Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: La settimana Il turco in Italia La settima- na scorsa ha avuto luogo la visita del ministro degli Esteri di Turchia, sig. Er-kin. II viaggio in Italia del ministro degli Esteri turco, il quale si è incontrato a lungo con i governanti . italiani, compreso Segni, si inquadra nella cornice di un rafforzamento dei legami e dei contatti fra i paesi-Polaris. Come è noto, sia l'Italia che la Turchia sono in questo periodo al centro delle attenzioni politico-militari americane, essendo entrambe in- teressate da vicino ai nuovi principi della strategia nucleare statunitense. Sia l'Italia che la Turchia, infatti, sono dotate di basi per missili terrestri Jupiter. E sia l'Italia che la Turchia, attualmente, sono punti focali della strategia dei sottomarini Polaris, e attendono di sostituire le basi terrestri con le nuove basi flottanti. I colloqui romani di Erkin, dunque, sono partiti da questa « comunanza di interessi » militari che, tuttavia, dal punto di vista finanziario, si sostanziano differentemente, per l'Italia e per la Turchia. L'Italia, infatti, è uno di quei paesi « più progrediti » che, secondo i principi «solidaristici» della NATO (rilanciati con fervore dal ministro Andreotti sulla sua rivista) sono « tenuti » a prestare assistenza a quei paesi NATO « meno pro- grediti » che, fino a ieri, contavano, per le spese militari, solo sul loro bilancio e su quello degli Stati Uniti. Ed ecco il ministro degli Esteri turco che viene in Italia per ottenere prestiti idonei ad integrare le potenti spese militari che la trasformazione della strategia nucleare americana comporta. La settimana scorsa ha visto, oltrechè la convocazione (il 21) del Consiglio nazionale della DC e del Comitato centrale del PSI (che hanno esaminato i programmi elettorali dei due partiti) anche un nuovo tentativo del governo di affrontare il problema del rialzo dei prezzi. Il 20 si è tenuto su questo argomento un Consiglio dei ministri il quale, per dichiarazione del ministro Preti, ha costata-to che le precedenti massicce importazioni di carne e burro non avevano eliminato le « discrepanze » fra prezzi all'ingrosso (diminuiti) e prezzi al minuto (restati stazionari o aumentati). Per tentare di ottenere risultati meno lamentevoli prima delle elezioni, il governo ha deciso di anticipare lo smercio di contingenti di importazione di carni del mese di aprile, ha autorizzato nuovi ingenti « extra » per l'importazione e ha richiamato i ministri dell'Industria e del Commercio a studiare «le misure necessarie a per eliminare le « discrepanze » e contenere l'aumento dei prezzi. Si è trattato, dunque, di un Consiglio dei ministri tutt'altro che « vittorio- so D. Riunitosi a un mese di distanza dal primo, con il quale il governo aveva cercato di affrontare il problema del carovita ricorrendo alla facile arma dell'importazione, esso non ha potuto che concludere che delle facilitazioni doganali avevano beneficiato solo alcuni potenti importatori (come la Federconsorzi) i quali, in poche settimane, hanno realizzato, con l'operazione, 15 miliardi imprevisti. Al contrario i consumatori di carne, burro e verdure, hanno veduto i prezzi dei mercati restare immutati, insensibili alla volontà elettorale del governo e della Democrazia cristiana, risultata più debole della volontà speculativa ,dei grossi importatori.
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