Area del titolo e responsabilitàDescrizione | | «[1) ... crescita del ruolo del PCUS nella società sovietica e riduzione dell'attività dello Stato:] si preparano le condizioni per la sua estinzione. Ma proprio per questo - anziché non ostante questo - aumentano le responsabilità e l'impegno di direzione che spettano al partito. [...] tema ricorrente negli ultimi pempi sulla pubblicistica di partito, illumina meglio anche [-] risoluzione adottata dal PCUS nella prima metà di gennaio sui compiti e i metodi della propaganda.
Perché questo rafforzamento della funzione del partito? Perché - si risponde - nel movimento della società socialista il partito rappresenta l'elemento cosciente di fronte alla obiettività delle leggi che determinano lo sviluppo della nuova formazione sociale. il partito dirige l'impiego consapevole di quelle leggi da parte delle masse. Non vi è in questo nessuna manifestazione di soggettivismo, nessuna velleità volontaristica. Le leggi restano leggi con la loro forza oggettiva. L'esempio più convincente viene dalla vita economica. Non sono mancati in passato, quando più dure erano le difficoltà per il paese socialista, gli interventi amministrativi tanto nell'intera economia quanto nelle singole imprese industriali e agricole. Ma non può essere questo il normale metodo di direzione. Al contrario: dirigere significa conoscere il processo economico e intervenirvi con piena consapevolezza, così come non era possibile nelle società divise da antagonismi di classe. "Nel presente periodo - scrive il 'Kommunist' - crescono sempre più il ruolo e l'importanza delle leve economiche, dei mezzi di direzione economici, di tutto il meccanismo di azione delle leggi economiche oggettive. La comprensione, il perfezionamento e l'impiiego di tale meccanismo sono un compito infinitamente più complesso che non l'adozione di misure di intervento amministrativo. Esso esige una profonda conoscenza e padronanza delle leggi, tanto da penetrare nella sostanza stessa dei processi ecconomici". Ecco dunque la funzione del partito. "Il meccanismo economico - proegue la rivista - agisce in modo tanto più efficace e regolare quanto più elevato e scientifico è il livello di direzione politica e organizzativa dell'economia da parte del partito, quanto più attivo, cosciente e organizzato è l'interento delle masse nello sviluppo della produzione sociale".
L'opera di costruzione di una società comunista pone al partito "ompiti nuovi" anche in campo politico e ideologico. Essi nascono dallo stesso impetuoso sviluppo della democrazia sovietica. Nei rapporti, ad esempio, fra le molte nazioni e le diverse regioni del paese. Con il decentramento di alcune funzioni tatali si sono indeboliti i legami amministrativi fra le parti che compongono l'Unione: ciò può essere compensato solo dal rafforzamento dei legami ideologici e politici, di cui il partito comunista è portatore. Il partito diventa così in modo sempre più marcato un grande fattore unitario della società sovietica, quello che garantisce la possibilità di stimolare le energie più diverse e di incanalarle nello stesso tempo verso un unico corso. Ciò non significa sostituire una forma di centralismo ad un'altra: la funzione del partito altro non è infatti se non mobilitazione, guida e organizzazione di milioni e milioni di uomini. "Ecco perché - scrive il 'Kommunist' - un maggior ruolo del partito è la condizione principale ed essenziale per estendere in vastità e profondità l'opera creatrice delle masse, per renderla sempre più autonoma e cosciente".
Grande rilievo per tutti gli sviluppi della società sovietica acquistano a questo punto le norme interne che regolano la vita del partito. L'argomento, che tanto peso ebbe al XX Congresso del PCUS, torna in discussione sulla stampa in forme diverse. L'imminente novantesimo anniversario della nascita di Lenin è un'occasione propizia per portare alla luce certi suoi scritti inediti (semplici appunti, note, biglietti, lettere frettolose) che risalgono in genere all'ultimo periodo della sua vita, proprio quello in cui il suo pensiero affrontò con più insistenza i problemi della nuova società in costruzione e quelli del partito al potere. [stesso tema 2)].
Il contenuto di questi due concetti e il loro reciproco rapporto vi sono illustrati non tanto sul piano teorico, dove forse per il lettore sovietico vi sarebbe poco di nuovo da aggiungere, quanto su quello concreto degli esempi tratti dalla vita politica quotidiana. Così casi di violazione della disciplina di partito vengono indicati nella tendenza di certi dirigenti a far prevalere interessi locali su quelli più generali, senza rispettare gli indirizzi approvati in documenti di partito e leggi di Stato Esempi di insufficiente democrazia vengono invece rilevati nel funzionamento puramente formale di certe assemblee, certe organizzazioni e certi organi dirigenti di partito. Fra disciplina e democrazia deve stabilirsi un rapporto armonico. Interessante, sebbene non assolutamente nuova, è l'affermazione, ribadita dalla rivista, per cui quel rapporto varia con le condizioni storiche. Nei periodi della illegalità, della guerra civile o della grande guerra antinazista, il partito dovette restringere, in maggiore o minor misura, la sua vita democratica. Qualcosa di opposto si manifesta oggi: "la fase presente della vita del partito è contraddistinta da un largo sviuppo della sua democrazia interna". Il centro del partito ne ha dato l'esempio: dal febbraio 1956 (mese del XX Congresso del PCUS) al dicembre 1959 vi sono state 15 sessioni plenarie del Comitato centrale (contro le due all'anno prescritte dallo statuto) e un congresso straordinario. Nello stesso periodo tutti gli organismi non eletti sono stati soppressi.
Più ancora che nell'articolo troveremo infine esempi vivi di questa interna dialettica de partito comunista nelle diverse rubriche di corrispondenza e di cronaca cui la rivista dedica parecchie pagine. [3)] caso di sanzioni disciplinari adottate dal Comitato siberiano di Kemeravo contro alcuni locali dirigenti di partito che avevano tentato di soffocare le critiche mosse da un medico, membro di base del partito, contro le malversazioni di alcuni funzionari del locale ospedale per ferrovieri.» |
Titolo | Rassegna delle riviste, [rubrica: a cura di Giuseppe Boffa], Unione sovietica. [sottotitolo: Il Kommunist sui nuovi compiti del partito in campo politico e ideologico] [e.v., s.: 1)articolo del «peso di un editoriale» firmato da Ivanov e Peiolin e Sakov, in 'Kommunist', 1959/17; 2) 'Disciplina di partito e democrazia di partito', in 'Partinnaia Jisn' (Vita di partito), organo del CC del PCUS; 3) ultimo articolo del medesimo numero di 'Partinnaia Jisn' su sanzioni disciplinari adottate dal Comitato siberiano di Kemeravo][ssis] |
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Area della rappresentazione (voci citate di personaggi,luoghi,fonti,epoche e fatti storici,correnti di pensiero,extra) |