Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - manuale o riveduta: [[OCR FR15, rapida revisione manuale]] [trafiletto p.4: Nel Mezzogiorno più sangue Questa è la suddivisione per regione degli eccidi polizieschi: Sicilia 24, Puglia 19, Emilia-Romagna 17, Lombardia 6, Calabria 4, Abruzzo-Molise 4, Lazio 4, Veneto 4, Lucania 3, Liguria 3, Campania 3, Umbria 2, Toscana 2, Pie monte 1, Sardegna 1. In totale 97 di cui 58 nel Mezzogiorno 31 nel Settentrione e 8 nell'Italia Centrale.]
1947 1947 (Presidente del Consìglio Alcide De Gasperi; vice-presidenti Giuseppe Saragat e Randolfo Pacciardi; ministro dell’Interno Mario Sceiba) Cerignola, 15 novembre Celere e carabinieri aprono il fuoco nel corso di uno sciopero generale contadino. Uccisi due braccianti, Domenico Angelini, 28 anni, e Onofrio Perrone, di 42 anni e padre di tre figli. Corato (Bari), 18 nov. Durante il medesimo sciopero la polizia uccide tre manifestanti: l’attivista sindacale della CGIL Diego Masciavè, 26 anni, il bracciante Pietrino Neri e la giovane contadina di 19 anni Anna Rimondi. Campi Salentina (Lecce), 20 novembre I carabinieri uccidono due contadini nel corso di una manifestazione per la terra: Antonio Augusti, 34 anni, e Santo Niccoli, 36. Gravina (Bari), 1 22 novembre Nel corso di una manifestazione per la terra i carabinieri uccidono il bracciante Ignazio Labbatessa, 36 anni. Bisignano (Cosenza), 2 dicembre La polizia uccide il contadino Mario Rosmundo, 32 anni. Roma, 6 dicembre La Celere spara su un corteo di lavoratori di Primavalle uccidendo l’operaio Giuseppe Tanas. Canicattì (Agrigento), 22 dicembre Celere e carabinieri sparano su un corteo di braccianti disoccupati. Tre morti: Giuseppe Amato, 24 anni, Salvatore Lauria, 28 anni e Giuseppe Lupo, 42 anni. Campobello di Licata (Agr.) 22 dicembre Nel corso di uno sciopero viene ucciso dai carabinieri il bracciante Francesco D’Antone, 36 anni e padre di 4 figli.
1948 1948 (Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; vice-presidente Giuseppe Saragat; ministro dell’Interno Mario Sceiba) Pantelleria (Trapani) 30 marzo I carabinieri aprono il fuoco contro un corteo di cittadini che manifestavano per gli eccessivi gravami fiscali nell’isola. Tre morti, Antonio Valenza, 28 anni, Giuseppe Pavia, 35, Michele Salerno, 22. Andria (Bari), 13 aprile Durante uno sciopero, il bracciante Riccardo Suriano, 25 anni, viene colpito da una bomba lacrimogena lanciata dalla polizia; stordito, viene ucciso a colpi di calcio di moschetto. Tarcenta (Rovigo), 20 maggio . I carabinieri uccidono Evelino Tosarelio, 24 anni, durante uno sciopero bracciantile nel delta padano. Spino d’Adda (Cremona), 3 giugno La Celere apre il fuoco contro un corteo di lavoratori. Ucciso il brac ciante Luigi Venturini, 22 anni. * San Martino in Rio (Reggio Emilia), 2 luglio Il contadino Sante Mussini, 22 anni, muore schiacciato da un’autoblinda dei carabinieri nel corso di una vio lenta carica della polizia contro i la voratori in sciopero. Genova, 14 e 15 luglio Uccisi dalla Celere, nel corso delle manifestazioni di protesta contro l’at tentato a Togliatti, tre lavoratori: Bia gio Stefano, Maria Alice e Mariano D’Amori. Gravina (Bari), 15 luglio Ucciso dalla polizia a colpi di mo schetto nei fianchi il bracciante Vito Nicola Lombardo, 22 anni. Roma, 18 luglio La Celere spara su un corteo antifascista: ucciso l’edile Filippo Ghionna, 19 anni. Siena, 19 luglio Ucciso da un agente di PS, con una revolverata in fronte nella sede della Confederterra, il contadino Severino Matteini, 35 anni. Gravina (Bari), 24 luglio I carabinieri sparano contro un corteo di braccianti che manifestano per il lavoro: ucciso il giovanissimo bracciante Luigi Schiavino, 16 anni. Pistoia, 16 ottobre Un giovane operaio della San Giorgio, Ugo Schiano, viene ucciso dalla polizia con una scarica di mitra in testa. Bondeno (Ferrara), 29 novembre Muore all’ospedale di Bondeno (Ferrara), il contadino Ferdinando Ercolei, gravemente ferito dalla Celere cinque giorni prima durante una manifestazione popolare per la difesa della gestione diretta del collocamento. 1949 1949 (Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; vice-presiden te Giuseppe Saragat; ministro dell’Interno Mario Sceiba) Isola Liri (Prosinone), 17 febbraio Polizia e carabinieri sparano contro gli operai della cartiera in sciopero; 35 feriti di cui 7 gravi. Due giorni dopo l’operaio Tommaso Diafrate viene ucciso, travolto da un automezzo dei carabinieri che stavano occupando militarmente il paese. Terni, 17 marzo La polizia spara contro una manifestazione popolare di protesta per la firma del Patto Atlantico. Ucciso il giovane operaio delle acciaierie, Luigi Trastulli. Molinello (Bologna), 17 maggio I carabinieri uccidono con una raffica di mitra la mondina Maria Margotti, vedova con due figlie piccole, durante una manifestazione di solidarietà coi braccianti in lotta. M ediglia ( M ilano ), 20 maggio La polizia uccide il bracciante Pasquale Lombardi, 18 anni. San Giovanni in Persicelo (Bologna), 12 giugno La polizia uccide il contadino Loredano Bizzarri, 42 anni. Gambara (Brescia), 12 giugno Nel corso dello stesso sciopero bracciantile il contadino sessantenne Marziano Girelli ha il cranio fracassato dalla fucilata di un carabiniere. Forlì, 3 giugno La Celere spara contro gli operai della fabbrica Mangelli in sciopero. Uccisa un’operaia di 32 anni, Iolanda Bertaccini. Melissa (Catanzaro), 30 ottobre La Celere apre il fuoco contro braccianti e contadini poveri che avevano occupato il feudo Fragalà, di proprietà del marchese Berlingieri. Tre morti: Giovanni Zito, 15 anni, Francesco Nigro, 29 anni, e una contadina di 24 anni, Angelina Mauro. Bagheria (Palermo), 29 novembre I carabinieri uccidono con una raffica di mitra la contadina di 18 anni Filippa Mollica Nardo. Torremaggiore (Foggia), 29 novembre Nel corso di una riunione di braccianti dinanzi alla Camera del Lavoro, Celere e carabinieri aggrediscono senza preavviso la piccola folla. Vengono trucidati due braccianti, Antonio La Vacca, 42 anni, padre di 4 figli e Giuseppe La Medica, 37 anni. Montescaglioso (Muterà), 14 dicembre Una raffica di mitra, sparata da un brigadiere dei carabinieri, uccide i due braccianti Michele Oliva, 35 anni, e Giuseppe Novello, 36. 1950 1950 (Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; ministro dell’Interno Mario Sceiba) Modena, 9 gennaio Polizia e carabinieri aprono il fuoco sugli operai delle fonderie Orsi che manifestavano contro la serrata della fabbrica. I poliziotti si scatenano in una vera caccia all’uomo, sparando al bersaglio sulle sagome umane. Vengo no uccisi sei operai: Angelo Appiani, 30 anni, Renzo Bersani, 21, Arturo Chiappelli, 43, Ennio Garagnani, 21, Arturo Malagoli, 21, Roberto Rovatti, 36. Sedi (Lecce), 14 febbraio La Celere spara contro i braccianti. Ucciso con una raffica all’addome il contadino Antonio Micali, 31 anni. Marghera (Venezia), 15 marzo La Celere apre il fuoco sugli operai della Breda uccidendone due: Nerone Piccolo, 25 anni, e Virgilio Scala, 33 anni. Lentella (Chieti), 21 marzo La polizia uccide due braccianti: Nicola Mattia, 41 anni, padre di 3 figli, e Cosimo Maciocco, 26 anni. Parma, 22 marzo La polizia uccide l’operaio disoccupato Attila Alberti, di 32 anni. Celano (L’Aquila) 31 aprile Polizia e carabinieri sparano sui braccianti uccidendone due: Antonio Berardicuti, 35 anni, e Agostino Paris, 24 anni. Torino, 17 marzo Muore, durante una selvaggia carica della Celere contro i dimostranti antifascisti, il pensionato Camillo Corino, di 58 anni. 1951 1951 (Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; ministro dell’Interno Mario Scelba) Adrano (Catania), 17 gennaio La polizia uccide a colpi di fucile il contadino Girolamo Rosano, 36 anni. Comacchio (Ferrara), 18 gennaio I carabinieri uccidono il bracciante Antonio Fantinoli Piana degli Albanesi (Palermo), 18 gennaio Ucciso dalla polizia il bracciante Damiano Lo Greco, di 33 anni. 1952 1952 (Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; vice-presidente Attilio Piccioni; ministro dell’Interno Mario Scelba) Villa Literno (Caserta), 19 marzo Durante una manifestazione per la terra i carabinieri aprono il fuoco contro i contadini. E’ ucciso Luigi Noviello, 42 anni, che lascia la moglie incinta e 5 figli tutti in tenera età. 1954 1954 (Presidente del Consiglio Mario Sceiba; vice-presidente Giuseppe Saragat; ministro dell’Interno Mario Scelba) Milano, 16 febbraio La polizia spara contro un corteo di lavoratori. Ucciso l’operaio Ernesto Leoni. Mussameli (Caltanissetta), 17 febbraio Tre donne e un ragazzo, che partecipavano ad una manifestazione per ottenere acqua potabile, vengono uccisi da un selvaggio attacco dei carabinieri e della polizia. Sono: Onofria Pellizzeri, 50 anni e madre di 8 figli; Giuseppina Valenza, 72 anni; Vincenza Messina, 25 anni e madre di 3 figli; Giuseppe Cappolonga, di 16 anni. 1956 1956 (Presidente del Consiglio Antonio Segni; vice-presidente Giuseppe Saragat; ministro dell’Interno Fernando Tambroni) Venosa (Potenza), 13 gennaio La polizia spara sui braccianti disoccupati uccidendo Rocco Girasole, 20 anni. Comiso (Ragusa), 20 febbraio I carabinieri uccidono due braccianti: Paolo Vitale, 35 anni, e Cosmo De Luca, 40. Barletta (Bari), 13 marzo La Celere apre il fuoco su una manifestazione di disoccupati uccidendo un bracciante, Giuseppe Spadaro, di 30 anni, e due operai, Giuseppe Di Corato e Giuseppe Lo lodice. 1957 1957 (Presidente del Consiglio Adone Zoli; vice-presidente Giuseppe Saragat; ministro dell’Interno Antonio Segni) San Donaci (Brindisi), 14 settembre I carabinieri sparano contro una manifestazione contadina. Tre morti, 1 braccianti Luciano Valentini, Mario Celò, Antonio Carignano. 1957 (Presidente del Consiglio e ministro dell’Interno Antonio Segni) Spoleto (Perugia), 30 ottobre La polizia uccide un lavoratore, Franco Fioretti, di 34 anni. I960 1960 (Presidente del Consiglio Fernando Tambroni; ministro dell’Interno Giuseppe Spataro) Licata (Agrigento), 5 luglio La polizia uccide il contadino Giuseppe Napoli, 25 anni, aprendo il fuoco su un gruppo di dimostranti alta stazione ferroviaria. Reggio Emilia, 7 luglio La Celere spara per oltre venti minuti in piazza della Libertà. Cinque la voratori uccisi: Lauro Ferioli, 22 anni, Ovidio Franchi, 19 anni, Marino Serri, 41 anni, Emilio Reverberi, 39 anni, Afro Tondelli, 36 anni. Palermo, 8 luglio Nel corso delle manifestazioni popolari di protesta per la strage di Reggio Emilia la polizia uccide tre persone: Francesco Velia, Rosa La Barbera e Giuseppe Malleo. Catania, 8 luglio I carabinieri colpiscono a morte e lasciano dissanguare sul marciapiede di piazza Stesicoro il giovane edile Salvatore Novembre, di 19 anni. 1961 1961 (Presidente del Consiglio Amintore Fanfani; vice-presidente Attilio Piccioni; ministro dell’Interno Mario Sceiba) Sarnico (Brescia), 11 maggio La polizia uccide l’operaio disoccu pato Mario Savoldi, dì 30 anni. 1962 1962 (Presidente del Consiglio Amintore Fanfani; vice-presidente Attilio Piccioni; ministro dell’Interno Paolo Emilio Taviani) Peccano (Prosinone), 28 maggio I carabinieri aprono il fuoco contro gli operai del saponificio Scala. Viene ucciso l’operaio Luigi Mastro- giacomo, 37 anni e padre di 3 figli. Milano, 27 ottobre Selvaggia carica del 2. reparto Celere contro una manifestazione di solidarietà con Cuba: l’universitario Giovanni Ardizzone, 20 anni, viene schiacciato da una jeep. 1968 1968 (Presidente del Consiglio Giovanni Leone; ministro dell’Interno Franco Restivo) Lodò (Nuoro), 12 settembre Nel corso dì una manifestazione popolare di protesta per una questione di pascoli un carabiniere uccide con un colpo di moschetto l’operaio Vittorio Giua, di 23 anni. Avola (Siracusa), 2 dicembre Il reparto speciale della Celere di stanza a Catania, fatto affluire per ordine del questore di Siracusa, apre il fuoco sui braccianti in sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro. Vengono uccisi Giuseppe Scibilia, 47 anni e padre di 3 figli, e Angelo Sigona, 25 anni. 1969 1969 (Presidente del Consiglio Mariano Rumor; vice-presidente Francesco Martino; ministro dell’Interno Franco Restivo) Battipaglia ( Salerno), 9 aprile La Celere spara contro i cittadini che manifestano contro la chiusura del tabacchificio. Vengono uccisi il tipografo Carmine Citro, di 19 anni, e la professoressa Teresa Ricciardi, di 30 anni. | |
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