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Nel mìo brevissimo intervento a questo Convegno dedicato alio studio della azione e del pensiero di Gramsci vorrei innanzi tutto sottolineare quanto nella Unione Sovietica questo grande figlio del popolo italiano sia profondamente apprezzato quale acuto pensatore, strenuo combattente ed eminente teorico del marxismo-leninismo.
I sovietici tutti amano la figura di Gramsci che considerano il primo leninista che l’Italia abbia avuto ed il primo che in questo paese abbia saputo cogliere la importanza storica della Rivoluzione socialista d’ottobre. I sovietici riconoscono in Gramsci l'eminente rappresentante del marxismo-leninismo, l’uomo che ha avuto la capacità di sviluppare questa nuova dottrina in relazione ai compiti che si ponevamo alla classe operaia e al popolo italiano nel quadro di una nuova epoca storica.
Nel modo stesso in cui Gramsci affrontava la sostanza del marxismo-leninismo e lo studio dei problemi fondamentali ad esso connessi si rivela il suo vivo pensiero creatore, la sua mente acuta volta alla ricerca di vie e metodi nuovi idonei a 'risolvere i problemi che venivano maturando.
Avendo assimilato l’essenziale della dottrina marxista-leninista, Gramsci si impegnò a fondo contro ogni deformazione della sostanza rivoluzionaria di essa, contro il revisionismo cosi come contro il dogmatismo e il tentativo di trasformare il marxismo in un insieme di formule cristallizzate e avulse dalla realtà.
II legame indissolubile della teoria e della pratica, la ricerca della verità compiuta atraverso uno studio concreto e profondo della realtà nel suo sviluppo, alla luce del marxismo-leninismo, la inflessibilità rivo550
Gli interventi
iuzionaria cotituiscono il tratto caratteristico che contraddistingue la ricerca teorica e l'attività pratica di Gramsci e che fa di lui il vero leninista come è stato messo chiaramente in luce dalla pregevole relazione dell’on. Togliatti.
Permettete che io mi (soffermi brievemente sul giudizio che Gramsci forni intorno alla Rivoluzione d’ottobre. In Italia questo problema ha già appassionato molto nei suoi vari aspetti numerosi studiosi; credo tuttavia che spetti anche agli storici sovietici il compito di approfondire questa ricerca e di lavorare in questa direzione.
Si tratta in realtà di un duplice problema, il primo investe diretta-mente la valutazione che Gramsci ha fornito della Rivoluzione d’ottobre; i-1 secondo l’influenza che quell’avvenimento ha esercitato sullo sviluppo generale delle concezione gramsciane.
Mi limiterò al primo di questi problemi. È da rilevare innanzi tutto che Gramsci ha individuato con estrema acutezza e profondità l’essenza della Rivoluzione d’ottobre; egli ha compreso la portata storica universale di una rivoluzione che ha aperto una nuova epoca nella storia dell'umanità; egli ha saputo esprimere il più elevato giudizio sulla lotta eroica del proletariato russo, sui grandi sacrifici che esso ha saputo affrontare dando, secondo l’espressione di Gramsci, « un grande contributo alla storia».
Gramsci ha valutato giustamente sotto ogni aspetto la funzione svolta dal partito bolscevico nel fare con la sua opera, sotto la guida di Lenin, « dello Stato dei soviet lo Stato di tutto il popolo russo ».
Proprio perché intuiva l'importanza per il proletariato di tutto il mondo della lotta che gli operai russi conducevano in difesa della loro rivoluzione, del giovane Stato dei soviet, contro l'intervento straniero e il movimento contrarivoluzionario interno, Gramsci seppe lanciare con tutta la sua passione l'appello ai lavoratori italiani perché non risparmiassero il l'oro fraterno aiuto ai popoli della Russia. Questo aiuto fu dato e il popolo sovietico non lo dimenticherà mai.
Gramsci concludeva benissimo che la vittoria della controrivoluzione e deirintervento straniero in Russia avrebbe significato sciagure incalcolabili non solo per il popolo russo ma per tutti i popoli d'Europa. Inquadrando ia lotta del popolo russo in difesa della sua rivoluzione in un generale movimento mondiale di liberazione egli poteva affermare che « impedire la vittoria della reazione in Russia significa salvare lesiG. D. Obickin
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stenza della civiltà europea, significa salvare la vita degli uomini di Europa ».
Se Gramsci intuiva chiaramente quale fosse il valore permanente della Rivoluzione d’ottobre per tutti i paesi, seppe altresi discernere le particolarità specifiche della rivoluzione come si veniva attuando in Russia. Proprio per questo egli piote va sostenere la necessità di una assimilazione creativa della esperienza dei popoli della Russia, esperienza da non proporsi semplicemente come un modello al quale adeguarsi con una operazione meccanica.
L’atteggiamento di Gramsci nei confronti della Rivoluzione d’ottobre esprime chiaramente i principi dell’internazionalismo proletario, elemento essenziale del leninismo, che sostanzia profondamente tutto il pensiero di Gramsci.
Ma la sua comprensione del significato storico della Rivoluzione d’ottobre va ben oltre i limiti della politica se a questo termine attribuiamo il significato più ristretto: Gramsci ha compreso tra i primi la portata generale, umana, vorrei dire filosofica ohe la Rivoluzione d’ottobre ha avuto ed ha come primo atto di quella rivoluzione sociale, culturale, morale che può e deve unificare l’umanità in una società senza classi, nella società comunista.
Ricca è nell'Unione Sovietica la produzione di studio sullazione e sul pensiero di Gramsci. Agli studi originali si è accompagnata la traduzione di scritti italiani e prima di tutti quelli di Togliatti. Viene attenta mente seguito quanto si viene scrivendo in Italia su Gramsci e questi contributi sono da noi tradotti. È di questi giorni la traduzione di uno scritto di Mario Alleata. È in corso ora nell’Unione Sovietica la pubblicazione di tre volumi delle opere scelte di Gramsci accompagnate da una prefazione deU’on. Togliatti ha espressamente redatto per l’edizione russa. Il primo volume raccoglie gli scritti di Gramsci pubblicati sull'Ordine Nuovo e sulla edizione piemontese delXAvanti! negli anni 1919-20 e reca in appendice lo studio del ’27 su Alcuni aspetti della quistione meridioniale. Il secondo volume presenta le lettere scritte dal carcere ai parenti e agli amici. Il terzo volume comprende una scelta dai Quaderni del carcere. Il lavoro di questo terzo volume non è ancora compiuto perché la scelta presenta per noi particolari difficoltà. Esso sarà diviso in quattro sezioni dedicate agli scritti dei problemi del materialismo storico, ai problemi della rivoluzione, ai problemi di storia e po552
Gli interventi
litica, e ai problemi culturali. Questa edizione l'a cui tiratura sarà note-vdlmente alta permetterà al popolo sovietico di apprezzane come merita la vita, il pensiero' e l’azione di Antonio Gramsci.
Questo convegno, che si è rivelato cosi proficuo, costituisce indubbiamente un grande avvenimento nella vita ideologica del movimento operaio internazionale, un grande contributo allo sviluppo del pensiero d’avanguardia sui problemi della cultura, della storia, della filosofia. Per gli uomini di cultura sovietica esso costituirà un nuovo stimolo a studiare la grande eredità di Gramsci.
Tanto più sentito e sincero è il mio cordiale ringraziamento agli organizzatori del Convegno per avermi dato la possibilità di partecipare ai suoi lavori. | |
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