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Tiro a segno
Ti Prefetto di Napoli, Dott. Soprano, è stato fucilato dai tedeschi, nei giorni dell'eroica lo',ta del popolo napoletano contro l'immondo invasore tedesco.
Il motivo della pena capitale è di avere il Prefetto acconsentito che fossero distribuite al proletariato ed alla massa del popolo napoletano le armi che si trovavano nei depositi militari.
I vessilli fiammeggianti dei Sindacati operai s'inchinano davanti alla grande vittima.
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Se il generale Vittorio Ruggero, comandante di Milano, avesse fatto lo stesso, ed invece di trattare coi tedeschi, avesse date le armi alla classe lavoratrici milanese, e la avesse invitata ad insorgere é difendersi, Milano avrebbe rinnovato le Cinque Giornate e con gli stessi effetti...
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Un vile imbecille. - E' un Prefetto anche questo: Boltraino — Commi-sario al Comune di Milano — ma quanta diverso dal grande collega di Napoli.
Il « governo s mussoliniano nomina podestà un suo scagnozzo, ben noto come uno dei più superbi cam: . pioni dell'idiozia fascista: Piero Parini.
Il sig. Boltarffis gli . fa le consegne A, e tutto procede come se la nomina di Parini fosse una cosa, non diciamo legittima, ma seria.
Neppure una protesta, neppura una opposizione. II Prefetto del Regno, Boltraffio, consegna ,.volano, che .gli era stata affidata dal governo legittimo, ad un qualsiasi lestofante, strumento notorio degl'invasori tedeschi.
Dice ia cronaca che erano presenti il vice-commissario dott. Frongia, il segretario generale avv. Rivolta, il vice-segretario generale e tutti i ca-piripartizione, i capiservizio e i dirigenti delle aziende municipalizzae.
Renderanno tutti conto della condotta, e presto.
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Pochi giorni or sono la Legione dei CC. RR. di Roma senne riunita in
una caserma e invitata a prestare giuramento al sedicente Governo Repubblicano Fascista.
Dopo una breve consultazione Ufficiali e Carabinieri dichiararono che non intendevano giurare fedeltà ad un governo che si era nominato da sè, illegittimo in ogni sua forma e puntellato dall'invasore tedesco. Ebbero mezz'ora di tempo per riflette: i tedeschi ed i fascisti approfittarono della mezz'ora per piazzare delle mitragliatrici che minacciavano la Legione.
Trascorso ii termine il Comandante italiano avverti che i carabinieri restavano fedeli al loro giuramento all'Italia.
Furono disarmati,. arrestati, caricati su carri bestiame che partirono verso la Germania, senza cibo, senza aria, senza conforto.
Per la strada 7 carabinieri moriro- no e le loro salme continuarono a viaggiare pigiate tra i vivi, nei macabro treno che li portava nella terra nemica.
Questa è la cronaca, che speriamo sia conosciuta da tutti i carabinieri italiani come insegnamento e monito. Le bandiere operaie s'inchinano.
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Preghiamo compagni e lettori di segnalarci casi e nomi de funzionari e di cittadini di tutte ie classi che si prostituiscono all'invasore tedesco. Pubblicheremo nomi e gesta. per r coordo e per predisporre la debita punizione.
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