Area della trascrizione e della traduzione metatestuale| Trascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica:
Kossighin
ad Ankara
La politica di Ankara ha subito una oscillazione abbastanza sensibile, come un moto pendolare, nel
corso dell'ul-
timo quinquennio; e se la ge-shone di Ismet Inonu aveva rappresentato il momento diciamo co-si di « disgelo » da parte della Turchia, con sintomi di risveglio ad una maggiore mobilità diplomatica, l'arrivo dei conservatori di Sulevman Demirel al potere ha certamente coinciso con una fase regressiva e di nuova ortodossia « occidentale ». E' anche vero che la spina di Cipro, con la tensione costante che essa alimen-la nei confronti di Atene e in definitiva di uno schieramento atlantico piuttosto imbarazzato da una vicenda che oppone drammaticamente uno all'altro due partners dell'alleanza ha condizionato assai, e continua a condizionare la ortodossia di Demirel; ma questo non muta granché, né sul piano dei rapporti internazionali, né tan-tomeno all'interno, la stretta linea conservatrice dell'attuale governo di Ankara.
Sono due motivi che è necessario avere ben presenti per valutare il significato e i risultati delta visita del premier sovietico Kos-sighin in Turchia: un invito fatto dalla precedente gestione governativa è stato onorato, con correttezza .ma senza entusiasmo, dall'attuale sicché il clima in cui in effetti la visita si è compiuta è stato sensibilmente differente da quello in cui essa era stata proposta e preparata. Eppure al momento del comunicato finale gli elementi positivi dell'incontro sono di un rilievo sicuro.
Infatti fra Kossighin e Demirel si è concluso che l'equilibrio e la sicurezza nelle zone del vicino e medio Oriente sono _di grande importanza per entrambi i paesi; che il raggiungimento di un accordo per il disarmo generale e controllato è un obiettivo comune; e che i due paesi sono pronti a collaborare fin da ora per l'adozione di misure parziali che possano essere d'aiuto alla soluzione di tale fondamentale problema. Chi ricorda le proposte a suo tempo avanzate dall'URSS a proposito di una decongestione militare in questa area, non potrà fare a meno di rilevare l'analogia delle formula-z i on i.
Sono, quelle del comunicato conclusivo turco-sovietico, frasi assai misurate anche 'nella espressione della preoccupazione per la pericolosa situazione determinatasi nell'Asia sud-orientale e nel richiamo agli accordi di Ginevra come « fondamentali per la soluzione del problema », ma le condizioni generali in cui si svolgeva la visita, le condizioni cui abbiamo accen- nato all'inizio, non consentivano anche alle previsioni più ottimistiche di andare piû lontano e, forse, nemmeno di giungere fino a questo punto. Se si aggiunge che i rapnorti bilaterali fra i due paesi sul piano della collaborazione tecnica si eoncretizzano in un accordo oramai concluso per la costruzione in Turchia di due fabbriche finanziate dall'URSS e che per Cipro Kossighin ha ribadito la precedente posizione sovietica favorevole all'indipendenza dell'isola (suscitando una reazione di protesta da parte del governo cipriota schierato per l'enosis) si dovrà concludere che Mosca int•en-de mantenere aperto il dialogo con Ankara.
| | | Trascrizione secondaria non visualizzabile dall'utente | |
|
|
(0) 
(0) 
