Area del titolo e responsabilitàTipologia | Rivista: Scheda enciclopedica |
Titolo | m.m.[M. Marchi], scheda sintetica di «Strumenti critici» |
Riferimento diretto ad opera | |
Responsabilità | m.m.+++ | | redazione di+++ | | | | sviluppo del nome puntato incerto, schedatura nell'ambito dell'Istituto di lingue e letterature neolatine dell'Università di Firenze a cura di G. Castellani, M. C. Chiarelli, M. Marchi, A. Nozzoli, J. Soldateschi | |
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Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Strumenti critici Rivista quadrimestrale di cultura e critica letteraria diretta da D'Arco Silvio Avalle, Maria Corti, Dante Isella e Cesare Segre. Einaudi editore, Torino, formato: cm. 22x14. Periodico « di cultura e critica letteraria » a uscita quadrimestrale fondato a Torino nel 1966 e tuttora in corso di pubblicazione presso Einaudi sotto lo stesso comitato di direzione degli inizi. Strumenti critici in una presentazione premessa al suo primo numero definiva le linee di ricerca su cui avrebbe dovuto muoversi, insistendo sulla preliminare necessità critica di meditare le proprie scelte fra un cumulo di « strumenti » metodologici già collaudati, invecchiati o addirittura in via di approntamento, ma comunque sempre infidi e potenzialmente inconcludenti. Ci si proponeva, col dare il via alla rivista, di fornire contributi alla risoluzione di questa problematica di fondo con l'abbattere « la barriera fra antico e moderno » e quella, ancora più tenacemente resistente nella nostra cultura letteraria, fra le diverse letterature. Superati questi ostacoli, si era fiduciosi nella convergenza interagente e nella continua crescita elaborativa dei metodi d'indagine. E i risultati operativi, fermo restando il carattere preminentemente linguistico-strutturale della rivista, hanno tenuto dietro alle intenzioni. La sezione ad apertura di fascicolo è infatti designata ad accogliere contributi teorici e lavori fortemente indicativi in tal senso (fra i maggiori « Stilistica e testi antichi » di A. Henry, « La critica delle strutture formali in Italia » di D. S. Avalle, « I generi letterari in prospettiva semiologica » di M. Corti). La sezione Primi piani verifica a sua volta l'indirizzo programmatico espresso privilegiando studi a carattere tecnico-puntuale in cui lo sperimentalismo critico trova modo di cimentarsi direttamente sui testi (ma la distinzione fra le due « zone » non è così netta e puntigliosa come potrebbe apparire). Gli stessi principi presiedono allo •svolgimento dell'attività recensoria e di segnalazione (Biblioteca): in questa sede, per esempio, Avalle si è fatto ultimamente curatore di una serie di elenchi bibliografici, suddivisi per materie e corredati da sommari commenti, indispensabili per chi voglia fare i conti con l'odierna situazione italiana dello strutturalismo e della semiologia. Completano l'articolazione di Strumenti critici la rubrica Microfilm, dedicata alla pubblicazione di testi inediti o sconosciuti (Castiglione, Parini, Tommaseo, D'Annunzio, Montale, Pavese, Vittorini, ecc.) e in ultimo, a chiusura di numero, brevi schede bio-bibliografiche sui collaboratori. La presenza di questi ultimi (di frequente grossi nomi nell'ambito dell'italianistica o delle discipline di cui sono specialisti) è saltuaria, talvolta limitata a un singolo intervento: fra gli italiani si ricordino almeno le partecipazioni di B. Terracini, L. Ca-retti, P. V. Mengaldo, G. Nencioni, S. Agosti, U. Eco, F. Orlando, M. Pagnini, R. Risaliti, R. Picchio; fra gli stranieri N. Frye, G. Mounin, M. W. Bloomfield, R. Jakobson, P. Zumthor e A. S. Greimas. (m. m.)
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