Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: CIPRO Nuove • minacce turche Il Mediterraneo sud-orientale, la Gre-cia e la Turchia danno filo da torcere a Henry Kissinger e alla Nato. I turchi, in una recente •dichiarazione del loro ministro degli Esteri, Gunes, hanno « minacciato » di mettersi sulle orme della Grecia e di uscire dall'organizzazione militare dell'alleanza atlantica. Il tiro alla fune è tra gli Stati Uniti, che minacciano il taglio degli aiuti alla Turchia, e il potere politico e militare turco: se gli Usa interrompessero il flusso degli aiuti, i turchi lascerebbero scoperto il settore della Nato affidato al loro esercito. In effetti, finora il Congresso Usa non ha lasciato passare la proposta presidenziale di mantenere almeno provvisoriamente gli aiuti all'alleato. Dopo l'uscita della Grecia, la mossa della Turchia aggiunge un nuovo motivo di preoccupazione per il potere della Nato in una zona del Mediterraneo in cui si trova l'isola di Cipro, contesa tra greci e turchi e oggetto delle mire americane. In questo assieme di avvenimenti, si sono inserite due interviste date al settimanale Yanki dal capo di stato maggiore turco, generale Semih Sanear, e dal primo ministro &dent Ecevit. Il generale San-car ha messo le carte in tavola con .decisione: o si avviano concrete trattative per una soluzione pacifica della questione di Cipro o i militari turchi possono riprendere l'offensiva a Cipro. « Le forze armate turche — ha precisato il generale Sancar — non desiderano nuove operazioni militari fino a che non vi saranno costrette dai politici. Tutto dipende dalle trattative. Se falliranno o non cominceranno, è possibile che l'azione militare debba continuare (...). La situazione non promette bene per la pace — ha soggiunto lo stesso Sanear —: finché l'attuale situazione persisterà, sussisterà anche la possibilità di una terza offensiva militare nell'isola mediterranea ». La minacciosa intervista del capo di stato maggiore ha trovato una eco cauta ma non discorde nell'intervista che Ecevit, impegnato nel rafforzamento del proprio potere e del proprio partito in vista delle elezioni, ha concesso a Yanki. La sua è stata la voce dei « politici » chiamati in causa da Sanear: neppure i politici vogliono nuove operazioni militari, ha detto in sostanza Ecevit, ma non escludono una ripresa dell'offensiva a Cipro. La minaccia di lasciare scoperta la Nato nel settore turco e il cenno a una nuova offensiva hanno l'aria di una pressione sugli Stati Uniti perché intervengano nella questione di Cipro portando tutto il loro peso dalla parte turca. Può essere solo un dato di ricatto rivolto verso gli Stati Uniti ma, egualmente, è un dato di indurimento della situazione e quindi di maggiori difficoltà reali per Kissinger.
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