Area del titolo e responsabilitàTipologia | Rivista: Scheda enciclopedica |
Titolo | g.c.[G. Castellani], scheda sintetica di «Letterature moderne» (1950-1962) |
Riferimento diretto ad opera | |
Responsabilità | g.c.+++ | | redazione di+++ | | | | sviluppo del nome incerto, schedatura nell'ambito dell'Istituto di lingue e letterature neolatine dell'Università di Firenze a cura di G. Castellani, M. C. Chiarelli, M. Marchi, A. Nozzoli, J. Soldateschi | |
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Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Letterature moderne (1950-1962) Rivista bimestrale di varia umanità, fondata e diretta da Francesco Flora. Casa editrice Cappelli, Bologna, formato: cm. 24,5x17. Letterature moderne fu fondata nel 1950 (n. 1, giugno) da Francesco Flora, che la diresse fino alla fine del 1962, l'anno stesso della sua morte. Il sottotitolo « Rivista di varia umanità » riprendeva, come dichiarò F. Flora, quello del Saggiatore, da lui fondato nel 1943. Pubblicata a cura dell'Università Bocconi, la rivista fu inizialmente edita a Milano da Malfasi e successivamente a Bologna da Cappelli, passando ben presto, dagli iniziali quattro numeri annuali, ad una regolare periodicità bimestrale. La guida di F. Flora conferì a Letterature moderne un chiaro indirizzo umanistico, equidistante « fra i puri negatori e i conformisti delle nuove retoriche », dichiaratamente contrario sia alla retorica del decadentismo sia alla presunta libertà di troppe avanguardie. Il programma della rivista di inserirsi in un contesto letterario non solo italiano ma internazionale, fu realizzato includendo in ogni fascicolo i contributi originali di numerosi studiosi e autori sia italiani che stranieri. Gli interventi riguardavano gli aspetti della poesia, della narrativa e della critica di ogni paese, con l'attenzione rivolta alle esperienze contemporanee e generalmente « moderne ». Oltre agli ampi saggi di F. Flora, che di volta in volta si occupò di Leopardi, Manzoni, Di Giacomo, Montale, Quasimodo, Moravia, e di altri, collaborarono alla rivista nomi di grande rilievo, come Benedetto Croce (a cui fu dedicato per intero -il fascicolo speciale del 1953), C. Cordié, M. Praz, M. Fubini, E. De Michelis, L. Caretti, R. Bacchelli, F. Ulivi, G. Getto. Tra gli stranieri T. Mann, E. Pound, C. Dédéyan, E. Zolla, H. Martineau, H. Rosenfeld, E. Gugenheim. Tutti i testi venivano pubblicati in lingua originale, e, a conclusione di ogni numero, brevi riassunti in francese, inglese o italiano illustravano le singole trattazioni. (g. c.)
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