Area della rappresentazione (voci citate di personaggi,luoghi,fonti,epoche e fatti storici,correnti di pensiero,extra)Nome da authority file (CPF e personaggi) | |
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Area della trascrizione e della traduzione metatestualeTrascrizioni | Trascrizione Non markup - manuale o riveduta: Inviato da una zona di guerriglia dell'America Latina Un messaggio di Guevara diffuso all'Avana Il testo pubblicato dal Comitato della Conferenza Tricontinentale Dal nostro corrispondente L'AVANA, 17. Un messaggio di Ernesto Guevara alla Conferenza Tricontinentale, unito a sue fotografie recenti (un binocolo e un mitra appeso per la cinghia alla spalla), tutto questo accuratamente stampato su carta patinata in un opuscolo di ventisei pagine dalla copertina rossa, è stato solennemente consegnato oggi ai giornalisti durante una conferenza stampa convocata improvvisamente dalla segreteria generale della Conferenza, al quarto piano dell'albergo Habana Rivera. Il messaggio di Guevara è un appello alla lotta ad oltranza contro l'imperialismo USA nell'America Latina. Il messaggio rivela, in tutto il suo contenuto, la netta consapevolezza di un'azione che si stava organizzando su scala continentale e che ora è manifesta soprattutto attraverso gli inizi di una solida attività di guerriglia in Bolivia, che si aggiunge a quelle già in corso in Guatemala, nella Colombia e nel Venezuela. Il segretario della OSPAAAL (la organizzazione permanente della Conferenza tricontinentale), Osmani Cienfuegos ha detto che questo messaggio avrebbe dovuto apparire in forma di articolo sul prossimo numero della rivista Tricontinentale che uscirà nel giugno prossimo. Dati gli sviluppi della situazione latinoamericana però, si è ritenuto opportuno divulgarlo in anticipo. Le fotografie che illustrano il testo mostrano Guevara mentre si fa sbarbare, probabilmente a Cuba, prima di partire, poi Guevara con la camicia bianca e la cravatta a pallini e il sigaro, accuratamente sbarbato, probabilmente pronto per partire e quasi irriconoscibile; quindi di nuovo Guevara barbuto al lavoro in un accampamento, e infine la foto di Guevara armato in un bosco. LA premessa editoriale sottolinea che la OSPPAAAL ha deciso di pubblicare l'importante messaggio inviato da Guevara soprattutto per la denuncia energica che esso contiene della politica adottata dagli USA di inviare i soldati nordamericani a reprimere i movimenti di liberazione in qualsiasi parte del mondo e per «il vigoroso appello con il quale esorta i popoli a dare una adeguata risposta a questa criminale politica». Nel suo lungo messaggio Guevara prende in esame l'intera situazione mondiale e ripropone all'attenzione del movimento operaio e rivoluzionario alcune sue posizioni che già hanno suscitato vivaci polemiche soprattutto tra i partiti comunisti dell'America latina. Guevara considera che vi è una falsa e misera pace nel mondo e giudica con amarezza quella che egli chiama la tragica solitudine del Vietnam. In una panoramica mondiale, Guevara, vede l'Europa in preda a problemi che certamente si acutizzeranno, ma che presentano soluzioni diverse da quelle dei popoli dipendenti ed economicamente arretrati. Vede l'Asia in preda a conflitti esplosivi, dato che per gli USA esiste un interesse strategico fondamentale nell'accerchiamento militare della Cina e la ambizione dei suoi capitali di penetrare nei grandi mercati che tuttora non domina. Vede in Africa un facile terreno di riconquista neocolonialista come terreno di riserva a lunga scadenza. Qui, egli dice, una nuova epoca comincerà solo quando le masse negre sudafricane o rodesiane daranno inizio alla loro autentica lotta rivoluzionaria. In America Latina «quasi tutti i paesi — afferma Guevara — sono maturi per una lotta di tipo tale che per risultare vittoriosa non può accontentarsi di meno che della instaurazione di un governo di tipo socialista». Ribadita la sua convinzione che la lotta nell'America Latina assumerà dimensioni continentali, Guevara afferma che ci si deve attendere una lotta dura e crudele nella quale il meccanismo della repressione obbligherà gli Stati Uniti ad inviare sempre più numerosi consiglieri militari ed infine soldati propri come è accaduto nel Vietnam. Come tattica Guevara preconizza quella di costringere il nemico ad uscire dal suo ambiente naturale e combattere laddove le sue abitudini si scontrino con la realtà- Invita a non sottovalutare i mezzi e le capacità del soldato americano, ma a considerare la sua totale mancanza di motivazioni ideologiche e la possibilità di minare il suo morale. Guevara conclude il suo messaggio con un accenno alle divergenze attuali ed afferma che è ora di superare i contrasti per porre tutte le forze rivoluzionarie al servizio della lotta contro l'imperialismo USA. Saverio Tutino | | Trascrizione secondaria non visualizzabile dall'utente | | Trascrizione secondaria non visualizzabile dall'utente | |
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