Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Il lettore di provincia Rivista trimestrale diretta da Tino Dalla Valle, vice direttore Bruno Pompili, comitato di redazione: D. Berardi, F. Contorbia, L. Fabiani, F. Mollia, C. Pedrelli, R. Turci. A. Longo editore, Ravenna, formato: cm. 24x19. Rivista trimestrale, fondata a Ravenna nel 1970 da Tino Dalla Valle insieme a Bruno Pompili e ad un comitato direttivo composto da D. Berardi, F. Contorbia, C. Pedrelli, R. Turci e successivamente anche da L. Fabiani e F. Mollia. D'indirizzo prevalentemente letterario, la rivista nasce con il preciso intendimento di proporre una dimensione di lavoro « provinciale », lontana dalle influenze e dai condizionamenti dell'attuale industria culturale, ricollegandosi, con la scelta della testata, alla lezione di Renato Serra, recentemente richiamata, anche nella definizione, da Ezio Raimondi. Cosl nell'aperto rifiuto dell'« integrazione » la rivista é venuta accogliendo voci e forze della cultura periferica, insieme ad un'ampia raccolta antologica di testi dialettali di varie regioni italiane (T. Guerra, R. Pascutto, W. Galli, A. Spallacci, G. Cisco). Muovendo dalla provincia assunta come simbolo di una condizione intellettuale lontana dai centri di potere, i redattori hanno tuttavia mirato al rinnovamento del serriano « leggere in provincia », tentando di preservare la formula dai pericoli di un provincialismo e di un dilettantismo chiaramente da- Dalla prospettiva regionale la rivista allarga infatti spesso i suoi orizzonti al più ampio panorama nazionale, accogliendo sulle sue pagine studi dedicati ad autori della cultura « ufficiale » italiana (oltre al prediletto Serra, anche Arpino, Gozzano, Prezzolini, Gadda, Nievo), accanto a ricerche sulla narrativa straniera (A. Tate, A. Malraux, A. Breton). (a. n.)
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