→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: CORPUS OGGETTOdisattiva filtro SMOG

Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

Nodo relativo all'oggetto relazionato alla descrizione

NB: le impostazioni di visualizzazione modificabili nel pannello di preferenze utente hanno determinato un albero che comprende, limitatamente alle prime 100 relazioni, esclusivamente i nodi direttamente ascendenti ed eventuali nodi discendenti più prossimi. Click su + per l'intero contenuto di un nodo.

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

tipologia: Catalogo dei Citati - Correnti di pensiero, religiose, etiche/estetiche, politiche; Id: 276+++


Area dell'identificazione
Forme primaria nome
La religione aperta degli uomini moderni [se già il Seicento francese della «Querelle entre les modernes et les anciens, ci ha fatto concludere che non gli antichi erano gli antichi, ma i moderni erano gli antichi, perché i moderni erano carichi di tutta l'esperienza del passato», «Un tempo c'era stato Oriani e poi gli orianisti, poi ci furono gli sforzisti, poi ci furono i crociani ortodossi. Tutta gente che ha certamente giovato a un movimento d'idee, ma nel breve volgere di settimane o di mesi o di anni il loro è diventato un superfluo ritornello», «Oggi soltanto alcuni comunisti, non dico i comunisti in genere, possono vantare una fede religiosa aggiornata.», «Il metodo desanctisiano è il metodo che può dunque ancora giovare nello svolgimento della vita politica: il metodo dell'esperienza aperta, senza falsi pudori, senza infingimenti. Il giorno in cui si diventerà dommatici, potrà essere il giorno della vittoria ma anche il giorno della nostra morte spirituale e mentale.»   
Area della descrizione
Storia selezione antologica di brani del testo di e.v.:
se già il Seicento francese della «Querelle entre les modernes et les anciens, ci ha fatto concludere che non gli antichi erano gli antichi, ma i moderni erano gli antichi, perché i moderni erano carichi di tutta l'esperienza del passato», «Nei nostri tempi solo il Croce, ma forse soltanto nella prima metà della vita, riuscì ad attuare questo suo ideale di religiosità moderna; e per questo egli fu acclamato maestro e padre. Quando poi egli giunse a parlare della religione della libertà, egli forse era già passato ad essere un credente dogmatico, e un papa benedicente o maledicente. [...] Oggi soltanto alcuni comunisti, non dico i comunisti in genere, possono vantare una fede religiosa aggiornata, e ci fa piacere che lo riconosca un giornale dove pare si sia trasferita talvolta la vecchia Accademia Platonica della Firenze del Quattrocento (e dove da qualcuno si fa del giolittismo scolastico, aplicando alla politica la scienza delle carte da gioco del famoso Chitarrella, e non si scorda mai nemmeno dello 'spariglio0, ma il conto non torna lo stesso). A quello stesso modo come ai primi del secolo, sotto l'esempio di un maestro geniale, il Salvemini, c'erano gli storici della scuola pisana e fiorentina, che drammatizzavano tutta la storia contemporanea come gioco o dramma di astuzie delle varie cancellerie europee, sicché la storia pareva che si consumasse solo nei gabinetti dei ministri degli esteri. Ultimo atleta di cotesta storia consumata nei gabinetti dei ministeri degli esteri è stato il conte Carlo Sforza, il quale da 'Les batisseurs de l'Europe contemporaine', a tutti gli altri libri, che egli è venuto scrivendo dopo, e che sono sempre lo stesso libro, si è piaciuto di colorire amabilmente tutta la storia europea e mondiale nei termini geografici d'un salotto e con una platea di belle signore che flirtegiavano intanto con le loro immaginazioni e con i loro desideri. Un tempo c'era stato Oriani e poi gli orianisti, poi ci furono gli sforzisti, poi ci furono i crociani ortodossi: tutta gente che ha certamente giovato a un movimento d'idee, ma nel breve volgere di settimane o di mesi o di anni il loro è diventato un superfluo ritornello. E ci fa piacere che proprio il giornale 'Il Mondo' abbia riconosciuto che, se non i comunisti in genere, Togliatti e quelli che gli sono più vicini sono i soli che fanno una politica sul serio, e che vivono giorno per giorno la loro politica, incurante dei successi e degli insuccessi, diritti al loro scopo, affascinati dal loro stesso cammino mentale, e che non desistono o deviano non per ordini ricevuti, ma per gli ordini silenziosi che si partono dal loro interno. [...] Il giorno in cui diventerà dommarici, potrà essere il giorno della vittoria ma anche il giorno della nostra morte spirituale e mentale. Giovanni Prati diceva: 'Dio ti salvi dal dì della gloria'; noi diciamo: Dio ci salvi dalla giornata del domma, e del 'santificetur'»
Area delle relazioni generali
Relazioni multiple ++
religione aperta+++ [specifica]di+++ uomini moderni+++


(0)
(0)












Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL


CORPUS: IN PRIMO PIANO