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tipologia: Analitici; Id: 1472844


Area del titolo e responsabilità
Tipologia Periodico
Titolo Mario Montagnana, Il maresciallo Giuseppe Stalin
Riferimento diretto ad opera
Mario Montagnana {Montagnana, Mario}+++   in onore di+++   maresciallo Stalin {Stalin, Joseph}+++  
Responsabilità
Mario Montagnana+++
  • Montagnana, Mario ; ente ; ente
  autore+++    
Area della trascrizione e della traduzione metatestuale
Trascrizioni
Trascrizione Non markup - automatica:
LA RINASCITA 11
II Maresciallo
Giuseppe. Stalin
Un nome riempie in questo momento il mondo, un nome che sarà ripetuto nell'avvenire, nei decenni
e nei secoli, con ammirazione, con affetto, con entusiasmo, da un estremo all'altro della terra, da tutti i popoli, — il nome di Giuseppe Stalin.
Infelici ,quei combattenti che non possonq marciare, senaa un dubbio e senza una vacil)azione, verso i più gravi rischi e verso i più duri sacrifici, con la certezza di essere guidati da un uomo del quale-, per anni ed anni, gli avvenimenti hanno dimostrato la fedeltà al proprio ideale, la capacità, il genio ! In questo momento, proletari e borghesi, rivoluzionari e conservatori, amici e nemici, con gioia o con rabbia, con amore o con odio, riconoscono, tutti, in Giuseppe Stalin uno dei più grandi uomini della storia, l' uomo che più di ogni altro ha contribuito e contribuisce alla vittoria della civiltà sulla barbarie, della luce sulle tenebre, degli uomini sulle belve. Domani, quando la civiltà, la luce, gli nomini avranno vinto per sempre, Stalin sarà, per sempre, il maggior simbolo, la più alta espressione di questa vittoria.
Che orgoglio per noi, proletari ; che orgoglio per noi rivoluzionari di tutti i paesi, il poter affermare : abbiamo creduto in lui, nel suo partito e nel suo popolo, e non lo abbiamo taciuto, quando la voce dei suoi innumerevoli nemici copriva, nei giornali
e nei libri, dalle tribune e dalle radio, qualsiasi altra voce. Abbiamo creduto in lui, e lo abbiamo gridato ben forte, quando pronunciare il suo nome con simpatia e con affetto significava affrontare il disprezzo e l' isolamento, il carcere e l'esilio. Abbiamo creduto in lui, e la nostra fede non è stata delusa. Abbiamo creduto in lui, nell' isolamento
e nella miseria, nell'esilio e nel carcere, per anni
e per lustri, ed ora, nella tempesta che scuote il mondo, nell' uragano che sconvolge la terra, milioni
e milioni di esseri vedono in lui, come noi tutfi, la maggior garanzia della vittoria, la maggior garanzia che l'avvenire compenserà le sofferenze del presente e che. dal sangue e dalle rovine, sorgerà un mondo più giusto, più bello, più felice.
Non è solo in questa guerra che le qualità eccezionali, che il genio di Giuseppe Stalin si sono rivelati.
La sua attività, immensa e decisiva, in questa guerra non è, per così dire, 'che la continuazione logica e naturale di tutta la sua attività di rivoluzionario, di marxi,sla, dal giorno in cui; 45 anni or sono, egli iniziò la sua vita di combattente nelle file dei primi gruppi socialisti della sua Georgia nativa.
La sua azione, come dirigente, nel Partito socialista operaio della Georgia ; la sua partecipazione nella rivoluzione del 1905 ; i suoi scritti politici e teorici dello stesso periodo ; le persecuzioni di cui egli fu vittima fin dall'adolescenza, e le sue numerose, audacissime fughe dalla .lantana, deserta Siberia ; la sua opera infaticabile per costruire •e ricostruire il movimento rivoluzionario e per mantenerlo immune da ogni infiltrazione antimarxista nei cupi anni della reazione zarista ; tutte queste e le malte altre attività giovanili di Giuseppe Stalin sa-
rebbero state sufficienti per fare di lui un gran capo della classe operaia.
Ma è soprattutto dopo la pubblicazione del suo studio — il più profondo, il più esauriente, il migliore che sia stato scritto finora — sopra ( La questione nazionale ,; dopo i suoi primi contatti con Lenin (che lo chiamava allora c un maraviglioso georgiano ,) e dopo la sua inclusione nel Comitato Centrale del Partito bolscevico — 31 anno or sono—che la personalità di Stalin passa al primo piano, eome dirigente del partito all'interno del paese, in tutta la Russia.
Durante i moltissimi anni in cui Stalin militò e lavorò sotto la direzione di Lenin, non vi ebbe mai, tra di loro, la benchè minima divergenza politica. Da quando Lenin conobbe Stalin, questi fu sempre il più fedele, il più capace, il miglior collaboratore del capo della Rivoluzione russa.
Fu Stalin infatti che diresse il partito, sotto la guida di Lenin, nel periodo in cui Lenin fu obbligato a vivere illegalmente dopo le giernate del luglio 1917. Fu Stalin che diresse il Comitato militare rivoluzionario ohe organizzò e fece trionfare l'insurrezione nei giorni d'Ottobre e che, dopo quei giorni, venne chiamato ad occupare il pasto — eccezionalmente importante e di enorme responsabilità nella nuova Russia sovietica — di Commissario delle Nazionalità, nel primo Commissariato del Popolo presieduto da Lenin. Fu Stalin quegli che Lenin inviava, durante i tre anni di guerra civile e di guerra contro il mondo della reazione capitalista coalizzato, nei punti del fronte dove la situazione appariva più grave, al sud e al nord, all'est e all'ovest, per eliminare i traditori e gli incapaci, per imporre le sue geniali concezioni politiche e militari, strategiche e tattiche, e per assicurare, ovunque,
12 LA RINASCITA
la vittoria dell'Esercitq rosso. Fu Stalin, infine, il Segretario generale del) Partito bolscevico quando ancora Lenin era vivente, e il .braccio destro di Lenin nella soluzione di tutti i gravi problemi che si presentavano in quegli anni terribili.
I nemici di Stalin fingevano di ignorare tutto questo, ma tutto questo era ben conosciuto dai comunisti, dagli operai, dai lavoratori di tutto il mondo.
E quando la malattia e la morte ci tolsero per sempre Lenin, immediatamente i bolscevichi, gli operai, i lavoratori dell' Unione Sovietica, così come i comunisti, gli operai e i lavoratori di tutti i paesi riconobbero in Stalin l'uomo, l'unico uomo che poteva sostituire pienamente il caro e grande capo scómparso.
Giuseppe Stalin rappresenta, in sè stesso e nella sua opera, la più alta prova dei valore inestimabile e della assoluta superiorità della teoria marxista-leninista su qualsiasi" altra teoria filosofica, politica e sociale.
c La teoria marxista-leninista non è un dogma, ma una guida per l'azione v. Grazie a questa guida Giuseppe Stalin potè prevedere, preparare e realizzare la sua opera grandiosa, la sua opera decisiva per le sorti dell'Unione Sovietica e del mondo.
Chi esamina con attenzione gli scritti, i discorsi e gli atti di Giuseppe Stalin in questi ultimi venti anni non può non rimanere stupefatto dalla forza di previsione che essi rivelano.
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. ed il mondo se Stalin non avesse lottato, durante molti anni, con un 'ardore e una tenacia bolsceviche — fino a schiacciarli e a eliminarli per sempre — contro i traditori trotzkisti e i destristi che tentavano di portare all' interno del partito la ideologia e la politica delle classi nemiche, di indebolire il potere sovietico e di impedire la vittoria della politica stalinista tendente a preparare, fin d' allora, le premesse e le basi delle attuali vittorie ?
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. e il mondo se Stalin non avesse dimostrato, nella teoria e nella pratica, lottando accanitamente contro i traditori trotzkisti e i destristi, la giustezza della tesi leninista circa la possibilità di costruire il socialismo nell'Unione Sovietica, anche nel caso di un ritardo della rivoluzione proletaria negli altri paesi ?
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. e il mondo se Stalin non avesse convinto gli operai e tutto il popolo sovietico della necessità di fare i più grandi sforzi e i maggiori sacrifici per trasformare rapidamente, in pochi anni, attraverso la realizzazione grandiosa dei piani quinquennali staliniani, la vec• chia Russia, povera, arretrata, quasi senza industria, in uno dei paesi più avanzati e industrializzati del mondo ?
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. e il mondo se Stalin non avesse previsto la necessità di creare una seconda potentissima base dell' industria pesante al di là degli Urali, nel cuore stesso dell'Asia, o se non avesse lottato per sviluppare con un ritmo rapidissimo l'agricoltura sovietica, facendo di essa, attraverso allo sviluppo delle grandi aziende agricole
collettive, l'agricoltura più progredita del mondo?
Che sarebbero oggi i' U.R.S.S. e il mondo se, Stalin, îl Partito bolscevico e lo Stato sovietico non avessero schiacciato con una mano di ferro, nel 1935-38, la banda di agenti della c quinta colonna , che voleva vendere la patria ai suoi peggiori
nemici ?
Che sarebbero oggi l' U.R.S.S. e il mondo se Stalin non avesse riconosciuto e sottolineato che c il rafforzamento dell'Esercito Rosso e il suo perfezionamento sono uno dei compiti essenziali ,, e se con una politica audace, abile ed agile egli non avesse operato, sul terreno politico, diplomatico e militare in modo da difendere sino all' ultimo la pace, da ritardare il momento della vile aggressione tedesca al paese del socialismo e da trovarsi, nel momento in cui questa si realizzò, in condizione di poter resistere vittoriosamente alle enormi forze degli eserciti nazisti e, in un secondo tempo, di sconfiggerli ?
Che sarebbero oggi, infine, .1'U.R.S.S. e íl mondo se Stalin, con il suo esempio e con la sua opera di capo internazionalista non avesse contribuito, in modo decisivo, a sviluppare negli operai e nei lavoratori di tutto• il mondo l'amore per la libertà, l'odio contro i tiranni e gli oppressori e l'affetto verso il paese del socialismo
Vi è qualcosa che può sembrare quasi inspiegabile in tutta l'opera di Stalin per chi, non essendo marxista, la esamini riel suo complesso e in tutti i suoi particolari. Ma per noi marxisti non vi è in questo nulla di soprannaturale e nulla di inspiegabile. La spiegazione consiste, semplicemente, nel fatto che Stalin è la più alta espressione della classe più avanzata della società attuale e che egli possiede, Meglio che ogni altro, la teoria marxista-leninista nel senso che ha saputo, c far propria la sostanza di questa teoria e imparar a servirsene per la direzione della lotta di classe del proletariato ,; nel senso che egli ha saputo c arricchire questa teoria della nuova esperienza del movimento operaio, arricchirla di nuove tesi e conclusioni, svilup-parla e farla progredire senza esitazioni e, ispiran-dòsi alla sostauza della teoria, sostituire alcune sue tesi e conclusioni invecchiate con nuove tesi e conclusioni conformi alla nuova situazione storica ».
« La forza della teoria marxista - leninista — infatti — sta in ciò che essa permette ai partito di orientarsi in una data situazione, di comprendere l'intimo legame degli avvenimenti e di discernere non solo come e in quale direzione si sviluppano gli avvenimenti oggi, ma anche come e in quale direzione si svolgeranno in futuro
Questo spiega perchè Stalin, organizzatore e capo del Partito bolscevico e della grande Rivoluzione socialista d'Ottobre, fondatore dello Stato sovietico, teorico e realizzatore dell' opera gigantesca di costruzione della società socialista, si è rivelato al mondo ammirato come il più grande capo militare dei tempi nostri, come l'uomo che ha saputo, non soltanto determinare in modo esatto le condizioni del successo in una grande guerra moderna, ma guidare concretamente l'Esercito rosso, attraverso una resistenza eroica prima e poi attraverso una serie di operazioni offensive genialmente concepite e realizzate, a fare ciò che sinora non era ancora mai stato fatto, cioè a sconfiggere e spingere sull'orlo dell'abisso, con le sole proprie forze, la più grande potenza militarista e aggressiva d'Europa, la Germania hitleriana.
Si rileggano i principi della strategia marxista e leninista, come Stalin stesso li ha formulati :
Primo : concentrare' contro il punto più vulnerabile del nemico le forze principali nel momento decisivo ,.
Secondo : scegliere bene il momento decisivo
i Terzo: portare alla pratica con fermezza l'orientamento adottaio, al di sopra di tutte e di ognuna delle difficoltà e complicazioni che si interpongano nel cammino verso il fine perseguito '.
i Quarto : saper manovrare con le riserve in vista di una saggia ritirata, quando il nemico è forte, quando la ritirata è inevitabile, quando si sa in anticipo che è svantaggioso accettare il combattimento che intende imporre l'avversario, quando, tenendo in conto i rapporti di forza esistenti, la ritirata si converte per l'avanguardia nell'unico mezzo di evitare il colpo e di conservare le riserve al proprio lato. Il fine di questa strategia consiste nel guadagnar. tempo, demoralizzare l'avversario ed accumulare forze per poi passare all'offensiva ,.
Non vi è forse in queste parole quasi un riassunto di tutta la strategia stalinista durante questi mesi di guerra contro un nemico eccezionalmente forte, contro un nemico che molti consideravano invincibile ?
Tuttavia queste parole non vennero scritte durante questa guerra, nè alla sua vigilia, ma furono pronunciate da Stalin 19 anni or sono, all' inizio dell' aprile 1924, parlando della strategia e della tattica come scienza della direzione della lotta di classe dei proletariato.
Non è dunque un caso che il più grande stratega di questa guerra sia. — come lo riconoscono tutti i capi militari della coalizione antihitleriana—il bolscevico Giuseppe Stalin. 11 trionfo a cui egli ha portato i popoli dell'Unione Sovietica e l'Esercito rosso è il trionfo del marxismo, della dottrina più avanzata e progressiva che l'umanità abbia elaborato nella sua lotta per la libertà, la verità, la giustizia.
Perchè egli riunisce in sè le più alte qualità di capo militare e di capo politico proletario; perchè tutta la sua vita è un esempio luminoso di devozione illimitata alla causa, non solo della classe operaia e del popolo .sovietico, ma di tutti i popoli del mondo, -- i popoli di tutto il 'mondo vedono in Giuseppe Stalin la massima garanzia che le loro speranze e le loro aspirazioni troveranno, nella vittoria e nella pace, una realizzazione completa e de- finitiva.
Perchè in questa guerra la personalità di Giuseppe Stalin supera qualsiasi altra personalità, anche la più prominente, i combattenti antihitleriani e antifascisti di tutti i paesi possono lottare, e lottano, non 'solo con la certezza di combattere per una causa sacra, ma con la certezza che questa causa non può non trionfare.
MARIO MONTAGNANA
 
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in: Catalogo KBD Periodici; Id: 30832+++
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Area unica
Testata/Serie/Edizione Rinascita | mensile ('44/'62) | ed. unica
Riferimento ISBD Rinascita : rassegna di politica e cultura italiana [rivista, 1944-1991]+++
Data pubblicazione Anno: 1944 Mese: 6
Numero 1
Titolo KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 1 - giugno


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