Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Lingua e stile Quadrimestrale di linguistica e critica letteraria diretto da Luigi Heilmann, comitato di direzione: B. Cazacu, D. L. Bolinger, A. Martinet, A. Pasquinelli, E. Raimondi, L. Rosiello, H. Wemrich, comitato editoriale: M. Alinei, M. L. Altieri Biagi, E. Arcaini, B. Basile, A. M. Cirese, F. Coco, T. De Mauro, L. Muljacic, D. Parisi, A. Puglielli, P. Ramat, W. Romani, G. Sandri, S. Scalise, S. Stati, P. Valesio. Società editrice Il Mulino, Bologna, formato: cm. 21,5x14,5. Rivista quadrimestrale nata a Bologna nel 1966 come continuazione dei Quaderni dell'Istituto di glottologia dell'Università degli studi di Bologna fondati da G. Bottiglioni, per assumere in seguito la fisionomia più autonoma di rivista « di linguistica e critica letteraria », secondo il nuovo sottotitolo adottato a partire dal 1970. Diretto da Luigi Heilmann fin dall'inizio delle sue pubblicazioni, il periodico ha visto progressivamente allargare il pubblico dei suoi lettori in conseguenza del graduale ridimensionamento dell'impostazione di partenza, eccessivamente tecnico-specialistica, a favore di un sempre più ampio accoglimento di problematiche affrontate e indirizzi metodologici rappresentati. Fondamentali gli interessi strutturalistici di Lingua e stile, a livello teorico e operativamente concretatisi in particolari ricerche; l'apertura verso la semiologia, la logica e l'epistemologia; il costante riferimento alla stilistica, non senza esempi di tentativi di sintesi con l'analisi sto-ricistica. Ultimamente la rivista ha accolto anche contributi critici a carattere psicoanalitico (si veda ad esempio l'articolo di B. Basile « La Finestra di Pavese. Analisi di un'immagine ossessiva »). Fecondi esperimenti di questo tipo non sono venuti, tuttavia, ad incidere sul periodico a tal punto da snaturarne l'originaria fisionomia: la disponibilità ha giocato, caso mai, in senso positivo, contribuendo ad irrobustire e convalidare, all'insegna dello scontro dialettico, le intenzioni espresse nella primitiva Presentazione. Lingua e stile muoveva infatti espressamente dall'ipotesi di « un'unificazione scientifica interdisciplinare » atta a mettere a fuoco i nodi del problema centrale che si proponeva (il linguaggio), ma non si dimostrava aliena dal riconoscere nella discussione e nel confronto delle idee la sola garanzia di « un autentico progresso scientifico », di « un lavoro solido di risultati »; si apriva così la strada verso ogni tipo di partecipazione che non rinnegasse la propria marca distintiva di appartenenza, ma scoprisse in essa elementi funziona-lizzabili all'interno di possibilità combinatorie disparate. Mantenuta pressoché intatta l'articolazione della rivista, divisa in tre sezioni principali (Saggi, Problemi, Notizie) cui si affiancano, a scopo di diffusione informativa, due « sommari » dei maggiori interventi che compongono il numero, in lingua inglese e in russo. Collaborano a Lingua e stile fra gli italiani T. De Mauro, E. Raimondi. L. Rosiello, M. Pazzaglia, R. Cremante, P. Valesio, G. Celati, R. Barilli, G. E. Sansone ed E. Saccone; fra gli stranieri T. Todorov, W. Shibles, J. P. Maher, G. Genot, E. Cose-rio. (m. m.)
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