Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL GIORNO 16 Presidenza on. Roberto. La seduta si apre alle ore 10. ROBERTO, presidente: Compagni ! Mi permetto di fare una raccomandazione che è questa. Ieri qualcuno — che non è dei nostri certamente — ha insinuato che la bolgia dantesca che sarebbe diventato questo Congresso, avrebbe impedito qualsiasi discussione. Le speranze di questi avversari, non socialisti, sono andate deluse completamente, perché ieri la discussione si è iniziata ed ha proceduto sufficientemente in modo educato e regalare. Io me ne compiaccio e spero che continueremo in questo contegno. Sta negli oratori l'avere quel tatto e quella abilità per non provocare questioni e sta anche nei compagni di dimostrare che vi è un'altra unità che è pregiudiziale e consiste nella educazione e nel reciproco rispetto. (Applausi). In queste condizioni di spirito e di rispetto, ripeto, io sono convinto che il Congresso continuerà tranquillamente la discussione. Do immediatamente la parola al compagno Graziadei, il quale, per un fatto personale, deve dire alcune cose, e dichiaro aperta la seduta. Graziadei, per fatto personale GRAZIADET: Compagni, un brevissimo fatto personale che non intendo in alcun modo far degenerare in basse questioni contro alcuno. Ma è un mia diritto e un mio dovere rispondere ad una osservazione che, nel tumulto di qualche interruzione mi è stata fatta. Un compagno, spersonalizzato per evitare l'apparenza del pettegolezzo, ha sollevato una questione che fu prospettata anche in precedenti Congressi e cioè che io sarei stato favorevole alla guerra e sarei stato, quindi, patrocinatore della guerra borghese. Ora, compagni, posso tanto piú serenamente rispondere in quanto oggi considero questo giudizio come una dimostrazione del fatto che troppi compagni non si sono ancora impossessati del metodo storico marxista e sono ancora, senza volerlo, dei socialpacifisti. Perché, dal punto di vista del metodo marxista seguire le leggi politiche ed economiche della borghesia, non signi- 69 fica accettarle; ma significa negarle, avendole meglio comprese (applausi); significa studiare quale deve essere il punto d'insurrezione della nostra leva di resistenza, non già a ritroso, ma lungo la legge inevitabile della storia. Orbene, o compagni, tutto quel poco che ho scritto sulla guerra l'ho raccolto fino dall'inizio in un volumetto a vostra disposizione. Ne accetto piena ed intera la responsabilità dalla prima all'ultima parola. E vi ricordo una sola cosa: che ho cominciato a scrivere sulla guerra fino dalla fine di agosto del 1914 sull'Avanti ! ed ho sempre mantenuto la stessa posizione. Io ho detto: noi socialisti dobbiamo essere sempre contro la guerra decisamente, ma non dobbiamo cadere nell'imboscata e nell'errore storico di prendere sul serio questa mostruosità non già socialista, ma borghese, della neutralità assoluta. E misi in guardia i compagni. Eravamo nell'agosto del 1914 (rumori), ed io dissi ai compagni: cc Non fidatevi della neutralità assoluta né di Giolitti, né di Sa-landra. Anche Salandra, come Giolitti, vi darà la guerra ». Ho mantenuto le mie previsioni: esse fatalmente, purtroppo, si dovevano avverare, si sono avverate. Concludo, ricordando che per questo mio atteggiamento fermissimo sul terreno dei nostri principi, ma di previsione della storia, e per avere anche sempre sostenuto, in linea subordinata, gli interessi stessi del Partito, perché, non solo eravamo contro la guerra, ma dicevamo che il fare la guerra con quella preparazione era un errore dal punto di vista borghese, io sono stato accusato e attaccato in tutti i modi da interventisti e già che qui è presente il compagno Zambianchi, egli pub testimoniare come nel 1915 io ebbi l'onore di essere aggredito a Roma, al caffè Aragno. (Qualche applauso). Discorso Kabaktceff ROBERTO, presidente: Do la parola al compagno Kabaktceff, delegato dei comunisti bulgari e delegato come membro del Comitato della Terza Internazionale. (Applausi; grida di r Viva la Terza Internazionale)». Il compagno Kabaktceff parla per delega ed incarico del Comitato della Terza Internazionale. (Applausi). Egli parla in francese. Il compagno on. Misiano, farà in seguito la traduzione. KABAKTCEFF: Compagni: sono venuto a questo Congresso come 70
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