Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Repressione senza riforme di Taylan Ozgur Ankara, maggio. — E' assai significativo che il governo turco abbia varato lo stato d'assedio con l'arrivo di Rogers: uno dei punti cruciali dello scontro politico e sociale risiede infatti proprio nel collegamento della Turchia con la NATO, ossia nella sua totale dipendenza dagli USA. Non a caso alcuni dei più clamorosi atti della sinistra turca sono partiti proprio dalla latta alle basi americane nel paese. Tuttavia questo non basta a motivare lo stato d'assedio. Il punto è che a poco più di un mese dal putsch militare che ha provocato la caduta del governo Demirel e la formazione del governo di « unità nazionale » di Nihat Erim, la crisi invece non pare per nulla risolta. Il governo Erim, che come si sa, è costituito da esponenti del Partito della giustizia (il partito del deposto Demirel), del Partito repubblicano (il partito di Inonu, da cui s'è dimesso per protesta il segretario Ecevit) e del Partito della fiducia (frazione dissidente dei repubblicani e in polemica con questi ultimi), si è presentato al paese promettendo tutte le riforme immaginabili Finora le « riforme » attuate sono le seguenti: applicazione della legge marziale nelle 11 regioni più importanti del paese (comprese Ankara e Istanbul), istituzione del coprifuoco notturno, censura postale, libertà per la polizia di perquisire le abitazioni private, bavaglio alla stampa non governativa (con la chiusura dei quotidiani Cum-huriet e Aksam) scioglimento delle organizzazioni studentesche e persecu- zione del Dev-Genc, la più attiva organizzazione giovanile di sinistra, chiusura delle Università, presentazione di un progetto di legge d'iniziativa governativa con procedura d'urgenza, sull'ordine pubblico, che prevede fra l'altro la durata fino ad un mese del fermo di polizia ed una pena da sei mesi a cinque anni di reclusione per chi diffonde notizie atte a turbare l'ordine pubblico. Per le altre « riforme », nella discussione in Parlamento sulio stato d'assedio, il 28 aprile, il presidente Erim ha chiesto tempo e pazienza agli elementi progressisti probabilmente con la riserva mentale che, passate le leggi sull'ordine pubblico, non ci saranno più in Turchia elementi progressisti a piede libero che possano La Commedia « Il manifesto di punta (del PRI) per la campagna elattorale alle amministrative del prossimo 13 giugno (una tiratura di 60 mila copie) reca, bianco su fondo verde, in alto, una citazione dantesca: ... mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita ». (da Panorama) ' Da Quarto ad Arzachena «Tra i vari aspetti del genio di Garibaldi c'era stato anche quello di scoprire gli splendori e i profumi della Costa Smèralda un secolo prima del-l'Aga Khan ». (da un articolo di -Guido Calogero su Panorama) chiedergliene conto. Per il pubblico italiano può essere di qualche interesse dare brevemente le motivazioni addotte dal presidente del Consiglio: egli ha detto che era assolutamente necessario lottare contro gli « opposti estremismi », contro la violenza « da qualunque parte venga », e infine che era necessario procedere a una revisione costituzionale dando più potere all'esecutivo (prurigine singolare. per un governo istallato dai militari). A completare il quadro è venuto l'annuncio che il governo turco ha chie- sto a quello francese di inviare in Turchia alcuni esperti anticasseurs. Ma le misure repressive cadono nel vuoto: dopo l'arresto di Deniz Gezmis, indicato quale capo •dell'esercito di liberazione turco e portato davanti al le telecamere da un trionfante e sarcastico ministro degli Interni, le bombe sono più numerose e potenti di prima, mentre i contadini si chiedono se Gezmis sia un nuovo Ataturk. Lo sbocco politico al malcontento popolare per le condizioni di miseria e arretratezza del paese si allarga infatti a strati finora strumentalizzati dalla reazione e dal fanatismo religioso, toccando gli edili, il proletariato delle borgate, i braccianti dell'ovest dove più sviluppato è il capitalismo agrario. Ci troviamo, in altri termini, di fronte alla più grave crisi sociale e politica della storia turca moderna. Il « progressismo » del governo Erim si esaurisce tutto nella eliminazione (se pure cio gli sarà consentito) di alcuni residui feudali a vantaggio dei. grandi monopoli economici stranieri e, subordinatamente, locali. Si esaurisce cioè in un ritardato tentativo riformista e ammodernatore, che non ha respiro dato il grado delle contraddizioni di fondo apertesi. Di fronte alle cause oggettive dell'approfondirsi della crisi socio-economica in Turchia il governo Erim, con l'attuale formula e nonostante l'apparato autoritario, è nei fatti impotente. Se ha una forza essa gli proviene dalla debolezza attuale della sinistra. Questa, perseguitata da decenni, non ha trovato ancora un punto di coagulo o se si vuole una strategia completa di lotta. Per ora l'autoritarismo provoca un aumento dell'attività terroristica, ossia un complesso di azioni decise e coraggiose, di presenza attiva che impedisce al governo di varare i suoi piani repressivi. Ma non ha ancora una piattaforma chiara di iniziativa politica. Cosciente di questi limiti la sinistra turca ha compreso la necessità di procedere a un confronto e un contatto tra tutte le sue componenti cercando la via di una larga unità popolare per la lotta contro il fascismo e contro il protettorato americano. Su questa base si procede ora a un primo tentativo di unificazione delle forze democratiche. Ma le forze di sinistra — questo è il punto importante — non sono disposte a subire passivamente una ulteriore involuzione reazionaria del paese; e soprattutto è ormai chiaro che vasti strati popolari, piccolo e medio borghesi, sono orientati ad una lotta contro la presenza imperialista americana e contro l'attuale struttura della società. Fatto significativo: è in preparazione un grande sciopero generale politico ad opera delle organizzazioni sindacali di sinistra. Per tutte queste ragioni si può dire che se il governo vorrà proseguire sulla strada dell'autoritarismo fascista, si troverà di fronte ad una dura e sanguinosa lotta clandestina e non solo clandestina.
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