Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - manuale o riveduta: L'attività degli squadristi missini a Rieti continua ad avvelenare il clima di civile confronto della campagna elettorale. Stavolta i picchiatori se la sono presa con il sostituto procuratore della Repubblica, Giovanni Canzio, che ordinò l'arresto dei fascisti che picchiarono alcuni compagni della FGCI e che sta conducendo l'indagine sulla centrale nera scoperta al cuni giorni fa. I fascisti hanno imbrattato le mura del palazzo di Giustizia con scritte in cui si attacca e si minaccia il magistrato. Gli squadristi — quattro — sono stati colti con le mani nel sacco, cioè mentre continuavano imperterriti ad imbrattare le pareti. Condotti in carcere, poco dopo sono stati incredibilmente rimessi in libertà e denunciati a piede libero: si tratta di Alberto Ciferri, 21 anni, Roberto Fallerini, 20 anni, Fausto De Santis, 18 e M.A. di 17. Tra le scritte tracciate sui muri ce ne socio alcune che si riferiscono chiaramente all'indagine che il dottor Canzio sta conducendo sulla centrale nera. Come si ricorderà l'inchiesta che portò alla scoperta di un tentativo di unificazione del terrorismo «rosso» e «nero» partì pochi giorni fa proprio da Rieti. Dai documenti trovati in un archivio scoperto in casa di un misterioso personaggio, Alessandro Neri, operaio di un'industria del reatino, si potè poi risalire ad importanti anelli dell'eversione. Finirono così in carcere Claudio Mutti, professore di scuola media legato a Franco Freda, e Leonardo Allodi, studente universitario. Dalle perquisizioni e dalle intercettazioni telefoniche il magistrato ha avviato insieme ai carabinieri di Rieti un'indagine capillare in numerose città italiane, cercando di districarsi nella fittissima rete di sigle e nomi. Tutto sembra portare ad un'unica pista. Alla base le farneticanti teorie di «rivoluzione totale» elaborate da Franco Freda e tradotte in arabo dal professore di Parma Claudio Mutti. Un'indagine complessa e rischiosa che vede il giudice Giovanni Canzio esposto in prima persona. Per questo le forze politiche e sociali hanno espresso la loro solidarietà al magistrato perchè le indagini proseguano fino all'accertamento della verità. | |
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