Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - manuale o riveduta: ROMA — Quarantotto ore per fare il «punto» della situazione, e domani si riparte con le perizie foniche. L'altro ieri è arrivato a Roma il PM di Padova, Calogero, per incontrarsi con i giudici impegnati nella parte «romana» dell'inchiesta sul «partito armato». Ogni spostamento di questo magistrato, ormai, finisce col diventare una notizia. Anche perché, inevitabilmente, corrono voci di nuove «operazioni», di arresti, di altri «colpi di scena». Invece Calogero è arrivato nella capitale soltanto per partecipare ad una riunione con i suoi colleghi, che ovviamente è stata organizzata lontano dal palazzo di giustizia. Quando la notizia si è sparsa, ieri sera, il magistrato era già in partenza per il Nord. La riunione è servita a riordinare le idee su quanto è stato fatto finora, a trarre un bilancio sugli interrogatori degli imputati, a mettere a confronto i risultati ottenuti a Roma con quelli dell'indagine che continua a Padova. Domani si riapre il capitolo delle perizie foniche sulle voci di Toni Negri e di Giuseppe Nicotri, che dovranno essere confrontate con quelle di alcune telefonate fatte dalle BR durante il sequestro Moro. L'ultima volta che i giudici avevano tentato di avviare gli esperimenti c'era stato un intoppo: il ritiro di due periti nominati d'ufficio. Alfonso Baroni e Paolo Emilio Giua, i quali avevano dichiarato di essere già assorbiti da altri impegni (ma il consigliere istruttore Gallucci aveva interessato la Procura per un eventuale procedimento nei loro confronti). Il collegio dei periti d'ufficio è stato ora completato: oltre al professor Roberto Piazza, già convocato precedentemente, sono stati nominati i professori Giovanni Ibba e Andrea Paoloni (ricercatori presso l'istituto «Bordoni» di Roma), Oscar Tosi. Walter Belardi e Tullio De Mauro. L'appuntamento con i periti d'ufficio, ai quali si affiancheranno quelli già nominati dalla difesa degli imputati, è stato fissato per domani alle 12,30. L'incarico dei giudici prevede che vengano seguiti tre metodi: quello della «prova d'ascolto», l'analisi dialettologica e sociolinguistica, l'esame analitico dei parametri acustici. Ma bisogna ricordare che la perizia fonica viene ritenuta, nell'«economia» dell'inchiesta, molto secondaria. Intanto i legali della difesa hanno diffuso il verbale dell'interrogatorio del professor Luciano Ferrari Bravo, considerato «braccio destro» di Toni Negri. Dopo avere affermato di non interessarsi più di politica fin dal '70 l'imputato ha dovuto riconoscere il contrario, quando gli sono stati contestati i suoi rapporti di collaborazione con le riviste dell'«autonomia organizzata». I giudici hanno contestato a Ferrari Bravo, inoltre, il possesso di un documento sulla lotta armata identico ad un altro trovato nell'appartamento di Thiene dove tre «autonomi» sono stati dilaniati dalla bomba che stavano preparando. | |
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