Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Resine Rivista trimestrale diretta da D. Astengo, V. Faggi, A. Guerrini, gruppo redazionale: P. Lingua, A. Castelli, C. De Carlo, G. Gandolfo, G. Lagorio, F. Matacotta, L. Roncalli, C. Salvago Reggi, B. Solinas Donghi, M. Venturi, G. Zavanone, F. Porsia. Editrice Grafica L. P., Genova, formato: cm. 23x17. Rivista trimestrale di cultura ligure, fondata a Genova nel 1972 e attualmente diretta da D. Astengo, A. Faggi, A. Guerrini, affiancati da un comitato di redazione composto da P. Lingua, A. Castelli, C. De Carlo, G. Gandolfo, G. Lagorio, F. Matacotta, L. Ron-calli, C. Salvago Raggi, B. Solinas Donghi, M. Venturi, G. Zava-none, F. Porsia. Pubblicato con un titolo chiaramente allusivo (mu- tuato da un'opera di C. Sbarbaro) il periodico porta avanti un programma interamente ispirato ai molteplici aspetti della vita letteraria e artistica ligure, richiamandosi esplicitamente a quella linea di cultura che dalla Riviera ligure dei fratelli Novaro giunge sino alle più recenti esperienze letterarie di un Guerrini o di un Giudici. Cosi, sia nella scelta dei collaboratori, quasi tutti della medesima estrazione regionale, sia nei settori d'indagine e di ricerca prescelti, la componente ligure è deputata a svolgere un ruolo di primaria importanza, vero e proprio nodo di convergenza di tutta l'attività della rivista. Mentre i poeti liguri, da Novaro a Ceccardo, da Sbarbaro a Montale, vengono privilegiati nella ricerca critica, anche in altri settori d'indagine (arti figurative, teatro, rassegna antologica di nuovi poeti e narratori) la determinazione regionale costituisce un costante punto di riferimento. Accanto all'impegno letterario e culturale, la rivista ha assunto frequentemente una precisa impostazione ideologico-politica (si ricordino gli interventi di P. Lingua sulla « Laicità della Dc ligure », sett. 1973, e sul « referendum » apr.-giu. 1974), facendosi sostenitrice di un terzaforzismo « laico e democratico », non estraneo alla tradizione di certi intellettuali liguri (il caso più noto è indubbiamente quello di Montale). (a. n.)
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