Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - manuale o riveduta: Dal nostro inviato PADOVA — C'è anche, nella parte d'inchiesta su Autonomia e BR rimasta a Padova, un filone internazionale, dai contorni già sufficientemente approfonditi. Della sua esistenza gli inquirenti si sono accorti quando, fra i documenti sequestrati al professor Negri e ad altri imputati, sono emersi alcuni schemi ed alcune lettere che, ad accurati raffronti, hanno dimostrato l'esistenza di una sorta di «organigramma internazionale». Toni Negri, in sostanza, appare collegato a una serie di corrispondenti stranieri, ciascuno dei quali «rappresenta una sorta di «capo-stazione» (sembra questo il linguaggio che emerge dalle carte processuali, e che somiglia stranamente alla terminologia della CIA) nelle singole, maggiori città europee. Alcuni di questi personaggi sono già stati individuati con nome e cognome: sarebbero i responsabili autonomi di Amburgo, Amsterdam, Bruxelles, Londra e Ginevra. Per altre città, invece, i nomi ancora non sono stati definiti con sicurezza. Naturalmente, quello di Autonomia non è un fenomeno esclusivamente italiano, pur essendo prevalentemente italiano: non ci sarebbe dunque nulla di strano in eventuali contatti di Negri con dei confratelli all'estero. Quel che invece ha insospettito sin dall'inizio il PM Calogero è la natura di questi contatti: l'estrema cautela nell'indicarli nei documenti (mentre di altri esponenti autonomi si parla apertamente ed esplicitamente), il fatto che ciascuno di essi, e solo quello, abbia non precisate «responsabilità» per ciascuna grossa città europea: le modalità e i contenuti, infine, di incontri che periodicamente avvenivano. Risulta infatti dagli atti processuali che Negri si riuniva spesso con i «capi-stazione» esteri durante convegni organizzati da insospettabili enti culturali o istituti universitari, spesso su argomenti che non avrebbero dovuto interessare direttamente il docente padovano. A quanto si sa, sono state trovate anche delle lettere autografe di Negri e dei suoi corrispondenti, nelle quali si indicava la necessità di partecipare a questi convegni, e si fissavano per l'occasione «riunioni ristrette a riservate» in cui incontrarsi. Questa notizia acquista inoltre maggior credito se si pensa alla mole di contestazioni già rivolte a Negri dai magistrati romani nell'ultimo interrogatorio, relative ai contatti esistenti fra il docente e gruppi terroristici internazionali (tedeschi, irlandesi, spagnoli, frange di palestinesi, ecc.). Domani, forse, si avranno maggiori notizie. | |
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