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tipologia: Analitici; Id: 1464649


Area del titolo e responsabilità
Tipologia Periodico
Titolo Alessandro Cardulli, incipit «Dopo Avola Viareggio»
Area della trascrizione e della traduzione metatestuale
Trascrizioni
Trascrizione Non markup - automatica:
la testimonianza degli amici di Soriano Ceccanti, il giovane colpito
«Cariche senza
preavviso, poi
il ferimento»
II giovane resterà paralizzato per tutta la vita - Ha sedici anni e fre-
quenta una scuola professionale - Suo padre 6 un operaio della Piaggio
dì Pisa e proviene da uno dei più miseri comuni della Valdera
Dal nostro ir-i, iato
VIAHEGGiO. I.
Dopo Avola, Viareggio. Ld due braccianti morti ucctsi dalia patina, fucilati in mezzo ad una strada mentre si battevano per i loro diritti. Qua un ragazzo di sedici anni. Soriano Ceccanti, colpito da una pallottola che gli si è ficcata nella colonna vertebrate. La sua vita è ancora in pericolo. Già è certo che non potrà più cam-r,~fnore, rimarrà paralizzato per il resto dei suor giorni perché la pallottola ha leso organi vitali, sezionando il midollo spinale all' altezza delta settima vertebra. dorsale.
Sedici anni, studente della seconda classe di una scuota professionale a Pisa, Soriano Ceccanti ha pagato duramente, vittima della repres-alone poliziesca.
Dopo Avala, mentre fl governo tace sul problema del disarmo della polizia, evidente c'è chi si sente autorizzato a sparare. E non si venga a dire, come fa la TV. che i colpi di arma da fuoco non sono slitti sparati dai carabinieri. Proprio vicino alla Bussola, il locale dove per un caffè, una birra, una coppa di champagne votano via i logli da mille e da diecimila, c'è un distributore di benzina: i vetri massicci mostrano i segni delle pallotto'e. Due di queste hanno colpito a nemmeno mezzo metro da terra, una inrece ha torato il grosso vetro a circa due metri di altezza.
Soriano Ceccanti era andato ad abitare a Pisa in una grossa frazione popolare delta et Cintura rossa s, Putigna-no, da pochi anni. Suo padre è un operaio delta Piaggio di Pisa. La famiglia proviene da Lajalrco. un paese povero delle colline pisane da dove bisogna partire se si vuole trovare un lavoro che permetta di portare o caso, alla fine del mese. il necessario per tirare avanti in qualche modo. Il giovane studente ha imparato fin da bambino cosa significa vivere di sacrifici. Una famiglia di cinque persone — Soriano, il padre Utello, la madre Albertina Hulleri, il fratello Sauro, la sorella Irma — non pub campare con quello che porta a casa un contadino o un manovale.
Utello Ceccanti aveva trovato terroro alla Piaggio. (la -voluto che i suoi figli studiassero. Le rinunce. t sa-erifici non erano certo finiti: il salario di un c piag-gtsta s è una miseria. Di fronte a tutto cib, le luci scintillanti delta Versilia, la esplosione dt lusso sfrenato, le consumazioni che costano venti trentamila lire e anche più, per tante ragazzi come Soriano Ceccanti, per tanti studenti, per tanti figli di operai e di canta-dini sono un'ofJesa, una provocazione.
Anche a lisa, come in altre città della Toscana, in questi giorni it mom-mento studentesco ha protestato contro il natale dei ricchi. E lo li ¡alto trovando adesioni Ira coloro, operai e stu'zenti. che da tanti mesi lottano per nuove condizioni di vita e di lavoro, contro la repressione
e l'autoritarismo nella fabbrica e nella scuota.
I giovani che sono andati a protestare davanti alla
• Bussola > venivano anche da Pisa, dove 850 lavoratori della llarzotto sono a casa perché il padrone iio deciso di chiudere la fabbrica. Il giovane che rimarrà paralizzato per tutta la vita paga íl suo tributo a questa battaglia.
Stamane abbiamo cercato di parlare con il ragazzo. Attorno a lui perd si la il vuoto. All'ospeaale di Pisa è stato interrogato da funzionari della questura; ma nessuno parla, nessuno fino al momento in cui scrivia mo, se la sente di rico-
struire c ufficialmente s i
fatti nella loro drammaticità. Ho parlato con molti ragazzi che si trovavano davanti alla e Bussola P. Mi hanno descritto minutamente i fatti. Hanno parlato delle cariche, aei colpi dar. ma da fuoco che all'improvviso sono .partiti dai carabinieri. Si sono sentiti spari isolati e a raffica fin dalle prime cariche. c Davanti a noi — mi racconta un pio-'one — c'era un gruppo di carabinieri. Ci hanno caricati una prima volta, e per difenderci -i siamo spostati dall'altra parte del viale. Le cariche si sono susseguite senza che nessuno abbia neppure suonato oli squilli di tromba.
Accanto a me ho visto cadere un ragazzo. Era a tre metri. Un attimo prima ho udito cinque colpi, uno dopo l'altra Mi sono avvicinato, l'ho tirato su. Gridava aiutatemi, aiutatemi; non mi sento suite gambe. Lo abbiamo messo in una macchina. Non mi sono neppure reso conto di quanto era successo, della gravità delle ferite. E ancora un'altra testimonianza c 1 carabinieri sono avanzati, hanno sparato. ilo visto cm/tare accanto a me un giovane. Pensato che non fosse niente di grare, perch(' non ho visto sanuue :, Soriano Ceccanti, a fiordo di un'auto. veniva subito condotto a Pisa da un medico, la dottoressa Ma ria Nissirn. Ila fatto il viaggio a isordo rii una e 600 s.
In mattinata ho partii) con f medici che per tutta la notte to hanno assistito. Le loro parole sono scura f or-tanti. La pallottola ha leso il polmone sinistro ma per questo non vi sono preoccupazioni eccessive. Per la lesione al midollo spinale invece non c'è niente da fare. Alle prime ore del mattino ha visitato il ragazzo anche il professor Tusini, direttore della clinica neurochirurgi-ca dell'ospedale pisano. Ila confermato la diagnosi dei colleghi: la paralisi non pur) essere scongiurata. Per ora lo studente non verrà sottoposto ad intervento chirurgico date le sue condizioni generale. Solo nel caso di un aggravamento si procederà all'estrazione del proiettile. Nei prossimi giorni i sanitari decideranno il datarsi,
Stamane Soriano Ceccanti ha parlato ccn ! poliziotti. Lamadre, Albertina Butteri. giunta assieme al resto della famiglia. ha detto poche parole ai giornalisti. Affranta dal dolore, ripeteva che sun figlio era un ragazzo serio e valeva studiare. Ed è quello che ci hanno detto in un colloquia avuto con alcuni compagni di l.a-jotico- il paese di provenienza della famiglia.
Sui fatti c'è discussione, ria tutti bonari chiaro un punto fermo: che la polizia. cioè, deve essere disarmata. ll►, ragazzo di sedici anni giace in un letto d'ospedale, il referto dei poliziotti afferma in sette righe dattiloscritte che è stato ferito durante una c manifestazio-tie sediziosa s. It solito modo sbrigativo con cui si è sempre cercato di liquidare Datti simili, da venti anni a questa parte. Ma te città toscane hanno già detto e no s. 1 giovani, gli operai, i democratici inizieranno questo nuovo anno portando aranti e rafforzando in lotta per le libertci nelle fabbriche e nelle scuole. contro la repressione. chiedendo a gran voce tin printer, urgente prorredime•nto: il disarmo della polizia.
Alessandro Cardulli
 
Trascrizione secondaria non visualizzabile dall'utente 


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in: Catalogo KBD Periodici; Id: 8674+++
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Testata/Serie/Edizione l'Unità | Nuova Serie(PCI) | Nazionale
Riferimento ISBD l'Unità : quotidiano degli operai e dei contadini. - A. 1, n. 1 (12 feb. 1924)-28 lug. 2000n. s.!, a. 78, n. 1 (28 mar 2001)-. - Milano : s. n., 1924!-. - Ill. ; 59 cm (( Il complemento del titolo varia in: organo del Partito Comunista d'Italia dal 12 agosto 1924. Nel periodo clandestino con periodicità settimanale ed irregolare al precedente complemento si aggiungono altri alternati tra cui: Giornale dei lavoratori italiani, nel 1942 Organo centrale del Partito Comunista d'Italia, dal luglio 1943 Organ... {L'Unità [quotidiano, 1924-]}+++
Data pubblicazione Anno: 1969 Mese: 1 Giorno: 2
Numero 0
Titolo KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1969 - - gennaio - 2


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