Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Lavoro critico Rivista trimestrale, diretta da A. Leone de Castris, G. Mazzacurati, U. Carpi, A. Bova, P. Voza, M. Ricciardi. Casa editrice Dedalo, Bari, formato: cm. 21x14. Rivista trimestrale di « analisi sociale della letteratura » uscita a Bari agli inizi dell'anno in corso, diretta da A. Leone de Castris, G. Mazzacurati, U. Carpi, A. Bova, P. Voza, M. Ricciardi, pubblicata a Bari dalla casa editrice Dedalo. La rivista nasce come consapevole tentativo di ridefinire la funzione intellettuale e critico-letteraria dopo la crisi che l'ha investita dalla fine degli anni Sessanta in poi setto la duplice spinta da un lato dell'asservimento alle operazioni di mercato dell'industria culturale e dall'altro della con- testazione sessantottesca. Nell'editoriale di . apertura : si richiama l'attenzione sul fatto che la «riqualificazione» e «riappropriazione» degli strumenti del lavoro intellettuale, critico-letterario specialmente, da parte delle forze produttive intellettuali, non può realizzarsi « senza un'analisi della contraddizione reale al livello e nel punto in cui essa socialmente si specifica, cioè appunto nella funzione storicamente contraddittoria-ideologica di essi strumenti ». Questo bisogno di analisi non è solo bisogno conoscitivo, o immediatamente prammatico, ma bisogno di « conoscenza critica della società in un suo specifico settore di produzione-auto-riproduaio- ne », perciò contributo allo sviluppo reale, dialettico delle forze produttive e della loro organizzazione politica. A questo sviluppo la rivista ritiene utile « la conoscenza critica delle contraddizioni del passato » in quanto esse sono elementi costitutivi della dialettica sociale contemporanea: in particolare l'analisi « delle modalità storicamente articolate attraverso le quali si è venuto configurando il ruolo sociale determinato del lavoro intellettuale nella società borghese » e della crisi che investe, nell'attuale fase- di transizione, questa funzione' specifica all'interno del sistema capitalista. Questi interessi motivano, una costante attenzione alla storia sociale della letteratura del passato, ed in particolare una analisi sistematica ed approfondita dei momenti più significativi della storia degli intellettuali del '900, a partire dall'età giolittiana fino agli anni Sessanta, proprio come testimonianza della formazione e dello sviluppo di « certe forme di coscienza caratteristiche della fase di massa del lavoro :intellettuale e• della crisi di egemonia. dello Stato liberale ». L'impostazione generale della rivista tende: in definitiva a liquidare le vecchie .e .sterili dicotomie tra « specifico » (lavoro intellettuale) e « sociale,», _ auspicando una risoluzione che non sia parziale o unilaterale (separatezza neutrale o sociologismo spoliticizzato), ma critica e complessiva. Le scelte tematiche del primo fascicolo •della rivista sono in buona parte conseguenti a questa linea interpretativa: si vedano l'intervento di Leone de Castris « Per una storia del metodo formale in Italia), quello di Sechi sulla generazione del verri e ' quello di de Giovanni sul « revisionismo di Croce e la critica di Granisci all'idealismo dello Stato ». (j. s.) •
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