Area del titolo e responsabilitàDescrizione | | 1)«il marxismo, esplicitamente rifiutato dai socialdemocratici tedeschi, "non è soltanto una visione filosofica del mondo" la cui accettazione non può essere imposta in via pregiudiziale a chi intende aderire a un programma politico, e così pure "non è soltanto la critica dell'economia capitalistica (di cento anni fa)", ma è anche "un complesso di principi 'politicii' ed 'etici' che sono diventati - di fatto o dichiaratamente - patrimoio di tutti i partiti socialisti moderni". Se la socialdemocrazia tedesca avesse respinto soltanto la 'Weltanschauung marxista', soltanto "la critica marxista della economia capitalistica", non avrebbe forse meritato il biasimo di 'Critica Sociale'; essa però "sembra aver buttato alle ortiche... anche i principi 'politici' del marxismo, ossia del socialismo puro e semplice". [...] la prospettiva del nuovo programma, in realtà, non è più il socialismo, bensì lo "stato di benessere". 'Critica Sociale' afferma di non condividere la sicurezza ostentata dall'on. Saragat circa le sorti di un simile "umanesimo". Saragat ebbe a dire: "Il socialismo democratico già da quasi trent'annni si è orientato decisamente verso una posizione che chiamerei 'umanistica', avente come fondamento l'etica del cristianesimo". Tale posizione sottintenderebbe una "realtà umana", un "patto umano", trascendente "la stessa divisione delle classi". 'Critica Sociale' rileva il carattere illuministico di queste affermazioni, che scambiano per 'realtà' "quella che, se mai, è solo una 'virtualità' destinata arimaner tale finché non si verifichino le condizioni storiche della sua attuazione", e ricorda che "il concetto di classe lavoratrice non è contrario all'essenza etica del socialismo, ma consustanziato con esso". L'editoriale si conclude con un appello a una battaglia teorica in difesa del marxismo, paragonabile per ampiezza e importanza alla lotta condotta sessant'anni fa da Kautsky e da altri marxisti contro il revisionismo di Bernstein. L'obiettivo di questa battaglia ideale deve essere la restaurazione di principi politici socialisti e classisti e soprattutto del principio del'internazionalismo, il cui abbandono costituisce "la causa profonda e generale della crisi - diciamo pure del vicolo cieco - in cui è caduto il movimento socialista politico e sindacale e specialmente la sua rappresentanza europea"»;2) «pur prendendo per buone certe presunte "cause" dell'involuzione socialdemocratica risalenti alla divisione del mondo in blocchi contrapposti e alla "guerra fredda" (come se la socialdemocrazia non avesse essa stessa attivamente provocato e sfruttato tale divisione) [... ;] "la socialdemocrazia tedesca ha rifiutato ogni richiamo al marxismo e trascura, con la generica accusa di dogmatismo, ogni interpretazione classista e ogni indagine sulle strutture della Germania d'oggi, caratterizzata dalla preoccupante riconcentrazione dei trust e da una indiscriminata politica dei monopoli". Essa si è data un indirizzo essenzialmente empirico ed elettoralistico, tendente a raccogliere nuove adesioni puntando "su una formula moderna di partito che potesse suggellare un armistizio con il neoliberismo di Erhard, accettare l'economia di mercato, e proporre un'aternativa di politica estera senza però aer la pretesa di mutare nulla di quanto è avvenuto nello sviluppo della Germania in questi quindici anni". Il saggio si conclude con la citazione di un amaro giudizio di un delegato al Congresso di Bad godesberg che costatò come il nuovo programma della socialdemocrazia sia più moderato del programma iniziale del partito dominante di Adenauer.»; 3) «ribadisce un giudizio negativo sui cattolici liberali e si rivendica la validità del programma dei "cattolici d'azione" [...] Scopo dei cattolici era istaurare uno Stato cristiano; per questo essi osteggiarono lo Stato liberale, finché finalmente nel 1929, regnando Pio XI, "nell'ora segnata dalla Provvidenza", il pontefice "ebbe il sommo conforto di donare Dio all'Italia e l'Italia a Dio".» |
Titolo | Rassegna delle riviste, [rubrica: a cura di Enzo Modica], Italia. [sottotitolo: 'Critica Sociale' e 'Problemi del socialismo' sul congresso di Bad Godesberg della SPD] [e.v., s.: 1) editoriale di 'Critica Sociale' (1, 5 gennaio 1960); 2) Luigi Fossati, in 'Problemi del socialismo' (11, novembre 1959);' Vita e pensiero' (dicembre 1959), la rivista dell'Università cattolica di Milano, con le relazioni dell'agosto scorso al XXXI corso di aggiornamento culturale tenuto al Passo della Mendola, sul tema 'L'unità d'Italia e i cattolici italiani', ed il riassunto di Giovanni Urbani; 4) segnalazione di padre Bucculeri, 'Sulla soglia dell'era nuova', in 'Civiltà Cattolica' (2629, 2 gennaio 1960), che considera la validità del processo di distensione e la volontà di pace dell'URSS, ma considera negativo il movimento di liberazione dei popoli oppressi dal colonialismo][ssis] |
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Area della rappresentazione (voci citate di personaggi,luoghi,fonti,epoche e fatti storici,correnti di pensiero,extra)Relazioni multiple | editoriale di 'Critica Sociale' (1, 5 gennaio 1960)+++ - editoriale di 'Critica Sociale' (1, 5 gennaio 1960) ; ;
| | rassegna di+++ | | | | | | Luigi Fossati, in 'Problemi del socialismo' (11, novembre 1959)+++ - Luigi Fossati, in 'Problemi del socialismo' (11, novembre 1959) ; ;
| | rassegna di+++ | | | | | | ' Vita e pensiero' (dicembre 1959), la rivista dell'Università cattolica di Milano, con le relazioni dell'agosto scorso al XXXI corso di aggiornamento culturale tenuto al Passo della Mendola, sul tema 'L'unità d'Italia e i cattolici italiani', ed il riassunto di Giovanni Urbani+++ - ' Vita e pensiero' (dicembre 1959), la rivista dell'Università cattolica di Milano, con le relazioni dell'agosto scorso al XXXI corso di aggiornamento culturale tenuto al Passo della Mendola, sul tema 'L'unità d'Italia e i cattolici italiani', ed il riassunto di Giovanni Urbani ; ;
| | rassegna di+++ | | | | | | segnalazione di padre Bucculeri, 'Sulla soglia dell'era nuova', in 'Civiltà Cattolica' (2629, 2 gennaio 1960), che considera la validità del processo di distensione e la volontà di pace dell'URSS, ma considera negativo il movimento di liberazione dei popoli oppressi dal colonialismo+++ - segnalazione di padre Bucculeri, 'Sulla soglia dell'era nuova', in 'Civiltà Cattolica' (2629, 2 gennaio 1960), che considera la validità del processo di distensione e la volontà di pace dell'URSS, ma considera negativo il movimento di liberazione dei popoli oppressi dal colonialismo ; ;
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