati - Epoche, fasi di civiltà o fatti storici; Id: 105+++


Area dell'identificazione
Forme primaria nome
[storia in complemento al catalogo] e.v., per una storia dei corpora di Antonio Labriola pubblicati dal PCI: avrà pubblicazione attorno a fine 1948 un primo corpus che poteva ancora giocare ruolo di contestazione verso il revisionismo del secondo Labriola e dello stesso Croce (si noti che Togliatti era forzatamente assente), e poi va considerata l'estensione curata da Giuseppe Berti - per qualche tempo assente dopo la normalizzazione che portò al rapido collasso del partito comunista statunitense, "stalinista" non meno del suo grande antagonista Ambrogio Donini); pare che in quest'ultima la rinuncia a contestare Croce (e dunque la tradizione Savoia e del revisionismo napoleonico a vantaggio del sofismo liberale, dunque abbandonare ogni opposizione azionista e storicista da cesarismo progressivo, subendo una sovrapposizione ideologica per molti tratti simile a quella subita con la Restaurazione, che recuperava l'asse anglo-russo, e recuperava la borghesia parigina alle istanze controriformistiche e liberali di tradizione inglese), raggiunga nuove vette.   
Area della descrizione
Storia Al medesimo recupero di Croce-Gentile, se non proprio da tradizione hegelo-marxista, quantomeno da posizione da essa promossa (prevalente nella rivista «Società»), andrebbe considerata la dirompente opera di Cesare Luporini, già dal Leopardi progressivo; e si consideri anche che in quel partito del 1965, che gli amendoliani stavano rioccupando nonostante la rimozione del loro principale riferimento sovietico, Kruscev, e nonostante la pubblicazione del Memoriale di Jalta, fu Luporini, in simbolica data che auspicava una rinnovata unità con gli amendoliani verso la dissoluzione del PCI in vantaggio di un partito-sindacato del lavoro od addirittura laburista, che il 1° maggio veniva pubblicato a commento di un inedito togliattiano: Togliatti veniva trasformato in grande ammiratore di Croce.
A mio modo di vedere, il documento ritrovato, che mai in vita di Togliatti trovò pubblicazione, poteva essere parte di un complesso drammatico (che come spesso Togliatti usava fare su modelli di letteratura dialogica classica, rappresentava una situazione complessa mediante posizione di complementari personaggi), in un testo soltanto parzialmente compilato, oppure la cui parte complementare fu dispersa: quel personaggio, apparentemente avvicinabile al Croce, aveva invece il pregio di sfatare l'ipocrisia crociana che voleva appropiarsi indebitamente di Vico, contestandolo con una quasi esaltazione hegelo-marxista di Hegel.
Alcuni intellettuali del partito, comunque, contestarono l'operazione a Luporini: fra loro anche Ernesto Ragionieri.


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