Area del titolo e responsabilitàDescrizione | | [1-2)]«La recente nomina di Willy Brandt a 'Kanzlerkandidat' della SPD per l'eventualità di una vittoria nelle elezioni politiche del settembre 1961, e le successive dichiarazioni oltranziste fatte dal capo del "governo ombra" socialdemocratico nella sua veste di borgomastro di Berlino ovest, conferiscono particolare attualità a uno studio della rivista 'Einheit' (agosto) sul "tradimento del gruppo Wehner-Brandt". La rivista, che è organo teorico del Comitato centrale del PArtito socialista unificato della RDT, prende le mosse dal dibattito di politica estera svoltosi al Bundestagg il 30 giugno e dall'allineamento, allora registratosi, dei socialdemocratici sulle posizioni di politica estera della CDU adenaueriana, e osserva che il gruppo Wehner-Brandt ha oramai preso chiaramente il sopravvento all'interno della SPD anche se, nominalmente, Erich Ollenhauer è tuttora il presidente del partito. La SPD è oggi, a parere di 'Einheit', in ritardo anche rispetto agli obiettivi democratici di forze progressiste della borghesia tedesca, e rischia di precpitare in una profonda crisi. Di fronte a questi ccontinui cedimenti, è lecito prevedere un acuirsi dei rapporti, all'interno del partito, tra il gruppo di destra e le forze che perseguono invece una politica di pace e di intesa tra i due Stati tedeschi. Va però rilevato che la lotta tra queste due tendenze di fondo "non ha sinora creato un fronte chiaro" e che attualmente la maggioranza degli iscritti e dei simpatizzanti della SPD, prigionieri, come sono, dell'anticomunismo, seguono ancora le direttive dei dirigenti di destra. Ciò si deve, anche, alle illusioni riformistiche sollecitate dalla congiuntura economica, e al fatto che "molti iscritti vogliono assicurare ad ogni costo l'unità del partito, in previsione delle prossime elezioni al Bundestag". Una conferma dei continui cedimenti della SPD viene anche dal numero di luglio-agosto della rivista di questo partito, 'Die neue Gesellschaft': a cominciare dall'editoriale, in cui il prof. Ernst Wilhelm Meyer sostiene che "corrisponderebbe meglio a un strategia e a una tattica della politica estera tedesca porre dinanzi a tutto il mondo la divisione innaturale della Germania anche come un problema autonomo, anziché limitarsi a porlo come un problema dipendente da un disarmo generale controllato". Quel che qui si sollecita è una politica estera più attiva, una maggiore "libertà d'azione": ma non c'è un solo accenno, in tutto l'articolo, a una politica diversa da quella di Adenauer; ci sono delle sfimature che si può contrastare una politica così pericolosa come quella di Bonn. Ma la si vuol poi contrastare? I dubbi sono legittimi.»
[3-4)]«[Sulla effettiva volontà a contrastare la politica di Adenauer da parte dell'SPD] Si legga, ad esempio, sullo stesso numero della 'Neue Gesellschaft', l'articolo di Stephan G. Thomas su "struttura totalitaria del potere e politica estera sovietica", in cui ci si chiede, tra l'altro, se a causa della esistenza dell'URSS "si possano risolvere i problemi del nostro tempo con mezzi pacifici", e si fornisce questa istruttiva risposta: "La disposizione a prendere o lasciare si deve fondare su una potenza effettiva. Politicamente, socialmente, economicamente, psicologicamente e militarmente dobbiamo presentare un ordinamento che non sia manipolabile. Una simile potenza non potrà venir trascrurata nemmeno dai dirigenti sovietici". Non solo: "Lo scontro ideologico e politico con il comunismo dovrà fondarsi su questa potenza" ed essere condotto "in modo offensivo" per determinare così "un mutamento nella struttura totalitaria del potere sovietico". Al di là di tutti gli ermetismi, il ragionamento fila sin troppo. Non sappiamo nemmeno, a questo punto, se ci si debba stupire di veder stampate queste frasi sulla rivista della socialdemocrazia ee non ad esempio, sulla 'Wehrkunde', la rivista dello Stato Maggiore di Bonn.» |
Titolo | Rassegna delle riviste, [rubrica: a cura di Sergio Segre], Germania. [sottotitolo: Brandt e l'allineamento della SPD alla politica estera del cancelliere Adenauer] [e.v., s.: 1)studio sul «"tradimento del gruppo Wehner-Brandt"», contestualmente alla nomina di Willy Brandt a 'Kanzlekandidat' della SPD per le elezioni politiche del settembre 1961, e le «succcessive dichiarazione oltranziste fatte dal capo del "governo ombra" socialdemocratico nella sua veste di borgomastro di Berlino ovest», in 'Einheit', 1960/agosto;2) editoriale del prof. Ernst Wilhelm Meyer, 'Die neue Gesellschaft' (rivista della SPD), 1960/luglio agosto; 3) Stephan G. Thomas su "struttura totalitaria del potere e politica estera sovietica", in 'Neue Gesellschaft'; 4) 'Wehrkunde' (rivista dello Stato Maggiore di Bonn)][ssis] |
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Area della rappresentazione (voci citate di personaggi,luoghi,fonti,epoche e fatti storici,correnti di pensiero,extra)Relazioni multiple | studio sul «"tradimento del gruppo Wehner-Brandt"», contestualmente alla nomina di Willy Brandt a 'Kanzlekandidat' della SPD per le elezioni politiche del settembre 1961, e le «succcessive dichiarazione oltranziste fatte dal capo del "governo ombra" socialdemocratico nella sua veste di borgomastro di Berlino ovest», in 'Einheit', 1960/agosto+++ - studio sul «"tradimento del gruppo Wehner-Brandt"», contestualmente alla nomina di Willy Brandt a 'Kanzlekandidat' della SPD per le elezioni politiche del settembre 1961, e le «succcessive dichiarazione oltranziste fatte dal capo del "governo ombra" socialdemocratico nella sua veste di borgomastro di Berlino ovest», in 'Einheit', 1960/agosto ; ;
| | rassegna di+++ | | | | | | editoriale del prof. Ernst Wilhelm Meyer, 'Die neue Gesellschaft' (rivista della SPD), 1960/luglio agosto+++ - editoriale del prof. Ernst Wilhelm Meyer, 'Die neue Gesellschaft' (rivista della SPD), 1960/luglio agosto ; ;
| | rassegna di+++ | | | | | | Stephan G. Thomas su "struttura totalitaria del potere e politica estera sovietica", in 'Neue Gesellschaft'+++ - Stephan G. Thomas su "struttura totalitaria del potere e politica estera sovietica", in 'Neue Gesellschaft' ; ;
| | rassegna di+++ | | | | | | 'Wehrkunde' (rivista «dello Stato Maggiore di Bonn»)+++ - 'Wehrkunde' (rivista «dello Stato Maggiore di Bonn») ; ;
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