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Trascrizioni
Trascrizione Non markup - manuale o riveduta: La prima fase del rinnovo del contratto dei metalmeccanici, che scade alla fine dell’anno, inizia in questi giorni. La ragione di un tale anticipo ci viene spiegata da un documento reso pubblico in questi giorni dai tre sindacati di categoria — la FIOM; la FIM-CISL e la UILM — contenente una «proposta unitaria per la formazione della piattaforma contrattuale ». Una serie di riunioni, a iniziare da quella unitaria che i tre comitati esecutivi hanno tenuto a Firenze 1’11 aprile scorso, hanno permesso di raggiungere un’intesa fondamentale per molti aspetti (l’intesa riguarda principalmente problemi di metodo, in particolare il modo di giungere attraverso una consultazione di tutti i lavoratori a una piattaforma rivendicativa impegnativa per tutti i sindacati). Questa consultazione della categoria non ha precedenti nella nostra storia recente, e non a caso viene lanciata in un momento in cui il tema della partecipazione e della democrazia è all’ordine del giorno del dibattito sindacale; dibattito che la pratica assembleare affermatasi durante le più importanti vertenze aziendali, con una partecipazione alla discussione e alla azione di larghissimi strati di lavoratori, ha reso vivo e concreto. Questa « proposta unitaria » naturalmente contiene anche indicazioni di merito — i sindacati non hanno certo una posizione agnostica rispetto ai temi da porre nella piattaforma, anche se saranno i lavoratori a decidere —: essa indica infatti la rivendicazione di sostanziali aumenti salariali, la riduzione d’orario, i diritti sindacali. Riguardo al salario (sostanzialmente sacrificato nei rinnovi contrattuali del ’62 e ’66 per l’acquisizione e il consolidamento dei diritti di contrattazione sindacale in fabbrica, ma che ha avuto nelle vertenze aziendali recenti un rilancio fortissimo) si mira a ottenere un forte aumento, e la consultazione dovrà indicarne l’entità oltreché i criteri di distribuzione, se uguale per tutti o in percentuale a seconda della categoria di appartenenza. La proposta dei sindacati sull’orario di lavoro è la conquista delle 40 ere, recentemente ottenuta dai ferrovieri e dai portuali. E’ questa la risposta del sindacato al drammatico problema dell’occupazione che diminuisce e del rinnovo tecnologico e delle ristrutturazioni aziendali che eliminano posti di lavoro più di quanti non ne creino. Il diritto di tenere l’assemblea sindacale in fabbrica, la tutela per i membri di organismi sindacali, la modifica delle norme disciplinari, sono le principali rivendicazioni che i sindacati propongono come terzo punto della piattaforma, per poter avere un rapporto veramente democratico con i lavoratori, presupposto della conquista e dell’esercizio di un reale « potere » dentro la fabbrica nei confronti del padronato.