Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Il Marcatré Rivista mensile diretta da Eugenio Battisti. Casa editrice Einesse, Milano, formato: cm. 25x20. Rivista mensile, fondata nel 1963 e diretta da E. Battisti. Pubblicata dapprima per le Edizioni Vitone, Genova, aveva un formato di cm. 17x24 ed era diretta da un comitato composto da E. Battisti, D. Carpitella, U. Eco, V. Gelmetti, E. Sanguineti, P. Por- toghesi, L. Tola, G. Dorfles, B. Torri. Successivamente passata alla casa editrice Lerici, Milano, portando il formato alle dimensioni attuali; infine, nel 1970, è entrata a far parte-delle Edizioni Ennesse, Milano. Al precedente comitato direttivo si sono aggiunti S. Bussotti, M. Calvesi, R. Leydi, P. Gamacchio, V. Gregotti, V. Pandolfi. ll Marcatrè si è mantenuto fedele, attraverso le alterne vicende editoriali e redazionali, all'iniziale programma di informazione e divulgazione dei fenomeni e delle manifestazioni che costituiscono la sostanza del movimento, d'avanguardia. Nell'editoriale d'apertura si legge che la rivista deve « essere un po' la tavolata durante i congressi, o il fumoir del teatro », sempre « pettegola, curiosa, paradossale, istintiva, mutevole »; data la sua mensilità deve inoltre presentarsi come risposta quasi immediata a ciò che accade, suggerendo i problemi e rispettando quella complessità che è sempre caratteristica di una cultura in movimento. Il periodico ha quindi un vasto ambito di interessi e si struttura in più sezioni che investono argomenti eterogenei, ognuna delle quali si avvale della collaborazione di alcuni noti esponenti del movimento neosperimentalista degli anni '60: Temi generali (E. Battisti), Musica (D. Carpitella, V. Gelmetti, S. Bussotti), Disegno industriale (G. Dorfles), Letteratura (E. Sanguineti, R. Barilli, N. Balestrini), Cultura di classe (R. Leydi), Problemi di comunicazione (U. Eco), Spettacolo (V. Pandolfi, C. Augias), Architettura (P. Portoghesi, V. Gregotti), Arti visive (M. Calvesi). Tutti i temi vengono affrontati secondo un'ottica che privilegia gli aspetti più avanzati delle arti e del pensiero. Così sono stati dedicati interventi alla poetica del Gruppo '63, ai rapporti tra arte e tecnologia, musica ed elettronica, agli sviluppi dello strutturalismo linguistico e della semiologia. D'altra parte l'attitudine di molti redattori alla ricerca storica e filologica giustifica l'interesse per movimenti artistici e letterari del passato, di cui vengono recuperati quegli aspetti che, alla luce di un'interpretazione spesso anti-convenzionale, sembrano ancora duraturi ed operanti sulla realtà contemporanea. Un intero numero (n. 11) è stato dedicato a Michelangelo (« demistificato », « storicizzato »); altri fascicoli si sono occupati della nascita dello spettacolo nel '500, dell'art nouveau, dell'urbanistica dell'800 a Genova, dell'espressionismo. L'impostazione d'avanguardia della rivista è vistosamente espressa nell'organizzazione tipografica della pagina, nei caratteri cubitali dei titoli, nella introduzione estemporanea delle immagini figurative, nell'uso improvviso e violento del colore. (j. s.)
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