Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: "Terzo tempo" in Turchia L'il novem- A bre scorso il • tURCNiA nuovo governo turco, presieduto da Suleiman Demirel, capo del par- tito della giustizia, ha ottenuto la fiducia dall'Assemblea nazionale con 252 voti contro 172 e si appresta ad assumere le redini del paese sulla base del programma presentato ai corpi legislativi. Ora che Demirel ha chiaramente indicato gli obiettivi che si propone di raggiungere e i metodi che intende adottare è dunque divenuto assai agevole cogliere il significato per il futuro della Repubblica di Turchia del passaggio della maggioranza parlamentare dal partito repubblicano-popolare a quello della giustizia realizzato con le elezioni d'un mese e mezzo fa. In breve, da un punto di vista generale, oggi si assiste all'atto conclusivo d'una vicenda che ha avuto tre fasi principali. In primo luogo v'è stata la graduale evoluzione di Inonu e del suo partito repubblicano-popolare verso posizioni sempre piu nettamente neutraliste e — di conseguenza — an-tiamericane. Inonu, però, proprio mentre intraprendeva tale periglio-so cammino esitava paurosamente a trarre tutte le logiche conclusio- ni, a scegliere cioè l'esigenza inevitabile di difendere con energia, la libertà che a poco a poco veniva conquistando. Mentre il vecchio uomo di Stato andava lungo la nuova strada, creandosi nuovi nemici e rifiutando di acquistarsi nuovi amici e alleati, l'appoggio della grande borghesia locale, e —. cosa assai più rilevante — il sostegno politico del governo di Washington e l'aiuto finanziario delle compagnie americane, inglesi, tedesche. ecc. si riversavano sul rivale partito della giustizia. Un episodio tipico di questo se- condo momento, del pericolo cioè ' del riorientamento americano si ebbe, ad esempio, quando si sviluppò violenta nel paese, nella primavera scorsa, la discussione per l'abolizione della famigerata legge nu- mero 6236, una legge del 1954 che garantisce, per quanto riguarda la ricerca e lo sfruttamento delle risorse petrolifere, i medesimi diritti agli strapotenti monopoli stranieri e alle aziende nazionali (non. importa se pubbliche e private). Si apre quindi il terzo tempo della vicenda. Demirel infatti, come ha più volte dichiarato nelle ultime settimane, si guarda bene dal richiamarsi meccanicamente al regime abbattuto nel 1960, anzi proclama il pieno ossequio alla Costituzione scaturita da quel rivolgimento. Tuttavia ciò che più conta è che egli nello stesso tempo si pronuncia per la piena libertà del- l'iniziativa privata e per la limitazione dell'intervento pubblico, per la piena libertà per i movimenti confessionali retrivi e le loro organizzazioni scolastiche chiuse e ul-traconservatrici, e contro il diritto a partecipare alla vita pubblica per i comunisti. In politica estera Demirel ha promesso di continuare il buon vicinato nei confronti dell'URSS, degli altri Stati socialisti e dei paesi neutralisti. Si tratta di impegni certamente positivi. Ma resta il fatto che Demirel può garantire ai suoi so- stenitori ehe tale amicizia non an- drà mai oltre certi limiti... Dunque il governo Demirel ha riassestato l'aspetto esteriore del vecchio atteggiamento filo-occiden, tale, s'è adeguato all'attuale situazione internazionale e alle tendenze che dominano oggi il Medio Oriente, vuole rilanciare taluni an- tichi obiettivi, ma senza ricadere negli antichi errori.
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