Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Aut aut Rivista bimestrale diretta da Enzo Paci, comitato di redazione: G. Dorfles, F. Fergnani, A. Heller, T. Perlini, P. Piccone, L. Rognoni, M. Vajda. Casa editrice: La Nuova Italia, Firenze, formato: cm. 22x15. Rivista bimestrale, fondata nel 1951 da Enzo Paci che ne è tuttora direttore. Inizialmente pubblicata dalla casa editrice Taylor, Torino, è passata nel 1957 alle Edizioni Mantovani della Sedit, Milano, poi nel 1961 alla casa editrice Lampugnani-Nigri, Vicenza, e dal 1973 è entrata a far parte delle edizioni La Nuova Italia. Sino dai primi numeri la rivista, sotto la sollecitazione del direttore, ha assunto una precisa posizione filosofica ispirata ad un re-lazionismo (in parte derivante da Husserl o da Merleau-Ponty) inteso non tanto come metodologia rigorosa, quanto come programma di lavoro ed invito a ritrovare l'unità profonda dell'uomo con le sue radici naturali e storiche, cioè come moderno umanesimo aperto a tutte le dimensioni dell'esperienza. Nucleo centrale e portante del periodico è stato quindi l'interesse per precisi problemi di teoresi filosofica e di prassi politica, ben presto allargato ad investire tutti i comportamenti culturali del nostro tempo, nel tentativo di mostrarne la eterogeneità, l'interdipendenza, e la continua evoluzione. Così, alla ricerca di una vasta sintesi, la rivista si è articolata in varie rubriche (Saggi, Prospettive, Cronache, Note e segnalazioni), all'interno delle quali sono comparsi scritti di scienza, sociologia, arte, architettura ed urbanistica, musica, cinema, linguistica, letteratura, che si sono affiancati agli interventi ampi ed approfonditi sui movimenti e sui pensatori della storia della filosofia (il marxismo, l'esistenzialismo, il neopositivismo, lo stesso relativismo ed ancora Kant, Hegel, Vico ecc.). Tra i collaboratori italiani si ricordano Bo, Ungaretti, Garosci, Dallapiccola, Anceschi, Praz, Abbagnano, cui si sono aggiunti successivamente Caretti, Scotti, Rossi Landi, Cambon. Numerosi sono stati anche i contributi critici di noti studiosi stranieri. In questi ultimi anni l'azione culturale della rivista si è maggiormente concentrata sui problemi di interpretazione delle moderne correnti filosofiche, delle teorie economiche e politiche più attuali, della scienza psichiatrica, trascurando gli aspetti più propriamente letterari ed artistici, che pure avevano trovato un ampio spazio nelle serie pi ecedenti. (j. s.)
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