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Abstract, sinossi, scomposizione nelle eterogenee dimensioni catalografiche, sono anonimi redatti o diretti dal curatore quando si è ritenuta condivisibile quale interpretazione univoca; quando opinabile o di lunghezza maggiore si è teso ad apporvi firma, ad esempio: e.v., s. ossia Elio Varriale, sinossi; i titoli con sviluppo significativo in sottocampi testuali terminano in asis, ossia abstract scomposto in scheda
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[corsivetto], Una dichiarazione a "Rinascita” di Francesco De Martino [sopratitolo: Il segretario del PSI rievoca il significato della strage di Melissa]
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Trascrizioni
Trascrizione Non markup - manuale o riveduta: I tragici fatti di Melissa dell'ottobre 1949, durante i quali persero la vita tre braccianti calabresi in scontri con la polizia, costituiscono un momento culminante della lotta delle popolazioni meridionali contro le strutture agrarie arretrate e ancora feudal. Nuovamente, come alla fine della prima guerra mondiale, le speranze di giustizia sorte tra i contadini poveri erano andate deluse. Nemmeno la fine del fascismo e della monarchia e la fondazione della Repubblica erano bastate per rinnovare le strutture feudali che permanevano nella loro brutale realtà a testimoniare un immutato dominio dei grandi proprietari assenteisti. Fu dunque necessaria una lotta che ebbe, come più volte nella nostra storia tormentata, i suoi eroi e le sue vìttime: tra essi in primo luogo quelli dì Melissa. L'opinione pubblica nazionale fu profondamente colpita da quei fatti luttuosi e a molti parve incredibile che, dopo aver conquistato la Repubblica e la libertà, le masse popolari dovessero ancora rischiare la vita per sacrosante rivendicazioni civili. Ebbe quindi inizio, con le leggi che vennero dopo, quel movimento di riforma, che doveva portare almeno all'abbattimento della grande proprietà di tipo feudale. La questione meridionale, che aveva costituito oggetto di ricerche e discussioni tra politici e pubblicisti restate sempre nel campo teorico, divenne una delle più importanti questioni politiche, fu posta con i piedi per terra, anche se le soluzioni che da quel tempo in poi furono adottate non sempre furono adeguate all'entità della questione stessa. Purtroppo anche in tempi recenti abbiamo dovuto lamentare nel Mezzogiorno altri lutti, ad Avola, a Battipaglia, e altre esplosioni di malcontento popolare. Ma la via è aperta per una profonda revisione degli indirizzi di politica economica e per le grandi riforme, che cancellino l'inferiorità del Mezzogiorno. Non possiamo che chiedere alle forze politiche democratiche di percorrerla con decisione.