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tipologia: Analitici; Id: 1472877


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Tipologia Periodico
Titolo La barbarie prussiana nel giudizio di Marx ed Engels
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La barbarie prussiana nel giudizio di Marx ed Engels [«Il presente studio è stato fatto servendosi di scritti di Marx ed Engels per la maggior parte inediti, custoditi negli archivi dell'Istituto Marx-Engels-Lenin di Mosca[... vs le considerazioni della scuola idealistica]] {La barbarie prussiana nel giudizio di Marx ed Engels [«Rinascita», 1944, nn 2 e 4 e 1945, nn 1 e 2]}+++   parte di+++   
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1!
to LA RINASCITA
La barbarie prussiana nel
giudizio di Marx ed Engels
Perchè la reazione è sempre stata così forte in Germania e il popolo tedesco così spesso impotente nella lotta contro di essa ? Perchè, nelle ore decisive della storia tedesca, il popolo è caduto sotto l' influenza e sotto il potere della reazione'? Perchè i problemi nazionali decisivi per la Germania sono stati così spesso decisi dalla reazione contro gli interessi del popolo tedesco, e non dagli elementi progressivi della società e a favore del popolo stesso? La risposta a questa domanda assume un interesse particolare nel momento presente, in cui l' hide-rismo ha risuscitato quanto di più odioso ed infame vi è stato nella storia della Germania, ha fatto propri e spinto all'estremo i tratti più reazionari del prussianesimo e dato libero corso agli istinti più feroci della cricca militare tedesca. Ed è per noi particolarmente interessante trovare questa risposta negli scritti di Marx e di Engels, i quali non soltanto hanno sempre flagellato spietatamente tutte le manifestazioni del prussianismo reazionario, ma ne hanno messo a nudo le origini, indicando la via originale e contraddittoria della evoluzione storica della Germania.
Particolaritá dello sviluppo
storico della Germania
Sin dall' inizio della sua attività politica, Marx mette in luce la particolarità che rende complessa e imbrogliata tutta la storia tedesca : c Noi tedeschi, — egli scrive, — abbiamo conosciuto le restaurazioni dei popoli moderni ; ma senza aver avuto le loro rivoluzioni ... Sempre, coi nostri pastori alla testa, ci siamo trovati in compagnia della li-bertá in un solo momento : il giorno dei suoi fa, nera/i s =
Già allora, Marx comprendeva l'origine delle disgrazie nazionali del popolo tedesco: in tutti i momenti decisivi della sua storia, quando gli si presentavano problemi vitali, dopo un breve slancio rivoluzionario esso ricadeva sotto l'influenza della reazione, che portava alla restaurazione dei vecchi ordinamenti conservatori. Durante la Riforma e la guerra dei contadini, nel periodo della Rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche, nel 1848, nel corso della unificazione nazionale, le classi reazionarie finirono sempre per avere il sopravvento. E per quali motivi ? Mentre gli altri paesi dell'Europa oce'i dentale si erano impegnati da tempo sulla via dello sviluppò capitalistico e della formazione di Stati borghesi moderni, la Germania rimaneva un paese nazionalmente diviso ed economicamente arretrato. Nelle sue note sulla storia della Germania tra il
L II presente studio è stato fatto servendosi di scritti di Marx ed Engels per la maggior parte inediti, custoditi negli archivi dell'Istituto Marx-Engels-Lenin di Mosca. II confronto 'tra la ricchezza e profondità dell'analisi storica dei due grandi fondatori del marxismo scientifico e la banalità grandiloquente delle considerazioni che dedicano allo stesso tema i pontefici della scuola idealistico nostrana non mancherà di essere istruttivo. N. d. R.
K. MARX e F. ENGELs, Opere complete, Sezione 1• vol. 1°, parte 1• , pag. 608-609.
1500 e il 17.89 Engels scriveva : c La Germania si viene sempre più spezzettando e il suo centro si indebolisce sempre di più. E questo mentre alla fine del secolo XV la Francia e l' Inghilterra erano già più
o meno centralizzate e vi si costituiva la nazione s i. Le classi che ebbero una funzione progressiva nella storia d' Inghilterra e di Francia non potevano, in una Germania decentrata ed economicamente arretrata, nè svilupparsi nè esercitare una seria influenza sulla marcia di tutta la vita sociale. Posta sotto la dipendenza economica della nobiltà feudale, la borghesia tedesca era politicamente debole. Essa non era in grado di opporre una qualsiasi resistenza seria al -dominio dei grandi proprietari fondiari feudali:
• Mentre in Inghilterra e in Francia, — diceva Engels, — il feudalismo o veniva completamente distrutto, o per lo meno ridotto, come nel primo di questi due paesi, ad alcune forme insignificanti da una borghesia potente e ricca, concentrata in grandi città
e specialmente nella capitale, la nobiltà feudale in Germania aveva conservato una grande parte dei suoi vecchi privilegi. Il sistema terriero feudale dominava quasi dappertutto s z
A questo spezzettamento degli interessi economici, all'assenza di grandi centri economici e alla debolezza politica della borghesia corrispose lo sbriciolamento dello Stato, l'esistenza di numerosi piccoli Stati e principati, che formavano un solo c impero solo in apparenza. E d'altra parte c da che parte avrebbe potuto venire., — domanda Marx, — la concentrazione politica in un paese in cui tutte le condizioni economiche di questa concentrazione facevano difetto ? s 8. Ma questo spezzettamento economico e politico del paese impedì lo sviluppo' dei movimenti di massa, dei movimenti sociali delle classi progressive.
Il carattere reazionario degli Stati tedeschi venne ancora accentuato dalla forma originale che rivestì in Germania l'assolutismo. Mentre in Inghilterra
e in Francia la monarchia assoluta aveva una funzione centralizzatrice, e contribuiva alla formazione di uno Stato nazionale unitario e al progresso borghese, l'assolutismo degenerava in Germania in puro despotismo. I principi tedeschi, governanti di Stati piccoli o nani, fecero una politica che rifletteva gli interessi di classi reazionarie. Estraneo ad ogni compito progressivo di interesse nazionale, l'assolutismo diventò una tirannide che soffocò • ogni manifestazione di iniziativa e di attività delle masse, una tutela meschina e ringhiosa che incatenò le forze vive del popolo. Esso creò una burocrazia estesissima di funzionari, il cui potere -sulla vita della nazione venne sempre più aumentando. Sorse così lo spirito burocratico specificamente tedesco, prono alla lettera della legge e ai voleri dei governanti reazionari.
Marx ha dato una definizione caratteristica di questo regime : c ... Con questa pidocchiosa sovra• nità dei principati si è creata una speciale a sog' gezione p tedesca, che faceva tanto dei contadini quanto dei cittadini i c servi s del sovrano...; nei rapporti con 1' estero la Germania faceva intanto ben trista figura... s
Nato in queste condizioni, il primo movimento
F. ENGELS, Note diverse sulla Germania.
s F. ENGELS, Rivoluzione e controrivoluzione in Germania. 9 K. MARX e F. ENGELS, Opere complete, Vol. V, p. 176. K. Manx, Note cronologiche, terzo quaderno.
LA RINASCITA 11
nazionale del popolo tedesco, — la Riforma, — non dette gli stessi risultati che in Inghilterra, per esempio, o in Olanda. La parte principale appartenne in questo movimento ai cavalieri degli strati inferiori, malcontenti del potere della Chiesa e dei principi,
e ai contadini schiacciati dai carichi feudali. I contadini si sollevarono energicamente contro la feudalità, combattendo per la causa nazionale del popolo tedesco, per la creazione di una Germania unita
e libera. L' insurrezione contadina fu il c punto culminante di tutto questo movimento rivoluzionario (Engels). Ma mentre in Inghilterra la borghesia si era messa alla testa del movimento, in Germania la c borghesia non era nè abbastanza forte, nè abbastanza sviluppata per poter raccogliere sotto le sue bandiere gli altri ceti in rivolta: i plebei delle città, la piccola' nobiltà e i contadini nelle campagne > . Non appoggiando la lotta dei contadini, i borghesi tradiscono la causa nazionale. Essi c tervengono direttamente contro i contadini. In pari tempo la rivoluzione religiosa borghese viene castrata al punto da fare il giuoco dei principi, ai quali essa
conferisce la funzione dirigente Approfittando
dell'appoggio della borghesia, i principi schiacciarono l' insurrezione contadina con barbara crudeltà, sterminando i contadini in massa, devastando regioni intiere, gettando il paese nella più grande miseria e le masse popolari in una disperazione profonda. Così la prima grande battaglia rivoluzionaria del popolo tedesco, terminò con la disfatta di quest'ultimo. I principi ne trassero profitto per impadronirsi dei beni e delle terre più ricche del clero e i contadini furono assoggettati a un doppio giogo. La potenza delle classi reazionarie si accrebbe, mentre le forze rivoluzionarie popolari per un lungo periodo di tempo furono esauste.
La guerra dei trent' anni tra il potere centrale dell' Impero tedesco e i piccoli. principati ebbe per effetto di devastare ancor più il paese, di ridurre in cenere città e villaggi, saccheggiati dalle truppe mercenarie di cui erano composti gli eserciti dei belligeranti. c Si era formata, — scrive Engels, — una classe di persone che vivéva della guerra e per la guerra... L'Europa centrale venne inondata da ogni sorta di condottieri che si servivano dei conflitti religiosi e politici come di pretesto per saccheggiare e devastare tutto il paese 8.
Il brigantaggio, il saccheggio e la violenza furono per i lanzichenecchi tedeschi metodi ordinari di guerra, del tutto legali, costituenti una specie di retribuzione supplementare dei loro servizi, e i signori tedeschi li incoraggiavano a questi misfatti, vedendo in essi un mezzo di migliorare la loro situazione finanziaria. Il sistema finì per penetrare di sè il militarismo tedesco, il quale si è fatto nei secoli una triste faina per i mostruosi atti di barbarie di cui è stato l autore. L' odierno vandalismo degli eserciti hitleriani ha fatto rivivere i lineamenti più odiosi e repugnanti dei lanzi dell'età media, esagerandone ancora la crudeltà e le infamie.
La disfatta del popolo tedesco nella guerra dei contadini e la devastazione del paese nella guerra dei trent' anni tolsero per secoli ogni energia ri-
K. MARX e F. ENGEis, Etudes philosophiques, p. 65. Paris 1935.
s F. ENGEIS. Note varie sulla Germania.
3 La nuova enciclopedia americana, Vol. IX, 1860 a Fan-
teria >, pag. 5.18. voluzionaria al popolo tedesco. La guerra dei trent' anni c finì per cancellare per duecento anni la Germania dal novero delle nazioni politicamente attive d' Europa > . La borghesia tedesca, perduta la fiducia nelle sue forze, s impregnò di spirito filisteo. c In Germania, — scriveva Engels, — il filisteo è il frutto di una rivoluzione abortita, e di una evoluzione interrotta e rientrata. La guerra dei trent'anni e il periodo che le è seguito gli hanno dato il carattere che gli è proprio e particolarmente pronunziato di poltroneria, strettezza, impotenza, inettitudine a far prova del minimo spirito di iniziativa. anche in quei campi dove tutti gli altri popoli hanno conosciuto un rapido sviluppo. Egli ha conservato questo carattere anche più tardi, quando la Germania è di nuovo stata presa nella corrente dello sviluppo storico
Questo sopravvento della reazione in conseguenza della disfatta del popolo nel primo suo tentativo di assolvere una funzione nazionale determinò in gran parte il carattere dello sviluppo ulteriore della Germania. La Prussia, uno degli Stati tedeschi più reazionari, diventò uno dei principali appoggi di tutta la reazione tedesca, l'inesrnazione di essa, ed è nella sua itoria che devono essere cercati i motivi della preponderanza delle classi reazionarie in tutta la successiva storia tedesca.
La Prussia : Stato reazionario
La guerra dei trent'anni aveva reso ancora più deboli i legami che univano i numerosi piccoli principati tedeschi. < Ognuno di questi mille principi era un monarca assoluto; da questi farabutti grossolani e ignoranti non ci si poteva attendere nessuna azione comune, ma solo dei capricci a sazietà... Il più infame dei loro delitti, però, era il fatto stesso della loro esistenza s °. Questo stato di sfacelo e di caos fu oltre ogni dire favorevole alla elevazione del reame prussiano brandeburghese. I principi prussiani, — gli Hohenzollern, — invece di portare un elemento di unità e di ordine nel caos tedesco, lo sfruttarono e sfruttarono nel loro interesse l'impotenza degli altri Stati tedeschi. c Ormai,—scriveva Marx,—questo Stato che non fa parte della Germania, (perchè tale è la Prussia nelle mani degli Hohenzollern), serve agli Hohenzollern come punto di appoggio per le loro usurpazioni nella Germania stessa s `. La Prussia, originariamente regione non tedesca, era infatti stata il campo d'azione dei Cavalieri dell' Ordine teutonico, chè vi avevano condotto delle guerre di sterminio contro la popolazione indigena, tanto che c alla fine del secolo XIII questo paese fiorente non era più che un deserto; al posto dei villaggi e dei campi non vi erano più che foreste e paludi ; e quanto agli abitanti, in parte erano stati sterminati, in parti rapiti con la forza, in parte costretti a emigrare in Lituania... Là dove gli abitanti non erano stati sterminati, < erano stati resi schiavi, e. Col saccheggio e con la violenza la Prussia venne trasformata in una colonia militare tedesca, e i Cavalieri teutonici tenta-
t K. MARX e F. ENGEIS, Etudes E. S. I., Paris, 1935.
= Lettera di F. Engels a Paul 7 F. ENoeia, Note varie sulfa < K. Maas, Polonia, Prussia e 6 K. MARX, Note cronologiche,
philosophiques, .peg. 113.
Ernst, 5 giugno 1890.
Germania.
Russia.
Quaderno primo.
12 LA RINASCITA
rono di estendere la loro espansione verso la Russia, fino a che, nel 1242, per opera di S. Alessandro Nievskii c questi mascalzoni vennero respinti al di là della frontiera russa ) (Marx), e in seguito, nel secolo XV, . schiacciati dai popoli slavi e dai lituani a Grünwald.
In seguito a queste sconfitte storiche dell'Ordine teutonico la Prussia' diventò Stato vassallo della Polonia ; i principi del Brandeburgo prestarono giuramento di fedeltà ai re polacchi, preparando però in pari tempo il distacco della Prussia per annetterla ai domini degli Hohenzollern. c E, unicamente corrompendo dei polacchi traditori della loro patria, sfruttando i favori di re polacchi e in qualità di rassalli della repubblica polacca a cui avevano prestato giuramento di vassallaggio che i principi del Brandeburgo hanno potuto impadronirsi del ducato di Prussia. In questo modo è nato il feudo Brandeburgo-Prussia ! ,.In uno scritto inedito intitolato : < 1 prussiani (le canafilie) , Marx smaschera e bolla il sistema di intrighi, di astuzie e di perfidie col quale gli Hohenzollern arrivarono ai loro fini. Nel 1648 il principe di Brandeburgo Federico Guglielmo sostenne Gian Casimiro per l' elezione al trono polacco ; in cambio la Prussia venne liberata da Gian Casimiro del legame di vassallaggio alla Polonia e passata al principe di Brandeburgo. Ciò non impedì a Federico Guglielmo di intendersi con la Svezia per la spartizione della Polonia. e Si sa, — scriveva Marx, — come il
grande elettore , (come se un ( elettore) potesse esser c grande a) ha tradito una prima volta la Polonia : alleato dapprima con la Polonia contro la Svezia, passa improvvisamente dalla parte della Sve-
zia per meglio saccheggiare la Polonia... , Con
gli stessi metodi l'erede dell'elettore, Federico III, comprò il titolo di re di Prussia col sangue dei suoi soldati, che vendette all'Imperatore d'Austria per le sue guerre dinastiche. c La storia mondiale—scriveva Marx,—non ha mai prodotto nulla di così miserabile come la storia della Prussia. La lunga storia della Francia, circa il modo come i re di nome divennero re di fatto, abbonda pure di piccole battaglie, tradimenti e intrighi. Ma si trattava in questo caso della storia dell'origine di una nazione... In Prussia, niente di simile ) s.
La storia della Prussia non fu la storia della formazione di una nazione, perche questo paese, sorto come colonia militare, conservò questo carattere per tutto il corso del suo sviluppo. La nobiltà prus-
siana, casta militare di c alta nascita obbligava i
suoi contadini a servir nell'esercito pur continuando a sfruttarli col sistema feudale, e non di altro si preoccupava che di far ricadere sui contadini stessi i fardelli fiscali e le spese della macchina militare. Lo Stato dava a questa casta un potere illimitato sui contadini, mentre l' accrescimento dell'•esercito contribuiva a renderli sempre più forti. Fu questa casta che, per avere un esercito di soldati docili, senz'anima, ciechi esecutori di qualsiasi ordine, introdusse nell'esercito. reclutato tra le masse di straccioni prodotte dalle stesse guerre devastatrici, il sistema del bastone. Appoggiandosi su questo esercito e su questi ufficiali, e su uno Stato specifica-
K. M.+Rx, Polonia, Prussia e Russia..
X Neue Rheinische Zeitung, n. 294. 10 maggio 1849.
3 K. MARX e F. ENGt:Is, Opere complete, parte 1. , vol. IV,
p. 487. mente militare, gli Hohenzollern furono in grado di attuare la loro politica di conquiste diretta principalmente contro la Germania stessa.
< Il piccolo margravio, — diceva Marx di Federico Guglielmo I,—che cercava di accrescere e con-solidare il suo potere indipendentemente dalla Stato tedesco e contro di esso. non poteva agire come una dinastia alla testa di una nazione, allo stesso modo di un re di Francia o d'Inghilterra. Per arrivare ai suoi fini doveva aver ricorso a ogni sorta di astuzie, e anche quando gli interessi brandebur-ghesi coincidevano con gli interessi tedeschi, essi. erano sempre 'applicati da un punto di vista strettamente brandeburghese e 'non tedesco, con dei mezzi brandeburghesi e non tedeschi e, di conseguenza, in modo tale che, qualunque fossero i vantaggi locali, recava pregiudizio agli interessi veri, generali e permanenti della Germania x `. La stessa politica venne continuata da Federico II, per conquistare territori tedeschi servendosi dell'appoggio di potenze straniere di cui si faceva lo strumento: c La lotta di Federico essendo diretta contro il potere tedesco e in pari tempo contro il capo titolare dell'Impero, egli fa appello a volta a volta con la stessa indifferenza prima ai francesi, poi ai russi, di cui si serve come di alleati >• X.
La politica di perfidia verso i suoi alleati e di-tradimento della Germania si manifestò particolarmente nella guerra di Federico II contro l'Austria e gli altri Stati tedeschi per la Slesia e nella guerra dei sette anni, in cui alla fine, battuto dai russi che arrivarono a occupare Berlino, egli fu salvato dal voltafaccia di Pietro III. c La storia mondiale,—dice Marx,—non conosce un altro re i cui scopi siano stati così meschini! Che cosa poteva essere di (grande > nei piani di un elettore di Brandeburgo, re per cortesia altrui, che agisce non a nome di una nazione, ma nell'interesse del suo patrimonio, che cerca .di arrotondare e ingrandire i suoi domini a carico dei territori della nazione... Trasformare il regno e mettersi alla sua testa era cosa molto al di sotto della sua ambizione 3. Tutta la politica interna di Federico 1I fu subordinata ai suoi scopi di conquista. Su. 16 milioni di talleri del suo bilancio, 13 erano spesi per l'esercito, i cui membri, secondo il giudizio di Scharnhorst, erano reclutati tra• c i vagabondi, gli ubriaconi, i ladri, i fannulloni e, in generale, i criminali di tutta'la Germania i,, o tra contadini servi e cittadini poveri arrolati per forza, con delle vere cacce all' uomo. c Fede-rico,—osservava •Engels,—ha posto le basi di quel pedantismo e di quell'allenamento brutale che da allora ha sempre distinto i prussiani. Egli li ha così preparati alla vergogna senza pari di Jena e Auerstaedt 4.
La politica di perfidia, di violenza e di usurpazione propria di Federico II si manifestò particolarmente nei riguardi della Polonia. In alleanza con lo zarismo russo, Federico partecipò al saccheggio e alla spartizione di questi paesi. I junker prussiani si comportarono nei territori polacchi come solo lo potevano i precursori degli odierni banditi hitleriani. c Dopo aver occupato le province limi-
K. MARX, I Prussiani (le canagliel.
r Ibid.
3 A id.
c La nuova enciclopedia americana, vol. IX, 1860 e Fan-
tena •, pag. 520.
trofé polacche pur mantenendo la pace con la re-pubblica,—scriveva Marx,—egli permise alla c sua gloriosa armata a dt applicare un sistema consistente nel fare la guerra con mezzi pacifici ,. Si abbandonò su larga scala al furto sistematico di cavalli, di denaro, di bestiame, di esseri umani, senza parlare degli eccessi dei mercenari prussiani
semiaffamati Dall'inizio del 1771, regioni in-
tiere della Polonia prussiana vengono invase dai mercenari prussiani che si abbandonano ad atti incredibili di saccheggio, a crudeltà, azioni obbro- briose e atroci di ogni genere. Queste canaglie affamate non si accontentano di saccheggiare di loro iniziativa o per ordine del governo. I villaggi sono in pari tempo tenuti a fornire secondo liste stabilite precedentemente, contingenti di donne, e queste vengono costrette a maritarsi con quegli odiosi soldati, con quelle vili canaglie di prussiani iz.
Nella prima spartizione della Polonia Federico II intervenne come alleato dello zarismo reazionario russo. c Nel tradimento commesso da Federico II contro la Germania e contro l'Europa in occasione della spartizione della Polonia, egli ha agito strettamente secondo la legge di sviluppo del suo dominio, .chiamato a far la parte di sciacallo trascinan-tesi dietro la Russia, ° Non soddisfatto della preda, Federico Guglielmo II, successore di Federico II, tramò un nuovo 'intrigo contro la Polonia, dando aiuto a Caterina II nella lotta contro questo paese
e ricevendone in cambio Thorn, Danzica e Posen. La germanizzazione di questi paesi si fece coi metodi tradizionali degli Hohenzollern. c La paterna benevolenza prussiana per i polacchi si manifestò prima di tutto con la confisca dei beni della corona e del clero... Avventurieri, favóriti delle amanti del re, creature di ministri, complici da tacitare vennero gratificati dei più ricchi e considerevoli domini del paese devastato. Così si impiantarono gli cin-teressi tedeschi > e la c proprietà fondiaria tedesca predominante tra i polacchi •. Infine, nel 1795, un nuovo pezzo di Polonia venne attribuito ai prussiani. c Così, -- scrive Marx, — lo Stato prussiano deve la sua esistenza alla decadenza della Polonia
e al tradimento di questo paese da parte degli Hohenzollern, che fino ad oggi nutrono contro di esso un odio inestinguibile di rinnegati » °..E nell'articolo c I prussiani (le canaglie) , aggiunge: (Le eccezionali bassezze della Prussia verso la Polonia derivano dal fatto che la Prussia è un servo' di- ventato padrone, e non può cancellare il ricordo del sub vecchio, stato se non con la bassezza ,.
In pari tempo Marx sottolinea con forza che i veri interessi della Germania nei confronti della Polonia non possono in nessun modo essere identificati con gli interessi • da predoni degli Hohenzollern. c La Germania non è la Prussia e la Prussia non è la Germania. Prussia è soltanto un appellativo diverso del dominio della casa di Hohenzol, lern sopra un amalgama di regioni tedesche e polacche, ed è facile comprendere che le condizioni sotto le quali la casa degli Hohenzollern mantiene soggetta una parte della Germania e della Polonia non sono per niente le condizioni di una Germania indipendente e potente , °.
1 Schizzo di articolo sulla Polonia (1863). ! K. MARI, I prussiani (le canaglie).
J Schizzo di articolo sulla Polonia (1863).
• Neue Rheinische Zeitunt, n. 285, 29 aprile 1849. a Schizzo di articolo sulla Polonia (1863).
• K. MARC, Polonia, Prussia e Russia.
Queste parole di Marx possono servire di epigrafe a tutta la storia della Prussia. L'avvento della Prussia non fu il processo di formazione di uno Stato nazionale, il processo di consolidamento di un popolo per risolvere i problemi della nazione; esso fu unicamente il processo di consolidamento della dinastia degli Hohenzollern ai danni del popolo tedesco e a prezzo di ogni sorta di meschinerie, bassezze e intrighi. c Piccole truffe, corruzione, subornazione diretta, corsa alle eredità,—scrive Marx,—è a queste cose abominevoli che si riduce la storia prussiana. Tutto ciò che vi è di inxeressante nella storia feudale,—conflitti tra sovrani e vassalli, mer-canteggiamenti con le città, ecc ,—tutto ciò si presenta qui in forma grottesca e caricaturale, perchè le città sono delle più fastidiose, i feudali dei mi- serabili mascalzoni, e il sovrano stesso una nullità... Oltre a ciò, nella lista dei governanti non si trovano che tre tipi caratteristici, i quali si succedono come la. notte al giorno, con delle irregolarità che riguardano 1' ordine di successione, ma non riguardano mai l'apparizione di un tipo nuovo: bigotto, caporale e buffone. Ciò che ha permesso allo Stato di mantenersi è stata la mediocrità, una contabilità molto esatta, nessun estremo, la pun-tualità..nell' applicazione dei regolamenti militari, una certa bassezza di carattere coltivata in casa e c gli statuti della chiesa >,. C'est dégoûtant .
Reazionario di sua natura, lo Stato prussiano.fu naturalmente una forza di_ repressione non solo in Germania, ma verso tutti i movimenti progressivi europei.
(Continua)
K MARX e F. ENGELS, Opere complete, parte 3", vol. II, p. 158.
 
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Testata/Serie/Edizione Rinascita | mensile ('44/'62) | ed. unica
Riferimento ISBD Rinascita : rassegna di politica e cultura italiana [rivista, 1944-1991]+++
Data pubblicazione Anno: 1944 Mese: 7
Numero 2
Titolo KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 2 - luglio


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