→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: CORPUS OGGETTOdisattiva filtro SMOG

Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

Nodo relativo all'oggetto istanziato

NB: le impostazioni di visualizzazione modificabili nel pannello di preferenze utente hanno determinato un albero che comprende, limitatamente alle prime 100 relazioni, esclusivamente i nodi direttamente ascendenti ed eventuali nodi discendenti più prossimi. Click su + per l'intero contenuto di un nodo.

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

tipologia: Analitici; Id: 1465436


Area del titolo e responsabilità
Tipologia Periodico
Titolo Leoncarlo Settimelli, Cuba canta Bella Ciao
Responsabilità
Settimelli, Leoncarlo+++
  • ente ; ente
  autore+++    
Area della rappresentazione (voci citate di personaggi,luoghi,fonti,epoche e fatti storici,correnti di pensiero,extra)
Nome da authority file (CPF e personaggi)
Guevara, Ernesto detto il Che+++    
Castro Ruz, Fidel Alejandro+++   Corpo del testo:citato+++   
Della Mea, Ivan+++   Corpo del testo:citato+++   
Viglietti, Daniel+++   Corpo del testo:citato+++   
Zitarrosa, Alfredo+++   Corpo del testo:citato+++   
Gonzales, José+++   Corpo del testo:citato+++   
Kerr, Sandra+++   Corpo del testo:citato+++   
Dane, Barbara+++   Corpo del testo:citato+++   
Lester, Julius+++   Corpo del testo:citato+++   
Marti, Jesus+++   Corpo del testo:citato+++   
Pueblo, Carlos+++   Corpo del testo:citato+++   
Gran Tiena, Alia+++   Corpo del testo:citato+++   
Area della trascrizione e della traduzione metatestuale
Trascrizioni
Trascrizione Non markup - automatica:
Incontro internazionale sulla canzone di protesta
Cuba canta
«Bella
ciao»
Trentacinque cantanti di sedici
paesi all'Avana
Nostro servizio
DI RITORNO DA CUBA,
agosto.
E' finita tosi: sul e Britannia s che ci riportava in Europa, una delegazione di maestri cubani, in viaggio verso Mosca, hanno ballato per tutta la notte, alternando le conghe all'inno nazionale. Cuba que linda es Cuba (intonato in prima persona dalla florida hostess) alla Guantanamera. Fi• no a quando non hanno scoperto la delegazione italiana e l'hanno obbligata a ripetere per la centesima (e forse più) volta Bella ciao, la canzone che ha conosciuto a Cuba un successo davvero travolgente. Per un mese, i contadini di Santiago, i giovani studenti di Minas de Frio, i tecnici della televisione, il pubblico dell'Avana, i villeggianti di Varadero non hanno chiesto che Bella ciao. E si rinnovava, ogni volta, il rito di cantare tutti insieme, delegazione italiana (Ivan Della Mea, Elena Morandi, Giovanna Marini e il sottoscritto) e pubblico cubano, la storia della ragazza che si fa partigiana e che chiede un fiore per la sua tomba. Non è certo la canzone più bella della Resistenza italiana, eppure quel suo scandire e Bella ciao, bella ciao D. battendo le mani, diventa un linguaggio internazianate, universale.
Tanto più che questa canzone è assai conosciuta a Cuba dove, secondo molti compagni, è stata importata dal Sud America. Per molti altri la canzone viene dalla Spagna, dove sarebbe stata cantata durante la guerra. Il mistero sull'origine e l'area di diffusione di Bella ciao. insomma, continua ad essere sempre più fitto. Nell'America Latina la canta-
no con queste parole:
Il mio desiderio
è continuare a lottare
per la falce
ed il martello
e poi: e E se io muoio / nel combattere / bella ciao, bella ciao, bella ciao / prendi nella tua mano / il mio fucile. / Son comunista / per la vita / e da comunista / voglio morir s. Dicono che in Bolivia la intonino i guerrilleros del e Che Guevara.
Diciotto giorni doveva durare l'Encuentro organizzato dalla Casa de las Americas, un istituto internazionale che tra i suoi compiti istituzionali si è addossato quest'anno il peso di una manifestazione che ha riunito gli esponenti di sedici paesi, quattro continenti, per un totale di 35 cantanti: Quin-tin Cabrera, Yamandù Palacios, Daniel Viglietti, Los Oli-marenos. Alfredo Zitarrosa, Ramón Velasquez, Carlos Molina. Anibal Sampayo per lo Uruguay, certo il paese più rappresentato: Celia Biren-baum, Manuel Oscar Matus, Redo!fo Mederos, Ramón Ayala per l'Argentina; Los Guaranies per il Paraguay; Nicomedes Santa Cruz per il Perù: Angel e Isabel Parra e Rolando Alarcàn per il Cile; Oscar Chavez e José Gonzales per il Messico: Jean Lewis per l'Australia; Onema D'Jamba Pascal per il Congo: Claude Vinci per la Francia; Louis Cilia per il Portogallo; Gerry Woolf per la Repubblica Democratica Tedesca; Raimòn per la Spagna; Ewan Mc Coll. Peggy Seeger. Sandra Kerr, Terry Yarnell e John Faulkner per la Gran Bretagna; Barbara Dane e Julius Lester per gli Stati Uniti, Marth Jesu-Claud, El Híl jero e Carlos Pueblo per Cuba. Degli italiani abbiamo gid detto. Diciotto giorni. dunque. Ma in realtd l'attivitd e l'impegno dei cantanti (e degli organizzatori) si è protratto — tra registrazioni. spettacoli. special televisivi. trasmissioni radiofoniche. dibattito — per un mese. Accadeva ogni giorno che un istituto o una scuola di agricoltura, un ospedale o una fabbrica, -hiedes-sero la visita di una delegazione e reclamassero ai concerto.
Ma un mese eccitante. fatto di incontri, di viaggi lung;ti e
massacranti verso le nuove realtà cubane (la scuola di Minas de Frio; il nuovo com-
plesso agricolo di Gran Tierra; l'Isola dei Pini, quella che
Fidel intende proclamare e la
prima regione comunista di Cuba s). di discussioni con i
delegati della Organizzazione
di solidarietà latino americana (OLAS), di fraterni scambi di idee eon Fidel Castro, Abbiamo visto Cuba non come turi-
sti. bensì come protagonisti. Alla Gran Tierra, nella punta estrema dell'isola, ad Oriente, dove da pochi mesi sono state aperte le strade, ci siamo arrivati dopo cinque ore di pullman (la e guagua s) e sette di camion scoperto. La polvere ci aveva invecchiati tutti di dieci anni. A notte, Fidc.t Castro ha voluto conversare con i delegati della Cancion Protesta. Ila ascoltato una canzone su Guevara, poi ha detto: a E' più diretta ed efficace di un comizio a.
A Minas de Frio ci accolgono frotte di ragazzi e ragazze, bianchi, neri e mulatti, ¡estoni ed entusiasti. Vogliono una presentazione pubblica dei cantanti, salutano ogni nome, ogni paese, con grida prolungate, festeggiano tutti con i loro cori ritmici, e Bombero! Bombero! s e battono le mani, e vogliono ancora canzoni. Bella ciao diventa un coro di migliaia e migliaia di voci.
Fidel Castro aveva cominciato a salutare i delegati della Cancion Protesta (che insieme con quelli della OLAS e del Salon de Mayo costituivano un piccolo esercito) fino dal vibrante 26 luglio, a Santiago. Poi aveva ripetuto un ringraziamento alla Gran Tierra. Ma se al Salon de Mayo era stato di persona e alla OLAS era di casa, non gli era riuscito ancora di sentire un concerto di canzoni. Aveva mandato a dire che se ne lamentava. Ce lo disse anche al ricevimento al Palazzo del Governo, mentre in testa aveva un cappellone infilatogli dalle compagne del coro vietnamita, nella destra un bicchiere di rum e nella sinistra l'immancabile sigaro: e Vorrei proprio sentirvi s. e Domani saremo all'Isola dei Pini s. e AI-lora domani non mancherò...
Arrivd che stava cantando Daniel Viglietti, Uruguay. Quando il grosso elicottero a reazione sorvolò lo spiazzo accanto aI bacino e Vietnam eroico s, che doveva ancora essere inaugurato, il concerto andò a monte. Tutti corsero verso di lui. Ma Castro scese, sedette in prima fila e volle che il concerto continuasse. Ascoltò Yankee go home e poi. su Bella ciao. borbottò le parole italiane. Aspettò che Faustino Pérez, già combattente sulla Sierra e ora presidente dello istituto idraulico, tenesse il suo lungo e specializzato discorso (che poi de fini e idraulico-internazionalista s), prese la parola e polemizzò con i giovani che si erano risentiti della definizione di e Isola dei pini s al posto di e Isola della gioventù s (fu una delle tante occasioni in cui Fidel Castro accanto ai toni umoristici ed entusiasti, ebbe molte parole critiche verso lo sviluppo dell'agricoltura in quella regio ne). Verso mezzanotte venne a trovarci, nel campo di lavoro femminile dove eravamo provvisoriamente in sosta. Ascoltò le canzoni di tutti, defini la canzone di protesta e il concerto dell'umanità che si ribella s. discusse delle diverse forme di lotta. raccontò un episodio dì quando Baptista era al potere e lui. Fidel, era senza un centavos e persino il ragazzo dei giornali gli batteva le mani sulle spalle dicendogli: e Cammina, cammina! s, conoscendo Io stato delle sue tasche. Quando il racconto diventava troppo lungo, si vol-tara verso qualcuno ed esclamava: e Ma adesso sarò bene cantare un po'. non vi sembra? s.
L'Encuentro l stato tutto questo e molt'o ero. E' stato. ad esempio. il successo personale di Ivan Della Mea, definito e il poeta s per le sue dense battute sui temi della vita italiana (Io so che un giorno, che pure non è una canzone di lotta. è diventata popolare in pochi giorni nella versione cubana Yo sé que un dia): e stato il successo di e Noi vogliamo l'uguaglianza s, canto delle mondine; e di molte altre canzoni italiane. E' stato ii fraterno, commovente scambio di esperienze con i compagni del Vietnam del Sud, sempre pronti a ripetere quella loro canzone e Morte all'invasore s che finisce con la ricostruzione mimica deIl'abbatti-mento di un aereo yankee. E' stato conoscere il riflesso quasi mitico che l'ombra (e la sombra s) di Guevara trova in molte canzoni d'America. Ma del panorama della canzone di protesta nel mondo. del dibattito che sulla sua utilizzazione c'l stato (spesso serrato) e sui frutti di questo dibattito parleremo la prossima volta.
Leoncarlo Settiltnelli
I delegati vietnamiti che hanno partecipato all's Encuentro s, cantano insieme con rappresentanti di altri paesi durante uno spettacolo a Cuba
 
Trascrizione secondaria non visualizzabile dall'utente 
Area delle informazioni sulla descrizione e trascrizione
Gradi e livelli di elaborazione del record
Citati: Nomi AuthorityFile e personaggi [solo prima occorrenza della nome]+++   completata+++   Elio Varriale x IdMiS  protocollo temporale visibile soltanto all'operatore 
Titolo e Responsabilità+++   completata+++   Donatella Frediani  protocollo temporale visibile soltanto all'operatore 


(0)
(0)






in: Catalogo KBD Periodici; Id: 8220+++
+MAP IN RIQUADRO ANTEPRIMA


Area unica
Testata/Serie/Edizione l'Unità | Nuova Serie(PCI) | Nazionale
Riferimento ISBD l'Unità : quotidiano degli operai e dei contadini. - A. 1, n. 1 (12 feb. 1924)-28 lug. 2000n. s.!, a. 78, n. 1 (28 mar 2001)-. - Milano : s. n., 1924!-. - Ill. ; 59 cm (( Il complemento del titolo varia in: organo del Partito Comunista d'Italia dal 12 agosto 1924. Nel periodo clandestino con periodicità settimanale ed irregolare al precedente complemento si aggiungono altri alternati tra cui: Giornale dei lavoratori italiani, nel 1942 Organo centrale del Partito Comunista d'Italia, dal luglio 1943 Organ... {L'Unità [quotidiano, 1924-]}+++
Data pubblicazione Anno: 1967 Mese: 8 Giorno: 29
Numero 0
Titolo KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1967 - - agosto - 29


(0)
(0)










MODULO MEDIAPLAYER: ENTITA' MULTIMEDIALI ED ANALITICI





Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL