Area del titolo e responsabilitàTipologia | Rivista: Scheda enciclopedica |
Titolo | m.m.[M. Marchi], scheda sintetica di «Studi di filologia italiana» |
Riferimento diretto ad opera | |
Responsabilità | m.m.+++ | | redazione di+++ | | | | sviluppo del nome puntato incerto, schedatura nell'ambito dell'Istituto di lingue e letterature neolatine dell'Università di Firenze a cura di G. Castellani, M. C. Chiarelli, M. Marchi, A. Nozzoli, J. Soldateschi | |
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Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Studi di filologia italiana Bollettino annuale dell'accademia della Crusca. Casa editrice Sansoni, Firenze, formato: cm. 24x17. Gli Studi di filologia italiana nacquero nel 1927 nell'ambito di una più articolata iniziativa dell'Accademia della Crusca. Nell'introdurre il primo volume, dopo aver ribadito l'indiscutibile marca toscana e fiorentina della lingua italiana, l'allora presidente Pio Rajna presentava il bollettino come « una pubblicazione più snella, da uscire a liberi intervalli », affiancata a una collana di testi critici dal titolo Autori e documenti di lingua. Ai primi numeri della pubblicazione parteciparono M. Barbi, iniziatore della tradizione filologica e di critica testuale in Italia, G. Vandelli, G. Mazzoni, V. Pernicone e M. Casella, con interventi soprattutto su Dante, Boccaccio, il Sassetti e il Pulci. Conclusasi la prima serie degli Studi col vol. VII (1944), la pubblicazione riprese ad uscire nel dopoguerra (1950) con periodicità annuale, secondo il ritmo di uscita che tuttora conserva. I migliori nomi della filologia e della storia della lingua italiana hanno pubblicato sulle colonne del pe- riodico: F. Ageno, V. Branca, G. Contini, I. Baldelli, L. Caretti, D. De Robertis, G. Petrocchi, G. Folena, A. Castellani, D. S. Aval-le, D. Isella, C. Segre, L. Spitzer, F. Pagliai, E. Raimondi, M. Corti, M. Marveili. Ben più allargata e distribuita, rispetto alla prima serie, la gamma degli argomenti oggetto di studio: si ricordino, per esempio, gli interventi di Pagliai sulle Grazie foscoliane, in vista di un'edizione critica dell'opera; i contributi pariniani di Ca-retti , e Isella; quelli, anche bibliografici, su Pascoli dovuti a G. Nava e N. Ebani. Si registrano inoltre interessi per la filologia romanza, per l'indagine dialettologica, per lo studio teorico della grammatica italiana. Dal '65 in poi, a chiusura di volume, si danno notizie sulla compilazione del nuovo Vocabolario cui la Crusca sta attendendo da anni. (m. m.)
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