Area del titolo e responsabilitàTipologia | Rivista: Scheda enciclopedica |
Titolo | g.c.[G. Castellani], scheda sintetica di «Mercurio» (1944-1948) |
Riferimento diretto ad opera | |
Responsabilità | g.c.+++ | | redazione di+++ | | | | sviluppo del nome puntato incerto, schedatura nell'ambito dell'Istituto di lingue e letterature neolatine dell'Università di Firenze a cura di G. Castellani, M. C. Chiarelli, M. Marchi, A. Nozzoli, J. Soldateschi | |
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Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Mercurio (1944-1948) Rivista mensile di politica, arte, scienze, diretta da Alba De Céspedes, redattore capo Gino De Sanctis. Editrice Darsena, Roma, formato: cm. 22x13,5. Rivista mensile •di politica, arte, scienze, fu diretta fino al 1948, anno della sua cessazione (nn. 36-39, marzo-giugno), da Alba De Céspedes. L'intento di contribuire alla ricostruzione politica e culturale dell'Italia animò fino dalle prime fasi il lavoro della rivista, nata prima che si concludesse la seconda guerra mondiale. Il Mercurio si fece infatti interprete e sostenitore dei valori della Resistenza e del suo spirito di unità, ospitando nelle sezioni di politica, narrativa, poesia e scienza numerosi protagonisti del dibattito politico e culturale di quegli anni; fra questi P. Nenni, G. Saragat, G. B. Angioletti, D. Buzzati, F. Jovine. La frequente presenza di nomi stranieri quali Hemingway, Kessel, Eremburg, Kafka, Sartre, le cui opere, interamente o in parte, erano state proibite in Italia sotto il regime fascista, rispecchiò l'intento della rivista di rafforzare l'unità dello spirito democratico al di là •dei confini strettamente nazionali. Il numero del dicembre 1944 fu interamente dedicato alle testimonianze della guerra e della Resistenza, e vi collaborarono, fra i molti, C. Alvaro, G. Longo, G. Debenedetti, V. Pratolini, N. Ginzburg, A. Moravia. Dopo una breve interruzione il Mercurio riprese le proprie pubblicazioni nel gennaio del 1948, conservando l'originale articolazione in sezioni a cui collaborarono molte delle personalità più avvertite della narrativa e della poesia contemporanee (fra gli altri D. Buzzati, M. Prisco, G. Berta, O. Del Buono, L. De Libero, L. Siuisgalli. (g. c.)
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