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tipologia: Analitici; Id: 1472860


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Titolo p. t., [recensione a] Benedetto Croce, Per la storia del comunismo in quanto realtà politica, Bari, Laterza, 1943-XXI
Riferimento diretto ad opera
p.t. {Togliatti, Palmiro}+++   recensione+++   Benedetto Croce, Per la storia del comunismo in quanto realtà politica, Bari, Laterza, 1943-XXI {Per la storia del comunismo in quanto realtà politica / Benedetto Croce}+++  
Responsabilità
p.t.+++
  • Togliatti, Palmiro ; Ercoli ; Correnti, Mario ; ente ; ente
  autore+++    
Rubrica od altra struttura ricorsiva
La battaglia delle idee [Rinascita - mensile]+++  
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Trascrizioni
Trascrizione Non markup - automatica:
La battaglia delle idee
BENónarro CROCE, Per la storia del comunismo in quanto
realtà politica. Bari, Laterza, 1943 - XXI.
Premetto che recensire questo scrittarello è cosa alquanto
penosa; ma non ostante ciò sentiamo dovere di farlo pro-
prio nel primo numero di questa nostra pubblicazione. E penoso che un uomo della fama di Benedetto Croce metta i lettori d'un suo lavoro nella condizione di dovergli ripetere le parole beffarde con le quali il massimo nostro poeta cavalleresco sentì accogliere l'opera sua. Quale altro giudizio ,però si può dare di questa raccolta di asserzioni esposte, sì, con molta boria e con molte pretese, ma cbe tuti al più inducono al sorriso chiunque abbia una conoscenza qualsiasi, non diciamo delle correnti moderne del pensiero politico e sociale, ma anche solo dei fatti principali della storia dell'ultimo cinquantennio? Non è possibile uña storia del comunismo 7 E perché ? Prima di tutto è possibilissimo, — anche se Bernstein e Kautski non ci riuscirono, il che non prova proprio niente, perchè -il primo non fu un marxista e il secondo anche nei suoi tempi migliori fu un pedante che del marxismo possedette la lettera ma non assorbì lo spirito vitale, — scrivere una storia delle affermazioni utopistiche dell' ideale di una società di c liberi ed eguali s. Ognunà di queste affermazioni, infatti, è legata, in modo più o meno diretto, a un movimento di forze reali, cioe è legata a uno sviluppo, di cui è legittimo si possa fare la storia. La cosa é così vera che le utopie comuniste e socialiste modificano il loro contenuto quanto più ci si avvicina al periodo del dominio della borghesia, dell'organizzazione, della grande industria e dell'avvento del proletariato. Se poi arriviamo a questo periodo, la storia del comunismo tende a identificarsi con la storia stessa della società moderna, poichè l' ideologia comunista diventa l' ideologia dominante della classe operaia, e come movimento reale il comunismo assume la sua forma ben definita di movimento cha tende a superare le contraddizioni interne e il caos della società capitalistica mediante la soppressione della proprietà privata dei grandi mezyi di produzione e di scambio. Curiosissima poi e la contraddizione in cui cade l'autore, quando prima irride ai tentativi di costruire piani di una società comunista al di fuori della realtà, e quindi vorrebbe trovare una prova della pretesa inconsistenza del comunismo critico marxista proprio nel fatto che Carlo Marx non pensb mai a costruire e servire belli e pronti piani di questo genere. Ma ancora più curiosi sono gli altri, non oserei dire argomenti, ma travisamenti di cose, di fatti e di pensieri, che egli mette a fondamento della sua argomentazione. Che day-
vero nell'Italia del 1943 la gente non si fosse accorta che c lo stabilimento del proletariato s, non solo è stato possibile in un paese, ma che è proprio in questo paese, e non in quelli di putrefatto liberalismo sfociato infine nel fascismo, che si à sviluppata a una forma mentale e culturale • superiore s, cioè si è sviluppata una civiltà che non ha permesso sorgesse- del suo seno il fascismo, anzi, è all'avanguardia della lotta per schiacciarlo nel mondo. intiero? Perchè l'autore non confronta le rivendicazioni formulate dai classici del comunismo critico all' inizio del movimento, con le realizzazioni sovietiche (e perchè servirsi di sospettissime fonti inglesi e americane per giudicare 1' Unione sovietica, quando sono a tutti accessibili le fonti sovietiche?), per convincersi che si tratta proprio, in condizioni storiche che concretamente nessuno poteva prevedere, dell'affermqzione e del trionfo di quel movimento? Po-vero Benedetto Croce, costretto a sentirsi ripetere la storiella dello zoologo che posto davanti alla giraffe vivente, e poichè le forme di quell'animale non corrispondevano agli schemi suoi cervellotici, si ritirò sdegnato esclamando : — Sostengo che questo animale non può esistere I La società socialista che oggi esiste nell'Unione sovietica fornisce precisamente la prova che il superamento non già di ogni contraddizione in un'as-surds e impossibile uniformità di sentimenti, di concetti e di bisogni, ma semplicemente' il superamento delle contraddizioni interne che generano l'anarchia del mondo capitalistico e lo spingono allo sfacelo materiale e morale (e valga l'esempio di questa guerra e quello, fra tutti, della nostra. Italia disgraziata I), crea il terreno sul quale l'umanità fa un altro grandioso salto in avanti, differenziando e soddisfacendo in modo più adeguato i suoi bisogni, arricchendo di nuovi motivi la sua vita sentimentale, infondendo un contenuto più alto ai sentimenti eterni che legano l'uomo, per esempio, alla sua terra e alla civiltà di cui e•figlio, alla famiglia che egli liberamente si forma, e ai suói compagni di lavoro, di sofferenze e di lotta per la costruzione di un mondo nuovo, — creando insomma, per concedere alla terminologia dell' autore, una forma più elevata di libertà. Il a conato nel vuoto s è quello di chi argomenta. fuori della realtà e fuori della storia, aridamente rimestando sofismi e luoghi comuni di cui e la realtà e la storia già si sono incaricate di fare piazza pulita. Benedetto Croce ha avuto, come campione della lotta contro il marxismo, una curiosa situazione di privilegio, nel corso degli ultimi venti ;nni. Egli ha tenuto cattedra di questa materia, istituendosi così tra lui e il fascismo un aperta collaborazione, prezzo della facoltà che gli fu concessa di arrischiare ogni tanto una timida
frecciolina contro il regime. L'aver accettato questa funzione, mentre noi eravamo forzatamente assenti e muti, o perche al bando del paese o perché perseguitati fino alla morte dei nostri migliori, è una macchia di ordine morale che non gli possiamo perdonare e ch' egli non riuscirà a cancellare. Quando il contraddittore è mosso a tacere dalla violenza, cioè in regime di e monopolio s — come fu quello in cui la predicazione an-timarxista crociana si svolse all'ombra del littorio. — si possono però far circolare assai facilmente merci avariate, come sono le stantie e stucchevoli argomentazioni di questo scritto. Ma il monopolio, oggi, non esiste più. Il fascismo è crollato,
e noi siamo qui, comunisti e socialisti, vivi e vitali, con le nostre basi solide in seno alla classe operaia, con la nostra ideologia uscita trionfante dalla prova di un secolo di sviluppi
e lotte reali, e con la volontà ferma di guidare tutto il popolo a trarre dall'esperienza tragica del fascismo tutte le conseguenze necessarie. Non lasceremo più andare in giro merci avariate, senza fare il necessario per mettere a nudo l' inganno.
p. t.
 
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in: Catalogo KBD Periodici; Id: 30832+++
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Area unica
Testata/Serie/Edizione Rinascita | mensile ('44/'62) | ed. unica
Riferimento ISBD Rinascita : rassegna di politica e cultura italiana [rivista, 1944-1991]+++
Data pubblicazione Anno: 1944 Mese: 6
Numero 1
Titolo KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 1 - giugno


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