Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - automatica: Martiri ed eroi della nuova Italia Giaime Pintor , e se mai nessun bene frutterà'al, l'Italia il nostro sacriftzio, sarà sempre una gloria trovar gente che volenterosa s'immola al suo avvenire z. C. PISACANE. Testamento politico. Quando partì per la sua impresa, Giaime Pintor' aveva attinto il vertice della sua piena maturità intellettuale. Chiunque avesse avuto modo di discor, rere un pò a lungo con Lui, di questa sua mata-rítà precoce, della ricchezza della vita morale, della serietà di intenti, dell'ampiezza dei suoi interessi culturali, del suo vigore critico, stupiva. A ventisei anni, conservando la freschezza di sentimenti che è il fiore di quell'età, aveva raggiunto un livello mentale che incuteva soggezione e rispetto anche in chi era su di Lui in . anticipo di più anni nella vita e negli studi. Aveva compiuto il giro delle sue esperienze cultarali con una organicità di lavoro che era la sua grande forza, con una severità e scrupolosità che erano l'indice dell' innata serietà del suo carattere e che oggi appaiono quasi presagio in Lui del poco tempo che gli avrebbe concesso il destino. Quello che in Lui più colpiva, oltre l'intelligenza vivida e prontissima, e forse ancor più di questa, era il sicuro possesso di una umana saggezza r par- lavi con Lui di storia italiana od europea e sentivi che le sue conoscenze non erano limitate a quella disciplina, non erano frutto soltanto di uno studio accurato di quegli argomenti, ma si fonda vano su una esperienza di cultura assai più larga e viva, erano avvinte con mille nessi a tutto un più vasto mondo di idee; discutevi, ad esempio, di un narratore o di un poeta tedesco, e ti capitava subito di notare, senza che Egli facesse nulla per ostentarlo, che i suoi giudizi ponderati e precisi erano fondati non soltanto sulla diretta conoscenza di quella letteratura, della quale era espertissimo, ma erano ingùadrati, per dir così, dall'esperienza profonda che aveva di tutte le altre letterature moderne. E come nella cultura e nella poesia, così nella politica, la sua penetrazione acuta aveva qualcosa di caldo e di appassionato, di intimamente vissuto e soletto, e la sua intelligenza era sempre ed in primo luogo vera e sentita adesione umana. 11 compagno Giaime Pintor era arrivato al Co, munismo attraverso questo interiore travaglio. Vi era arrivato come ad una conquista grande, e vi si teneva attaccato saldamente, perchè non soltanto essa rappresentava per Lui il frutto di una elaborazione teorica raggiunta attraverso un rigoroso processo di critica, un superamento e una progressiva eliminazione di ideologie spurie, ma perché nel Comunismo, sentito come fede .attiva, come supremo ideale di libertà e di umano affrancamento, Egli trovava un alveo capace di raccogliere questa sua calda umanità, questa sua pienezza di vita morale. Vi e qualcosa di indissolubile che lega lo scrittore al patriota caduto : perchè Giaime Pintor portò nella sua impresa. voluta e attuata con la consapevolezza piena del sacrificio che essa poteva comportare, tutto il suo mondo intellettuale, tutto. il fervore di vita morale raggiunto a traverso lunghi anni di studi severi. Quando Giaime Pintor partì per raggiungere l'Italia ancora oppressa dai tedeschi, e quando Egli cadde in un campo di mine, il 1'1 dicembre 1943, Egli sapeva che quella era la grande prova della sua vita, che quella prova bisognava accettare con animo virile, fino al supre, mo olocausto di sa stesso, perché idee e convinzioni si saggiano soltanto su quella infallibile pietra di paragone che è il martirio. Un nome viene .spontaneo alle labbra quando si parla oggi di Giaime Pintor e della sua impresa, ed è il nome di uno scrittore e di un patriota a Lui familiare per lungo studio ed amore, Carlo Pisacane. Pintor aveva curato di recente l'edizione del Saggio sulla rivoluzione ed aveva voluto aggiungervi in appendice il testamento politico. Esigni fica, tivo, per la ricostruzione della sua formazione politica e morale, questo interesse : i due uomini, che .'redono nel socialismo e suggellano la loro credenza in un'azione che aveva come più probabile effetto il loro cosciente sacrcio, vivono il medesimo clima morale, A quasi un secolo di distanza, allorchè si pongono all'Italia condizioni storiche assai simili e la necessità impellente di un'azione tanto disperata quanto necessaria, il giovane epigono non esita a calcare fino all'ultimo le orme del suo ideale ,llae' stro. I due episodi di questa nostra travagliatissima storia rappresentano la continuità ideale di essa e mostrano veramente che il vecchio e il nuovo Risorgimento d'Italia oggi si congiungano e si danna la mano. ••F
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