Area del titolo e responsabilitàTipologia | Rivista: Scheda enciclopedica |
Titolo | m.c.c., scheda sintetica di «Revue des études italiennes» |
Riferimento diretto ad opera | |
Responsabilità | m.c.c.+++ | | redazione di+++ | | | | sviluppo del nome puntato incerto e non corrispondente, schedatura nell'ambito dell'Istituto di lingue e letterature neolatine dell'Università di Firenze a cura di G. Castellani, M. C. Chiarelli, M. Marchi, A. Nozzoli, J. Soldateschi | |
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Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Révue des études italiennes Rivista trimestrale di letteratura e cultura italiana, della Société d'études italiennes, comitato di redazione: A. Pézard (presidente); P. Arrighi, F. Boyer, A. Chastel, C. Dédéyan, S. Lattès, J. B. Miguel, P. Renucci, A. Rochon, G. Tosi. Ed. M. Didier, Parigi, formato: cm. 25x16,5. La rivista nacque come organo dell'Union intellectuelle franco-italienne, fondata a Parigi nel 1916 da Henri Hauvette, per continuare l'opera della Société d'études italiennes, costituita nel 1894 da Charles Dejob. Nel 1919, facendo seguito al Bulletin italien, che era apparso dal 1901 al 1918 come sezione degli Annales de la faculté des lettres de Bordeaux, e raccogliendone i collaboratori attorno al comitato di redazione (H. Bouvy, H. Hauvette, E. Jourdan), l'Union pubblicava il primo fascicolo di Etudes italiennes. La rivista, il cui programma mirava ad approfondire la conoscenza della cultura e della letteratura italiana attraverso i secoli e ad intensificare i rapporti culturali fra Italia e Francia, riscosse subito un notevole successo. Con la seconda serie, iniziata nel 1931 (direttore H. Hauvette, segretario di redazione H. Bédarida), aumentarono i collaboratori, il numero delle rubriche, la mole dei fascicoli. Nel 1936 ha avuto inizio una nuova serie della rivista, col titolo di Révue des études italiennes, diretta da H. Bédarida e, successivamente, da H. Pézard. Oltre agli articoli di fondo, note e documenti, la bibliografia critica delle opere recentemente pubblicate in Italia, nonché uno spoglio metodico delle riviste italiane, hanno contribuito alla realizzazione del programma per cui la Révue e la stessa Société erano state fondate. La Société ha inoltre patrocinato convegni di studi italiani, come ad esempio il convegno sulla letteratura italiana nel XIX secolo, nel 1960, al quale hanno partecipato, fra gli altri, L. Caretti, M. Fubini, S. Ramat (Révue des études italiennes, n. 2-3, 1960). (m. c. c.)
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